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Spettacolo a San Siro, Milan - Barca finisce 2-3

Il Barcellona batte per 3-2 il Milan ed espugna San Siro in una delle più belle partite dell'anno. 
Gli uomini di Guardiola devono faticare non poco per avere la meglio di un Milan mai domo, generoso e caparbio per tutti i 90'.

Giovedi 24 Novembre 2011
fonte - sport24ore
Barcellona_maglia_verdeCon questa vittoria il Barca comanda definitivamente il Gruppo H della Champions League, assicurandosi così anche  il ruolo di testa di serie nel sorteggio degli Ottavi di Finale. Atmosfera delle grandi occasioni e tutto esaurito alla Scala del calcio. Milan - Barcellona vale infatti molto più del primato nel girone H di Champions League. E' prima di tutto una sfida generazionale tra le due squadre che più di tutte hanno segnato il calcio mondiale degli ultimi venti anni. In principio ci fu il Milan di Arrigo Sacchi, quello degli Invincibili, capace di incantare le platee di tutta Europa e di inanellare un trionfo dietro l'altro. Ora il testimone è passato nelle mani del Barcellona stellare di Pep Guardiola, quello del tiqui-taca e dellecantere, che ha aperto un ciclo di vittorie che pare ancora ben lontano dall'esaurirsi. Allegri scioglie il ballotaggio Robinho - Pato in favore del primo solo poche ore prima del match, decidendo anche di dare spazio alla qualità di Clarence Seedorf a centrocampo in luogo della generosità e della corsa di Antonio Nocerino. Al centro dell'attacco c'è, ovviamente, Zlatan Ibrahimovic, che incrocia per la prima volta Pep Guardiola dopo le polemiche seguite alla pubblicazione dell'autobiografia al veleno dello svedese.
Il Barcellona si presenta invece a San Siro con un'inedita difesa a 3 composta da Puyol, Mascherano e Abidal. A centrocampo c'è spazio per il giovanissimo Thiago Alcantara, mentre Fabregas viene preferito all'ex Udinese Alexis Sanchez nel tridente offensivo.

La gara non tradisce le aspettative e si accende, dopo un brevissimo prologo iniziale, al minuto 14, quando un'illuminante apertura di Messi pesca Keita sul versante sinistro dell'area di rigore. Il cross del maliano incoccia sul piede di Mark Van Bommel e si infila in rete, portando in vantaggio il Barca. Il Milan è ferito e reagisce in maniera veemente: al 18' Robinho non riesce a trovare la deviazione vincente sottoporta sul tiro-cross dalla destra di Boateng. L'improvvisata difesa blaugrana è in difficoltà ed il Milan ne approfitta al 20':Seedorf pesca il taglio in area di Ibrahimovic, che si libera della marcatura di Puyol e con un diagonale sinistro beffa Victor Valdes, regalandosi la doppia emozione di dare il pari ai suoi e di beffare finalmente i suoi ex (mai amati) compagni di squadra. Il Barcellona, a questo punto, riprende a fare il Barcellona, ovvero a portarsi in massa sulla trequarti avversaria con cambi di posizione, scambi rapidissimi e tocchi di prima intenzione. Al 22'Messi getta alle ortiche l'assist di Fabregas centrando la traversa da pochi passi. Sei minuti più tardi entra in scena anche l'arbitro Stark, che lascerà il proprio segno sulla partita al pari dei 22 in campo. Il fischietto tedesco concede infatti un dubbio calcio di rigore al Barcellona per un presunto fallo da ultimo uomo diAquilani su Xavi, dimenticandosi però di mostrare il cartellino giallo al centrocampista rossonero che, già ammonito, avrebbe dovuto abbandonare la contesa. Dal dischetto Messi mette a segno il nuovo vantaggio catalano, dopo esser stato, lui sì, ammonito per aver interrotto la rincorsa nel tentativo di trasformare dagli undici metri. Il Milan continua a soffrire ed a trovarsi in seria difficoltà sulle corsie laterali: al 32' ci vuole il miglior Abbiatiper dire di no al diagonale ravvicinato di Villa, che eccede in leziosismo ritardando all'ultimo istante la conclusione. Qualche minuto più tardi Messi fa fuori mezza difesa del Milan, ma conclude debolmente dal limite dell'area. Al 40' altro episodio dubbio, stavolta nell'area blaugrana: Robinho viene anticipato in extremis da Mascherano, che sembra prendere più la gamba dell'attaccante brasiliano che il pallone, ma l'arbitro stavolta lascia correre. Prima dell'intervallo c'è spazio anche per l'imperioso stacco di testa di Thiago Silva che si spegne fuori di un soffio, in un'azione fotocopia di quella che portò al gol il centrale verdeoro in occasione della gara d'andata al Camp Nou.

Al rientro in campo Allegri manda in campo Pato al posto di un Robinho poco incisivo. Nel secondo tempo il Barcellona sembra riprendere a fare la partita col suo caratteristico giro palla nella metà campo avversaria, ma al 54' è un lampo di Kevin Prince Boateng ad illuminare San Siro con una perla di rara bellezza: il centrocampista ghanese controlla in volo un pallone difficile, si libera della marcatura di Abidal con uno splendido colpo di tacco e scarica un violentissimo destro sul primo palo che fa secco Victor Valdes. Sicuramente uno dei gol più belli visti in questa Champions League. Sulla spinta del suo pubblico il Milanriacquista vigore agonistico e convizione, e sembra in grado di piazzare da un momento all'altro il colpo del KO. Ma è ancora una volta il Barca, sornione, a spegnere i sogni di gloria degli uomini di Allegri proprio nel loro miglior momento. Al 62' Messi sfrutta il buco della difesa rossonera e serve in area l'accorrente Xavi Hernandezche, a tu per tu con Abbiati, non perdona regalando il terzo vantaggio ai suoi. E' una doccia gelata perIbrahimovic e compagni, che pochi minuti più tardi devono anche fare a meno di Alessandro Nesta, vittima di un risentimento muscolare. Il Barcellona si fa ancora vivo dalle parti di Abbiati al 68' con la deviazione sottomisura di Thiago Alcantara che l'estremo difensore rossonero leva dall'angolino basso. Il Milan torna a provarci con grande generosità, ma le gambe non rispondono a dovere. Così, dopo 70' da crepacuore, i ritmi si abbassano da entrambe le parti e la gara si trascina stancamente al termine senza grandi sussulti, complice un Barcellona pienamente appagato dal risultato finale.