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NAPOLI: Denis prova a fare lo scherzo dell'ex, Cavani pareggia al 94'

Atalanta e Napoli (1 -1) si dividono la posta in palio. Gli orobici passano in vantaggio ma gli uomini di Mazzarri sono duri a morire e agguantano i nerazzurri in pieno recupero.

Domenica 27 Nov. 2011
fonte goal.com
Il Napoli, logorato per l’impresa di martedì contro il City, strappa un punto insperato all’ultimo respiro in quel di Bergamo. Il match aveva visto l’Atalanta portarsi in vantaggio con un guizzo del solito Denis dopo un erroraccio di Campagnaro. Mazzarri, dopo aver riproposto di nuovo un discreto turnover, da spazio a Lavezzi per Pandev e l’argentino risolleva le sorti degli azzurri, che all’ultimo secondo disponibile trovano, con il solito Cavani, la zampata che per loro vale un punto, ma per l’Atalante significa beffa. FORMAZIONI –  Colantuono sceglie il solito 4-4-1-1 con Moralez a supporto dell’unica punta, l’ex German Denis, mentre a centrocampo l’altro ex Cigarini viene accompagnato al centro da Carmona e sulle fasce da Schelotto e Padoin. Mazzarri schiera il solito 3-4-2-1 e realizza un minimo turnover. Fernandez prende il posto di Aronica in difesa, con Campagnaro a sinistra nel terzetto difensivo. Dzemaili e Gargano occupano la mediana e Zuniga sostituisce Maggio sull’out destro. In attacco a rifiatare è Lavezzi, che lascia il posto a Pandev.

La Cronaca –  Entrambe le squadre scendono in campo agguerrite e lottando sin dall’inizio su ogni pallone, senza risparmiare colpi decisi. Gli ospiti cercano di imporre il loro gioco, con Dzemaili ed Hamsik impostando centralmente e Zuniga e Dossena a spingere sulle fasce. È proprio il colombiano del Napoli a sfiorare l’eurogol con un tiro-cross dalla destra che Consigli allontana come può. I padroni di casa sono privi di idee e si limitano a un paio di sortite senza troppa efficacia. Zuniga è il più attivo e sollecitato in campo: macina chilometri e offre buoni spunti sulla destra. Al ’33 il primo sussulto dell’Atalanta è un tiro velleitario dai 30 metri da parte di Carmona, che De Sanctis abbranca facilmente. Poi è Denis ad approfittare di uno strano pallone che rimbalza nell’area piccola, ma la rovesciata del Tanque finisce alta sopra la traversa. Ma è il Napoli a chiudere in attacco il primo tempo: Dzemaili recupera un pallone in mediana e parte centralmente bucando la retroguardia orobica, ma il suo destro si spegne oltre il sette alla sinistra di Consigli. Il secondo tempo vede l’Atalanta partire in quarta con Moralez che calcia di poco a lato quando a meno di un giro di lancette. Al 51’ è Padoin che spreca da pochi passi, dopo un batti e ribatti in area di rigore, ma l’esterno sinistro ha il corpo troppo all’indietro al momento dell’impatto. I padroni di casa si dimostrano più intraprendenti ed il Napoli è costretto a rintuzzare gli attacchi dei nerazzurri. Dopo un po’ gli ospiti si riprendono ed iniziano ad elaborare trame dalla trequarti e al 57’ Zuniga mette in mezzo un pallone interessantissimo che non trova nessun compagno pronto al tap-in. Gli risponde subito dopo Denis con una botta al volo che bacia la traversa ed esce, con De Sanctis praticamente inerme. Ma l’ex col dente avvelenato si rifà dopo pochi minuti, quando Campagnaro gigioneggia col pallone e su un suo disimpegno errato Denis trova il corridoio per infilarsi da solo in area e battere De Sanctis con un diagonale chirurgico. Lavezzi, entrato per Pandev poco prima del gol, prende per mano il Napoli e si danna su tutto il fronte d’attacco per cercare il pareggio. A un quarto d’ora dalla fine Mazzarri rischia il tutto per tutto, inserendo Maggio per Fernandez e Santana per Dzemaili. Ma è sempre Lavezzi a fare il bello ed il cattivo tempo ed un suo cross dalla sinistra viene neutralizzato da un intervento alla disperata di Manfredini. Gli ospiti attaccano a testa bassa e lasciano ai padroni di casa solo possibilità di contropiede con Schelotto prima e Gabbiadini poi. I giochi sembrano ormai fatti quando un pallone di Zuniga dalla destra viene sporcato, Lavezzi batte al volo e trova la zampata vincente del Matador Cavani e raggela l’intero stadio bergamasco. Il Napoli torna a casa con un punto che smuove poco la classifica, ma che sa di vittoria per come è stato raggiunto. I padroni di casa, invece, sciupano un’opportunità ghiottissima per portarsi a ridosso della zona Europa League. 


LA CHIAVE  - L’entrata di Lavezzi dà al Napoli nuova linfa: l’argentino si dimostra imprescindibile nello scacchiere azzurro ed è l’unico dei suoi a dare la vivacità necessaria per scardinare la difesa nerazzurra. Dal suo piede nasce il gol del pareggio di Cavani, che significa per il Napoli un punto importantissimo per il morale. Denis si toglie di nuovo lo sfizio di andare in gol contro la sua ex squadra. Il centravanti argentino, dopo aver segnato l’anno scorso al San Paolo con la maglia dell’Udinese, si ripete questa volta con quella della “Dea”, portandosi a quota 10 nella classifica marcatori della Serie A. E la traversa colpita al ’60 sta ancora tremando… Il Napoli cerca di fare la partita allargando il gioco sulle fasce, ma gli esterni non trovano spesso la collaborazione degli attaccanti centrali, che girano troppo al largo cercando trame interne al limite dell’area. L’Atalanta punta sul contropiede e sulle sgroppate di Schelotto e Padoin, oltre alle combinazioni tra Moralez e Denis, che lotta su ogni pallone. Il match viene deciso sostanzialmente da due episodi singoli: un errore di disimpegno di Campagnaro che apre a Denis un’autostrada verso De Sanctis e la classica giocata disperata nell’ultimo giro di lancette che vede Cavani approfittare di un tiro al volo di Lavezzi senza troppe pretese. Orsato di Schio mostra solo il giallo a Schelotto, che con una gomitata provoca un taglio allo zigomo sinistra di Campagnaro, ma per il resto riesce a tenere in mano la partita, nonostante smisti un elevato numero di cartellini gialli. Denis, oltre a segnare il gol dell’1-0, lotta su tutti i palloni ed è il prezioso punto di riferimento in attacco degli orobici. Manfredini regge bene l’urto degli attaccanti del Napoli e salva la sua squadra in un paio di sortite avversarie. Lavezzi, seppur in campo solo per mezz’ora, è l’unico tra i suoi a suonare la carica. Pandev è ancora in ritardo di condizione e raramente incide in attacco: il macedone deve recuperare al più presto la forma per rappresentare una valida alternativa nell’attacco azzurro. Campagnaro si porta sulla coscienza il gol decisivo di Denis: la sua unica indecisione poteva significare una sconfitta che poteva ledere, e non poco, il morale della truppa azzurra prima di un ciclo di partite molto importante.

Mazzarri ammette: “La Champions toglie punti”

Il tecnico del Napoli commenta il pari sul campo dell'Atalanta: "Era una gara pericolosa questa e lo sapevamo, su campi come questo si può anche perdere".


Walter Mazzarri, intervistato ai microfoni di Sky, non ha nascosto le difficoltà incontrate dalla sua squadra a Bergamo: "Era una gara pericolosa questa e lo sapevamo, su campi come questo si può anche perdere. Noi abbiamo commesso alcuni errori difensivi, alla fine però è arrivato il goal di Cavani e va bene così". Oggi il tecnico partenopeo ha puntato su Pandev, l'attaccante macedone non ha preso bene la sostituzione nella ripresa: "Forse ha ragione lui, stava facendo bene e potevo tenerlo altri 10' in campo. Ho messo in campo Lavezzi che era stanco e non aveva i 90' in campo".

Il Napoli adesso è lontano 9 punti dalla vetta: "Noi non abbiamo mai perlato di questo come un nostro obiettivo, gli altri l'hanno fatto. certo la Champions toglie punti, senza l'impegno europeo avremmo potuto avere 4-5 punti in più. Solo pochi giorni fa abbiamo giocato col City, i nostri ragazzi non sono molto abituati al doppio impegno. Conte dice che la Juve deve seguire l'esempio del Napoli? Lui sta facendo benissimo, è anche avvantaggiato dal fatto che non ha le coppe, chi sa di calcio sa quanto pesano".