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Azzurri: Nasce l’Italia di SuperMario

Nasce l’Italia di SuperMario, giocherá con Pazzini 
Prandelli carica l’ex nerazzurro «E’ un attaccante che può dare molto»


 VENERDÌ, 11 NOVEMBRE 2011
fonte lacittà
Firenze. «Incontriamo una squadra organizzata che nell’ultima partita contro la Germania ha fatto vedere cose interessanti. Al gruppo chiederò di mantenere equilibrio». Cesare Prandelli tiene alta l’attenzione alta in vista dell’amichevole di stasera contro la Polonia. Nel corso della conferenza stampa il ct azzurro ufficializza la formazione titolare che vedrá, oltre all’esordio dal primo minuto di Abate, anche il duo offensivo Pazzini-Balotelli. «Voglio dare continuitá al centrocampo utilizzato nelle ultime gare e con attaccanti diversi da Cassano e Rossi. Nel secondo tempo cambieremo assetto per dare spazio anche a Pepe. Ho a disposizione quattro attaccanti che si possono integrare, che possono interagire - ha aggiunto Prandelli - in questa partita ho preferito Pazzini e Balotelli ma sicuramente dalla prossima ci saranno altri. Balotelli non deve caricarsi di responsabilitá perché è un ragazzo che ha un futuro straordinario davanti che dipende da lui, ma il giudizio non deriverá da una partita. Mi auguro vada in campo sereno, tranquillo, che non cerchi il gol assolutamente. Se ricerca il gol probabilmente sentirá troppo la partita e potremmo avere qualche problema. Ho avvertito in lui molta più serenitá e la consapevolezza che certi atteggiamenti vanno eliminati. Forse è sulla strada della maturazione completa. Non a caso sta facendo non bene ma benissimo nel suo club». Il ct azzurro difende anche il calcio italiano. «Non sono d’accordo con lui sul declassamento del nostro calcio se non ovviamente sui contratti televisivi e quelli pubblicitari, dove forse abbiamoperso qualcosa. Da un punto di vista tecnico secondo me abbiamore cuperato molto e mi auguro che le squadre impegnate in Europa possano confermare quello che sto dicendo». «Siamo particolarmente emozionati fin da ora, se ci confermeranno questo programma», ha raccontato il ct azzurro sul possibile incontro con il Presidente della Repubblica alla vigilia diItalia-Uruguay. «E’ una cosa veramente significativa, ancheperché è una persona che trasmette grandissima umanitá, trasmette senso del dovere. Io starò zitto e lo ascolterò. Il nostro messaggio è che non vogliamo fare proclami».

L’INTERVENTO
 
Azzurri a rizziconi una vittoria di tutti

DI ENZO TODARO

 Leggo che la nazionale di Prandelli di ritorno dalla Polonia si allenerá sul campo di calcio di Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria. La notizia passerebbe inosservata se quel terreno di gioco non fosse stato sequestrato alla ’ndrangheta. Cesare Prandelli s’è detto orgoglioso della scelta. E insieme a lui tutti i giocatori. Un segnale forte di sfida alla ’ndrangheta. Un esempio concreto che quando lo Stato è presente, la ’ndrangheta come tutte le criminalitá organizzate si può sconfiggere. I giovani della Locride che lottano contro l’imperversare della ’ndrangheta, hanno naturalmente salutato la decisione di Prandelli con intuibile soddisfazione. La nazionale azzurra si allena sul campo di Rizziconi, uno dei capisaldi della ’ndrangheta. La notizia mi ha fatto andare con la memoria a moltissimi anni addietro quando da cronista di "nera" fui inviato proprio a Rizziconi per rendicontare sulle attivitá illecite della ’ndrangheta e degli omicidi scaturiti dal dominio del territorio di agguerrite famiglie mafiose. La mia presenza fu subito "notata". Fui lasciato libero di avvicinare radi e muti passanti. Alla fine un distinto signore si avvicinò consigliandomi di non insistere tanto nel porre domande a chi "non aveva visto nè sentito". Oggi Rizziconi ha cambiato volto. Festeggia la nazionale forse con l’assenso dei capi bastone che ancora impongono l’iniqua legge della ’ndrangheta. Il sequestro del campo di calcio, è comunque, un buon inizio per altre iniziative del genere.