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EUROPEI 2012 / QUALIFICAZIONI: L’Italia non fa sconti alla Serbia

Marchisio subito a bersaglio, pari di Ivanovic. A Belgrado 
finisce 1-1 Prima della gara gli ultrá serbi fischiano l’inno di Mameli



SABATO, 08 OTTOBRE 2011
BELGRADO. Nel penultimo impegno del Gruppo C di qualificazione ad Euro2012, gli azzurri, giá con il pass in tasca dopo la vittoria di misura con la Slovenia, hanno pareggiato 1-1 al Marakana di Belgrado contro la Serbia. Se Buffon ci mette 24’’ ad intervenire su Kolarov, l’Italia, fischiata sin dall’esecuzione dell’Inno di Mameli, segna dopo 54’’ con Marchisio, che sfrutta l’assist centrale di Rossi per battere Jorgacevic con un tocco di piatto destro. Per oltre venti minuti si vede una bella Italia, poi la squadra di Prandelli si rilassa un po’ e la Serbia pareggia i conti al 26’, con una deviazione a terra di Ivanovic che batte Buffon. Il portierone della Juve si esalta dopo due minuti della ripresa, quando chiude il sette con i pugni su punizione al veleno di Kolarov, tra i più attivi di una Serbia che riprende le ostilitá con maggior grinta. La partita è equilibrata, Montolivo al 20’ si ritrova tutto solo in area ma non se la sente di battere a rete, e nel capovolgimento di fronte Pantelic sfiora la traversa di testa. Prandelli al 21’ fa entrare Giovinco per Cassano, poi al 25’ scatta l’ora di Nocerino per Marchisio, costretto ad abbandonare il campo per una distorsione alla caviglia sinistra. Nel finale c’è spazio anche per Aquilani al posto di Montolivo e per un’occasione di Giovinco, che al 38’ viene fermato sul più bello in scivolata da Subotic. Termina così 1-1, un risultato tutto sommato giusto per quanto fatto vedere dalle due formazioni nell’arco dei novanta minuti. Martedì a Pescara gli azzurri affronteranno l’ultimo match delle qualificazioni contro l’Irlanda del Nord di Trapattoni. Una partita che per gli azzurri sará una vera e proprio passerella. La squadra di Prandelli vorrá senz’altro chiudere imbattuta il girone di qualificazione che l’ha vista primeggiare nettamente su tutte le avversarie. Contro la Serbia buona la prova del napoletano Maggio che ha confermato di essere in ottime condizioni di forma.  Inno fischiato. Pioggia di fischi al Maracaná di Belgrado durante l’esecuzione (pessima) dell’Inno di Mameli. Ultras bloccati. Un gruppo di 32 tifosi del gruppo Ultras Italia non ha potuto raggiungere Belgrado per la partita, perché la polizia serba li ha fermati alla frontiera con la Croazia. Gli appartenenti al gruppo di tifosi di estrema destra non avevano biglietti validi per l’incontro e la polizia li ha respinti.










da lacitta