GIOVEDÌ, 15 SETTEMBRE 2011
Netta e meritata, come domenica a Palermo. Assai beffarda e ingiusta, come accaduto stasera al Meazza nella prima di Champions. Cambia la forma ma non la sostanza, che condanna l'Inter ad un'altra sconfitta, la terza in altrettante gare ufficiali dall'inizio di stagione. Il Trabzonspor passa 1-0 a San Siro al termine di una gara stranissima, decisa da una zampata di Celustka (ma l'azione è viziata da un fuorigioco di Altintop) nell'unico tiro in porta dei turchi verso la porta di Julio Cesar. Non che l'Inter avesse giocato un match spettacolare, tutt'altro, ma stavolta la formazione di Gasperini avrebbe meritato il risultato pieno, non solo il pari. Eppure, nonostante il ritorno alla tanto reclamata difesa a quattro, il tecnico incassa l'ennesimo colpo (3 ko di fila all'avvio, non accadeva dal 2000-2001 con Lippi in panchina) di un avvio terrificante. Riuscirà a sostenerlo? Molto dipenderà da Moratti, ma la sensazione è che a questo punto la sfida con la Roma di sabato diventerà un vero e proprio bivio: dovesse fallire di nuovo, Gasperini avrebbe probabilmente le ore contate. Molto più ordinata in difesa e discreta dalla metà campo (Zanetti, Cambiasso e Obi) in avanti. Questa la sintesi di un'Inter che al cospetto dei turchi può prendersela anche contro un pizzico di sfortuna. Gasperini torna allo schieramento a quattro e, se non altro, il cambiamento si nota soprattutto nella capacità di contenere un avversario comunque assai modesto. L'esperimento di Sneijder e Zarate larghi nel 4-3-3 dura lo spazio di appena 12' poi, dando retta al suo istinto naturale, l'olandese si piazza (finalmente!) sulla trequarti con l'argentino più vicino a Pazzini, preferito a Milito nel ruolo di centravanti. Dopo un paio di accelerazioni di Zarate (molto meglio che al Barbera riconsegnato ad un ruolo a lui congeniale), l'arbitro - lo svedese Johannesson, modesto come i 22 in campo - sorvola su una gomitata di Pazzini ai danni di Cech al 24'. A cavallo della mezz'ora, ecco la prima fiammata interista. Zarate trova l'attentissimo Tolga sul primo palo al 31', poi è clamorosa l'occasione fallita da Pazzini appena 60 secondi dopo col sinistro dopo un rinvio sbilenco della difesa avversaria. Il trittico si chiude al 33', con Zarate ben lanciato da Sneijder ma ancora chiuso dall'ottimo Tolga. Gasperini cerca una marcia in più all'inizio della ripresa, e tenta di innestarla con un doppio cambio: Milito al posto di Pazzini, Alvarez (disastroso) dentro per Obi. Altro giro altro modulo, e quello dell'Inter diventa un 4-2-3-1 con Alvarez e Zarate esterni. Come nel primo tempo, i padroni di casa sembrano poter passare da un momento all'altro. Al 72', Milito riceve palla da Cambiasso ma non impatta bene col destro che si spegne sotto la pancia di Tolga. Ancora il centravanti, un minuto dopo, salta bene sul cross di Zanetti (tra i peggiori in campo) ma non riesce a schiacciare il pallone a dovere. Al 76' la beffa: nell'unico tiro nello specchio, il Trabzonspor (con una doppia posizione irregolare di Altintop) prima centra la traversa con lo stesso attaccante, poi trova un sinistro in scivolata di Celustka che da terzino si inventa cecchino di razza e incrocia alle spalle di Julio Cesar. L'ultima chance è nei piedi di Coutinho, ma sul suo sinistro Tolga risponde ancora presente.
fonte sportit
