Scognamiglio elogia Braglia
VENERDÌ, 30 SETTEMBRE 2011
CASTELLAMMARE DI STABIA. Tutto merito di Braglia e di quella fiducia rinnovata anche nei momenti di massima pressione, di grande difficoltá. Gennaro Scognamiglio tesse le lodi dell’allenatore della Juve Stabia, ringraziandolo pubblicamente per la caparbietá con la quale gli ha rinnovato la stima quando invece la difesa sembrava un colabrodo. «Avrebbe avuto tutto il diritto di cambiare dopo le prime partite storte ed invece - spiega il ventiquattrenne centrale di Gragnano - non l’ha fatto, ha continuato a spronarmi per farmi sentire un calciatore importante. Questa fiducia è stata determinante per il mio morale». Anche il passaggio alla difesa a quattro è stato importante per svoltare un percorso imbarazzante: «Forse così siamo più compatti, ci sentiamo più sicuri. Col Pescara è andata benissimo ed i due gol subiti sono arrivati da calci piazzati. Una punizione ed un rigore: in quei casi, i difensori non hanno alcuna responsabilitá». Scognamiglio s’è ritrovato, la Juve Stabia pure, ma guai a pensare che ora il cammino sia in discesa: «Ci siamo sbloccati, ma occorre continuitá. E la partita con la Reggina sará un banco di prova importante».
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Braglia su Erpen «Il cucchiaio? L’avrei ucciso...»
GIOVEDÌ, 29 SETTEMBRE 2011
CASTELLAMMARE DI STABIA. Col petto gonfio d’orgoglio e con la certezza di poter dare continuitá ai risultati ora che il blocco emotivo è stato superato. Braglia è felice della sua "prima" Juve Stabia e la conferenza stampa classica del mercoledì è un inno al carattere del gruppo: «Ci serviva un’iniezione di fiducia perché i nostri problemi erano soltanto di ordine mentale. Non si spiega altrimenti la metamorfosi tra la sfida di Livorno e quella col Pescara. Non è una questione di modulo - continua il tecnico - ma di intensitá». Poi un divertente retroscena sul cucchiaio del brasiliano Erpen: «L’avrei ucciso perché il rigore doveva calciarlo Sau, ma ha grande personalitá e s’è assunto le responsabilitá di un gesto che poi è stato magnifico». Il tour de force non preoccupa: «Dopo la vittoria col Pescara abbiamo capito che possiamo giocarcela con chiunque». Nemmeno la Procura federale, che il 6 ottobre avanzerá le proprie richieste nell’indagine relativa al derby col Sorrento del 2009, porta apprensione nell’animo di Braglia perché - conclude così - «la mia Juve Stabia sará più forte di qualsiasi ostacolo».
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Braglia promuove il nuovo modulo Fiducia a Sau
CASTELLAMMARE DI STABIA. Sulle orme di Conte e volendo anche di Simonelli, che il vezzo delle quattro punte di ruolo ce l’ha da parecchio e potrebbe quasi rivendicarne la paternitá. La soluzione vincente Braglia l’ha individuata dopo mille cambiamenti nel 4-2-4 varato col Pescara. Perché la sua Juve Stabia si sbloccasse in prima linea c’era bisogno di maggiore sostanza e soprattutto di esterni con spiccate capacitá offensive, capaci per questo di saltare l’uomo. Di qui l’idea di puntare in prima linea su Danilevicius e Sau e di sistemare poi sulle fasce Zito ed Erpen per assicurarsi costanti vantaggi nell’uno contro uno. Certo, di fronte c’era il Pescara di Zeman che offre spazi nel tentativo maniacale di offendere sempre, ma la nuova Juve Stabia, pur concedendo troppo, ha convinto molto più delle prime edizioni stagionali in versione 3-4-3 o 3-5-2. E non solo per la vittoria, quanto per l’intensitá di gioco e la capacitá di proporsi in maniera corposa. Ecco perché il 4-2-4 potrebbe essere riproposto giá nel prossimo impegno in casa della Reggina di Breda e nel derbissimo di mercoledì prossimo con la Nocerina.
da lacitta
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Juve Stabia-Pescara 3-2: la prima gioia delle vespe è di rigore. Il primo acuto arriva contro il Pescara
Con Zeman in panchina mai dire mai, nel bene e nel male. Così la Juve Stabia riesce a raccogliere al 6° tentativo la sua prima vittoria in questo campionato di Serie B battendo il Pescara del boemo andato in vantaggio ma fattosi rimontare e battere dopo aver raggiunto un insperato 2-2 a pochi minuti dalla fine. La festa delle vespe l’ha scritta Erpen dagli undici metri allo scadere dopo che lo stesso Immobile aveva pareggiato una ventina di minuti prima. All’8′ gran tiro di Insigne da 25mt. Vola e para Colombi. Poi discesa di Sau che serve Erpen, da qui a Danilevicius ma Anania si salva. Ancora Danilevicius riprende una respinta di Colombi su tiro di Erpen. Segna ma rete annullata per fuorigioco del lituano. Il Pescara passa al 26′, segna Togni su punizione dal limite. Insigne va subito vicino al 2-0 con un tiro a giro che esce di poco. La Juve Stabia sembra alle corde. Mezavilla sbaglia l’intervento e Immobile conclude in porta. Colombi salva ancora la Juve. Ed invece arriva il pari prima dell’intervallo: Scozzarella serve Danilevicius che non lascia scampo ad Anania. Nella ripresa è subito vantaggio casalingo con Scozzarella che raccoglie palla e batte Anania dopo un batti e ribatti in area pescarese. Ci riprova Togni su punizione dal limite ma stavolta Colombi c’è. Quindi il finale rocambolesco. Al 70′ rigore per il Pescara, fallo di Baldanzeddu su Insigne. Immobile realizza il penalty per il 2-2. La Juve Stabia vuole i tre punti. Punizione di Zito, colpo di testa Scognamiglio e grande parata di Anania che si ripete a 5’ dalla fine sul tiro da fuori area di Cazzola. Poi il colpo di scena. Al 90’ rigore per la Juve Stabia, per fallo da ultimo uomo di Bocchetti che viene anche espulso. Erpen, tra i migliori in campo, realizza il penalty che regala la prima gioia a mister Braglia e l’ennesima doccia fredda a Zeman.
IL TABELLINO DI JUVE STABIA - PESCARA 3-2
Reti: 26′ Togni (P); 39′ Danilevicius (JS); 50′ Scozzarella (JS); 72′ rig.Immobile (P); 90′ rig.Erpen (JS)
Juve Stabia: Colombi; Zito, Cazzola, Scognamiglio, Erpen, Scozzarella (29′ st Raimondi), Sau, Danilevicius (17′ st Di Tacchio), Dicuonzo, Baldanzeddu (27′ st Maury), Mezavilla. A disp.: Seculin, Tarantino, Danucci, Zaza. All. Braglia
Pescara: Anania; Zanon, Cascione, Togni, Sansovini (21′ st Soddimo), Insigne, Brosco, Balzano, Bocchetti, Immobile, Gessa (21′ st Kone). A disp.: Pinsoglio, Petterini, Soddimo, Maniero, Corsi, Perrotta. All. ZemanArbitro: Velotto di Grosseto
Ammoniti: Balzano, Mezavilla, Cazzola, Soddimo. Espulso: Bocchetti per fallo da ultimo uomo su Sau. Angoli 8-5.
da sportevaitArriva il Pescara, Braglia stravolge la Juve Stabia SABATO, 24 SETTEMBRE 2011 CASTELLAMMARE DI STABIA. Cerniera in mediana, rapiditá in prima linea. Piero Braglia cambia (ancora) la Juve Stabia. Nuovi interpreti e modulo atipico per sterilizzare la manovra del Pescara ed inseguire il primo successo stagionale. Il tecnico toscano vara il rombo a centrocampo, sviluppa una linea difensiva a quattro e ridisegna l’attacco col folletto Sau a sostegno del gigante Danilevicius. Le prove generali di mercoledì scorso hanno trovato conferma nella seduta di rifinitura di ieri. Per uscire dal tunnel della crisi, Braglia ha deciso di rinunciare al classico 3-4-3, dando una sterzata decisa soprattutto nel mezzo: il ruolo di play tornerá di Danucci, Scozzarella e Cazzola fungeranno da mezz’ali, il brasiliano Mezavilla. Anche Zeman s’è dichiarato molto timoroso: «Mi aspetto una Juve Stabia feroce. E poi Braglia tira fuori il meglio nei momenti di difficoltá». Sau sfida Zeman - L’allievo contro il "maestro" |
VENERDÌ, 23 SETTEMBRE 2011 CASTELLAMMARE DI STABIA. Vai col bomber. Sau scalda i motori, si prepara all’esordio, scruta l’orizzonte e scopre quant’è piccolo il mondo se di mezzo ci si mette il destino. La prima da titolare per l’attaccante sardo sará puro amarcord perché di fronte avrá Zeman, l’allenatore al quale deve la propria esplosione professionale. Arrivato a Pescara il boemo avrebbe voluto portare con sé Marco Sau, ma il contenzioso tra Cagliari e Foggia ha spinto la societá adriatica a virare su altri obiettivi. Adesso sono avversari e su Marco Sau ricadono responsabilitá enormi. Braglia è stato chiaro nella conferenza stampa di metá settimana: «Dipendiamo molto da lui e per questo giocherá. Sta bene ed anche se non avesse avuto il top della forma l’avrei mandato in campo». Il 24enne funambolo, capocannoniere del girone B di Prima divisione nella passata stagione, scalpita ed accetta il peso enorme caricato su di lui dal tecnico delle vespe: pronto a vivacizzare la prima linea e a rendere profonda la manovra perché si esca dal tunnel della crisi. Vai col bomber perché senza la serie B diventa dura da preservare. |
L’attacco è una croce per la Juve Stabia due soli gol e una continua girandola di uomini in fase offensiva
CASTELLAMMARE DI STABIA. Cinque attacchi cambiati, otto elementi utilizzati per un dato che sconforta e che spiega l’ultima posizione in classifica: due gol appena realizzati, astinenza che dura da ben 326 minuti. In particolare, dall’ultimo sigillo di Mbakogu, al 34’ del primo tempo nella sfida col Verona), preoccupazione che aumenta. La Juve Stabia non sa più segnare, ha sofferto troppo il salto di categoria e nella decisione di rinunciare a Giorgio Corona s’è riscoperta più fragile pur avendolo sostituito con Danilevicius. Braglia ci sta perdendo la testa perché senza incisivitá in prima linea qualsiasi partita si mette male anche se la prestazione non è da buttare (vedi Empoli, Crotone e Brescia). In questo tratto iniziale di campionato, il tecnico toscano non ha mai utilizzato gli stessi uomini, tanto per scelta quanto a volte per causa di forza maggiore. All’esordio si affidò Danilevicius, Mbakogu ed al "fuggitivo" Nsereko per poi correggere il tiro con gli inserimenti di Tarantino e Zaza; col Verona schierò davanti soltanto Mbakogu per poi potenziare la prima linea con gli ingressi di Tarantino, Nsereko e Zaza. Il ragazzo è poi partito titolare a Crotone, insieme a Raimondi e Mbakogu (subentrati Erpen e Sau); con il Brescia è toccato al nigeriano, a Danilevicius e ad Erpen; a Livorno infine tridente di partenza composto dal lituano, da Mbakogu e da Raimondi con Erpen e Sau chiamati in causa nella ripresa. Un valzer infinito di punte che ha prodotto però un attacco sterile ed un misero punticino in classifica, utile soltanto ad annullare la penalizzazione di partenza. Sabato c’è il Pescara di Zeman, che gioca e lascia giocare. L’occasione utile per dare un colpo forte al proprio campionato e risvegliare un attacco che dorme nonostante i continui esperimenti di Braglia.
da lacittà |
DOMENICA, 18 SETTEMBRE 2011
Le vespe crollano sul campo del Livorno
LIVORNO. Una caduta netta, secca, paurosa al punto tale da mettere in discussione la panchina di Braglia. La Juve Stabia perde di brutto all’Armando Picchi, crollando - è questo il dato allarmante - nella tenuta sia fisica che mentale. Il primo tempo si chiude in paritá soltanto per l’eccessivo spreco degli uomini di Novellino, che falliscono almeno due occasioni clamorose a pochi passi da Colombi. Le vespe sono timide e contratte, non beneficiano dell’ennesima rivoluzione partorita da Braglia (Danucci per Mezavilla, Raimondi per Erpen, Biraghi per Zito), escono poche volte dal guscio, mancando tra l’altro di incisivitá nonostante gli spazi offerti dal Livorno. Che batte soprattutto sull’asse mancino con le sovrapposizioni costanti di Pieri ed i movimenti ad incrociare di Dionisi. è sua la rete che sblocca la gara dopo quasi un’ora di gioco: l’ex della Salernitana imbuca Colombi dopo una conclusione di Genevier. A nulla servono gli ingressi di Sau ed Erpen perché al 39’ Salviato chiude i conti con un diagonale preciso e nel recupero perfino Simone Barone. Subentrato a Dionisi, va a bersaglio trovando un gol che gli mancava da oltre tre anni con la complicitá dell’intera linea difensiva stabiese, restata immobile.
IL TABELLINO: LIVORNO • 3 JUVE STABIA • 0
LIVORNO (4-2-3-1): Bardi 6; Salviato 6,5, Lambrughi 6, Knezevic 6,5, Pieri 6,5; Genevier 6,5, Rampi 6 (24’ st Bigazzi 6); Luci 6, Dionisi 6,5 (31’ st Barone 6), Remedi 6(10’ st Berlingheri 6,5); Paulinho 6. A disp: Mazzoni, Miglionico, Bernardino, Piccolo. All: Novellino 6.
JUVE STABIA (3-4-3): Colombi 5,5; Maury 5, De Bode 5,5, Scognamiglio 5; Dicuonzo 5 (28’ st Erpen sv), Cazzola 5,5, Danucci 5,5, Biraghi 5 (1’st Baldanzeddu 5,5); Raimondi 5 (18’ st Sau 5,5), Danilevicius 5,5, Mbakogu 5. A disp: Seculin, Zito, Scozzarella, Mezavilla. All: Braglia 5.
ARBITRO: Cervellera di Taranto 6.
RETI: st14’ Dionisi, 39’ Salviato, 48’ Barone.
NOTE: spettatori 5000 circa. Ammoniti: Biraghi, Danucci, Remedi, Genevier. Angoli 4-2 per il Livorno. Recupero: pt 1’; st 4’.
JUVE STABIA (3-4-3): Colombi 5,5; Maury 5, De Bode 5,5, Scognamiglio 5; Dicuonzo 5 (28’ st Erpen sv), Cazzola 5,5, Danucci 5,5, Biraghi 5 (1’st Baldanzeddu 5,5); Raimondi 5 (18’ st Sau 5,5), Danilevicius 5,5, Mbakogu 5. A disp: Seculin, Zito, Scozzarella, Mezavilla. All: Braglia 5.
ARBITRO: Cervellera di Taranto 6.
RETI: st14’ Dionisi, 39’ Salviato, 48’ Barone.
NOTE: spettatori 5000 circa. Ammoniti: Biraghi, Danucci, Remedi, Genevier. Angoli 4-2 per il Livorno. Recupero: pt 1’; st 4’.
SABATO, 17 SETTEMBRE 2011
CASTELLAMMARE DI STABIA. Due settimane di carburazione, una condizione nettamente migliorata ed il pensiero sempre più insistente che forse è meglio puntare su di lui. Al Picchi di Livorno, il tecnico Piero Braglia potrebbe tirare fuori dal mazzo il jolly Marco Sau: l’attaccante di proprietá del Cagliari (l’anno scorso capocannoniere in Prima divisione con la maglia del Foggia) è cresciuto parecchio e s’è integrato benissimo nei meccanismi offensivi delle vespe. Ed oggi pomeriggio potrebbe anche soffiare il posto a Jerry Mbakogu, non proprio esaltante sabato scorso contro il Brescia. Sarebbe l’unica potenziale sorpresa dentro una formazione fatta di molte certezze e due ballottaggi ormai classici. Braglia deve scegliere tra Maury e Baldanzeddu per completare la triade difensiva (favorito il primo) e tra Biraghi e Zito per il presidio della corsia sinistra.
VESPE: In ritiro a Chianciano, Savio scomparso
Danilevicius gioca
GIOVEDÌ, 15 SETTEMBRE 2011
CASTELLAMMARE DI STABIA. Tre giorni di lavoro intenso e di rigoroso silenzio. La Juve Stabia è partita ieri mattina per il ritiro di Chianciano e nel pomeriggio ha subito sostenuto un’intensa seduta tattica. Ci resterá anche oggi e domani per rifinire la preparazione in vista di Livorno e restare il più lontano possibile dai rumors di una settimana particolare, iniziata con la scomparsa di Savio, proseguita con la sconfitta interna col Brescia e con l’addio del difensore brasiliano Cesar. Braglia ha chiesto ed ottenuto un po’ di serenitá per riparare il gruppo da tante voci e troppe tensioni. Anche la fiamma riaccesa del mercato potrebbe turbare gli equilibri interni allo spogliatoio e mentre si fa calda la pista Graffiedi il presidente Manniello cancella le voci e spiega: «Non tessereremo alcun calciatore svincolato. Stiamo bene così e per eventuali accorgimenti attendiamo la riapertura del mercato a gennaio». Sul fronte prettamente tecnico, Braglia non dovrebbe modificare più di tanto la formazione rispetto a sabato scorso. Un piccolo dubbio, semmai, anima il reparto offensivo con Sau che cresce di condizione e potrebbe soffiare il posto a Jerry Mbakogu. Certa la presenza di Danilevicius, il grande ex della partita.
Juve Stabia: Caccia ai rinforzi
Sondato Bellucci, piace Giuliatto
Juve Stabia: Caccia ai rinforzi
Sondato Bellucci, piace Giuliatto
MERCOLEDÌ, 14 SETTEMBRE 2011
CASTELLAMMARE DI STABIA. Pensa a Livorno, contando sul giovanedifensore centrale De Bode, ma guarda anche oltre la Juve Stabia, spiazzata dall’improvviso addio del brasiliano Cesar e per questo orientata a rinforzare il pacchetto arretrato. Il mercato degli svincolati offre diverse soluzioni. Quella più accreditata porta all’ex Lecce Giuliatto, ma sulla lista c’è pure Ficagna (ex Siena): entrambi sono stati seguiti dai gialloblù giá durante il mercato estivo. Anche in attacco Braglia potrebbe ricevere un altro elemento dopo la scomparsa di Savio (ci indaga perfino la polizia): la mezza punta Bellucci sarebbe gradita molto più dell’ex Udinese, Bernardo Corradi, che costa tanto ed andrebbe in competizione con il lituano Danilevicius. Al Picchi di Livorno, l’allenatore rossoblù dovrebbe confermare la struttura tattica e gli interpreti della sfida col Brescia, modificando magari soltanto un pochino il reparto offensivo con Sau per Mbakogu, troppo irriverente sabato scorso (atteggiamento tutt’altro che gradito al tecnico toscano), a sostegno di Danilevicius e di Erpen.
fonte lacittà
JUVE STABIA: Vespe nel caos
Se ne va anche il brasiliano Cesar
MARTEDÌ, 13 SETTEMBRE 2011
CASTELLAMMARE DI STABIA. L’esordio (durato poco meno di mezz’ora) e poi l’addio. Perché in quei trenta minuti di sudore e sacrificio avrá probabilmente sentito che non c’è più emozione, non c’è più passione. Per questo motivo, il difensore brasiliano Cesar, orgoglio della campagna acquisti della Juve Stabia, ha deciso di rescindere il contratto e di appendere addirittura gli scarpini al chiodo. Tornerá in Brasile, lasciando dentro i tifosi un forte senso di nostalgia e nella difesa gialloblù un vuoto d’esperienza difficile da colmare. Ieri la conferenza stampa che ha lasciato attoniti tutti. Ad aprirla il presidente Manniello, che ha augurato al calciatore le migliori fortune. Poi le motivazioni del brasiliano: «Non mi sentivo mentalmente al top e perciò non potevo aiutare la squadra come avrei voluto. Avrei potuto tenermi stretto l’ingaggio, ma ho preferito essere onesto con una societá che mi ha trattato benissimo. Devo tornare in Brasile, ho da sistemare alcune cose e poi voglio stare al fianco dei miei genitori. Ormai mi pesano i viaggi ed i ritiri e la mia carriera finisce qui».
JUVE STABIA: Vespe nel caos
Se ne va anche il brasiliano Cesar
MARTEDÌ, 13 SETTEMBRE 2011
da lacitta'
JUVE STABIA: Di Cuonzo: «Tutti sott’esame»
MERCOLEDÌ, 07 SETTEMBRE 2011
MERCOLEDÌ, 07 SETTEMBRE 2011
CASTELLAMMARE DI STABIA. Tutti disponibili (alla ripresa di ieri pomeriggio sul sintetico del Melfi) e tutti ancora sotto esame, nonostante i progressi evidenziati a Crotone con quel pari che ha smosso la classifica. Braglia non ha ancora costruito gerarchie ed è probabile che cambi ancora parecchio sabato prossimo per lo scontro con la capolista Brescia. Perfino uno degli intoccabili (sempre utilizzato contro Empoli, Verona e Crotone) sente la propria posizione in bilico. A parlare, in un martedì assai più sereno, è il laterale destro Stefano Di Cuonzo: «Qui siamo tutti sotto esame. Il mister ce l’ha sempre detto e l’ha ribadito anche prima di partire per Crotone. Chi sta meglio gioca, chi non soddisfa nel lavoro rischia anche la tribuna. Sappiamo tutti quant’è esigente l’allenatore». Soddisfatto per la crescita dello Scida: «In effetti - sottolinea Di Cuonzo - la prova è stata molto più positiva rispetto alle due precedenti e ci è mancata solo un po’ di cattiveria per fare bottino pieno. Ma stiamo carburando». Per il Brescia grandi aspettative: «L’avversario è molto forte, ma vogliamo vincere e la strada intrapresa è quella giusta. Ci servono assolutamente punti pesanti per metterci in riga».
fonte la città
JUVE STABIA: Vespe da record
In 270’ impiegati giá 23 giocatori
MARTEDÌ 6 SETTEMBRE 2011
Juve Stabia: Va al Verona la sfida fra neopromosse della
serie B
Giovedi 01 Settembre 2011
JUVE STABIA: Vespe da record
In 270’ impiegati giá 23 giocatori
MARTEDÌ 6 SETTEMBRE 2011
CASTELLAMMARE DI STABIA. Duecentosettanta minuti dopo, col primo punto in cassaforte, forse un po’ d’equilibrio è stato raggiunto. Ciò che manca adesso è la continuitá d’assetto, la capacitá di ragionare su una formazione quadrata e dar via al progetto salvezza. All’Ezio Scida di Crotone probabilmente son finiti gli esperimenti di Piero Braglia, che in appena tre gare di campionato ha rivoltato come un calzino la Juve Stabia: sia nel sistema di gioco che nel coinvolgimento di interpreti. Alle vespe tocca un incredibile primato: in appena otto giorni di campionato hanno raccolto minutaggio giá 23 calciatori. Roba da guinness, solo in parte giustificato dalle assenze per impegni nazionali di Colombi e Danilevicius e dai ritardi di condizione degli ultimi arrivati Cesar e Sau. Il reparto che più di tutti ha subito stravolgimenti è quello offensivo: ben otto gli attaccanti finora chiamati in causa (Nsereko, Danilevicius, Zaza, Mbakogu, Raimondi, Erpen, Sau e Tarantino) col solo talento Mbakogu punto di riferimento stabile in tutte e tre le partite.
IL VIDEO DI CROTONE JUVE STABIA 0 - 0
Juve Stabia: Va al Verona la sfida fra neopromosse della
serie B
Giovedi 01 Settembre 2011
Nella sfida delle debuttanti il Verona conquista la prima vittoria stagionale, espugnando il Menti di Castellamare di Stabia e lasciando la Juve ancora a –1. Per lo storico esordio in cadetteria davanti al proprio pubblico Braglia sceglie di cambiare rispetto al debutto: niente 3-4-3 ma squadra più coperta da un 3-5-1-1 privo però di Danilevicius, impegnato con la nazionale lituana. Nel Verona invece Esposito finisce a sorpresa in panchina, con Mandorlini che lancia il tandem d’attacco formato da Gomez e Ferrari. Bastano in realtà poco più di sei minuti per assistere al primo colpo ad effetto: la difesa campana va infatti nel panico su un innocuo cross di Halfredsson, e per Ferrari si presenta un’occasione troppo ghiotta da sprecare; l’attaccante esegue come da copione: piatto destro che non lascia scampo a Colombi, e Verona in vantaggio di fatto al primo vero tentativo. Braglia impiega allora una ventina di minuti per capire che qualcosa non va, e l’esperimento dell’unico attaccante ha vita breve: Scozzarella va ad accomodarsi in panchina, lasciando il posto a Zaza, incaricato di dare maggior supporto a Mbakogu.
E i risultati si vedono subito, con lo Stabia che costruisce il primo pericolo del match: il diagonale di Biraghi dà tuttavia solo l’illusione del gol, con la sfera che si spegne sull’esterno della rete. Dall’altra parte però il problema si chiama Galli, imprendibile dalla retroguardia campana: alla mezz’ora Colombi è bravo a chiudere all’esterno mancino lo specchio della porta. L’entusiasmo del pubblico del Menti è contagioso, e viene ripagato al minuto 33: Mbakogu vince il contrasto con un Maietta decisamente troppo molle, per poi dare sfoggio di un mix di potenza e precisione, con il destro calibrato che vale il primo storico centro in serie B dello Stabia nella propria città e davanti ai propri tifosi. La gioia dei campani non è però destinata a durare nel tempo, visto che nemmeno un paio di azioni più tardi il Verona rimette la freccia del sorpasso, con il destro di Halfredsson, vistosamente deviato, che beffa un incolpevole Colombi smorzando un’inerzia che si era tinta di Juve da diversi minuti.
Con la sfortuna a questo punto chiaramente schierata, la squadra di Braglia ha il merito di non disunirsi, e la prima azione della ripresa, aperta dagli ingressi di Esposito e Nsereko rispettivamente per Galli e Danucci, è proprio di marca campana, con il cross del solito Biraghi che non trova nessuno all’appuntamento con il pareggio. Colombi ha comunque l’agenda ancora ricca di impegni, specie quando deve intervenire di puro istinto sul diagonale dall’area piccola del nuovo entrato Esposito. La speranze di rimonta dello Stabia si infrangono definitivamente al 37’, quando Zaza sceglie benissimo il tempo per sfruttare il malinteso tra Ceccarelli e Rafael, senza però riuscire a indirizzare la sfera in porta. Il Verona coglie così i primi tre punti del ritorno in B, e con l’arrivo di Bjelanovic potrebbero aprirsi scenari assai interessanti. Per la Juve Stabia invece seconda gara ricca di rammarico, con la consapevolezza però che siamo solo all’inizio, e il carattere spesso può spingere molto in là.
fonte sportitali
VIDEOSINTESI DELLA GARA J. STABIA - VERONA








