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NAPOLI CALCIO Tutte le notizie sugli azzurri di Mazzarri



Napoli, scatta l’operazione Bayern Monaco
Mazzarri convoca Pandev. E De Laurentiis riceve il Tapiro d’OroMARTEDÌ, 01 NOVEMBRE 2011
da lacittà - P.T.

NAPOLI. Dopo Catania mancava solo il "Tapiro d’oro", il simpatico gadget che la trasmissione satirica di Mediaset, Striscia la Notizia, riserva ai personaggi, alle societá o alle squadre più infelici del momento. Il cadeau, consegnato in persona dall’inviato Valerio Staffelli, è puntualmente arrivato. A riceverlo, il presidente Aurelio De Laurentiis, ’premiato’ non per la sconfitta del Massimino ma per la promessa mancata al centauro che gli offrì gentilmente un passaggio subito dopo la sfuriata in Lega nel giorno del sorteggio dei calendari. «Grazie per il passaggio, ti regalerò un motorino del Napoli», disse De Laurentiis al suo benefattore. Sono passati oltre tre mesi e il presidente non ha tenuto fede alla parola data. Probabilmente, oltre che per aver disatteso le promesse, De Laurentiis sará ’attapirato’ anche per le prestazioni della squadra. A Catania il Napoli ha toccato il fondo, restando per un tempo e mezzo in balia degli etnei. Il peggior modo possibile, insomma, per avvicinarsi al prestigioso appuntamento dell’Allianz Arena. Domani c’è il big match col Bayern, che dopo il mezzo passo falso del San Paolo e la successiva sconfitta di Hannover si è rilanciato alla grande rifilando dieci gol in due gare tra campionato e Coppa di Germania all’Ingolstadt ed al Norimberga. Di più, tra i bavaresi dovrebbero farcela a recuperare sia Schweinsteiger, faro del centrocampo, che Van Buyten. Una brutta gatta da pelare, dunque, per un Napoli che si lecca le ferite dopo la figuraccia alle falde dell’Etna. Seduta pomeridiana ieri per gli azzurri a Castelvolturno con sessione tecnico-tattica e partitella a campo grande con le quattro porte piccoline. La partenza per la Baviera è fissata nella mattinata di oggi. Al seguito di Mazzarri, venti convocati: De Sanctis, Rosati, Colombo, Aronica, Campagnaro, Fernandez, Fideleff, Grava, Dossena, Dzemaili, Hamsik, Inler, Maggio, Zuniga, Cavani, Lavezzi, Mascara, Pandev, Santana ed il giovane Ammendola. C’è anche Goran Pandev, quindi, che vorrebbe esserci a tutti i costi per ripetere la prodezza di sette mesi fa, quando stese il Bayern e regalò un’incredibile qualificazione all’Inter. In Germania gli azzurri saranno accompagnati addirittura da ottomila tifosi. Oltre ai tremila che si sono accaparrati i biglietti in vendita ai botteghini dello stadio di Fuorigrotta, ne arriveranno cinquemila direttamente da altre cittá tedesche. Molti quelli che faranno un tifo sfegatato per gli azzurri in nome di un riscatto sociale ricercato attraverso il calcio. A proposito di tagliandi, notizia choc per i sostenitori del Napoli: l’Azzurro Service, la più celebre agenzia di vendita dei biglietti del capoluogo partenopeo, non venderá più i ticket per le partite del Ciuccio. La Lottomatica ha deciso la cessazione del rapporto di collaborazione con tutti i punti di vendita speciali presenti in Campania, tra cui quello di Fuorigrotta.


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Il Napoli "allergico" alle piccole, KO A CATANIA
Va in vantaggio con Cavani, poi subisce la rimonta degli etnei

Decisiva l’espulsione di Santana al 44’ Nella ripresa Dzemaili fallisce il gol del pari

DOMENICA, 30 OTTOBRE 2011
da lacittà 

CATANIA. Il Napoli perde un’altra partita contro una "piccola". La truppa di Mazzarri inciampa al Massimino sul Catania. Due a uno, con solito corollario di polemiche per l’espulsione di Santana. L’ex viola, schierato da centrale al fianco di Inler ed in difficoltá contro i veloci dirimpettai rossoblu, si fa cacciare per doppio giallo. Una sconfitta per lui, ma soprattutto per Mazzarri che lo ha impiegato in un ruolo non congeniale alle sue caratteristiche. L’avvio non potrebbe essere migliore per il Napoli. Sono passati appena 30 secondi quando Cavani insacca di piatto sinistro il pallone del vantaggio, anticipando Spolli e finalizzando una veloce transizione guidata da Mascara e rifinita da Dossena con un traversone teso e basso per l’inserimento del Matador. Il Catania per un quarto d’ora vacilla. Rischiano di capitolare ancora gli etnei all’8’, su colpo di testa di Fideleff di poco fuori, ed al 13’ quando Cavani ci prova dalla sinistra e Andujar risponde in maniera goffa ma efficace. Pian piano, però, i siciliani guadagnano metri. Il primo pericolo al 23’: Almiron imbecca Gomez, il pallonetto di prima intenzione è alto. Due minuti dopo, ecco il pari. Gomez va al tiro dai venti metri, Zuniga interviene forse con il braccio, Marchese si ritrova il pallone tra i piedi e batte De Sanctis con un sinistro sporco. Primo gol in serie A per l’esterno di Montella, tra i migliori in campo. La spinta del Catania non si attenua. Al 38’ Bergessio difende il pallone in area e lo appoggia per Almiron che dall’altezza del dischetto spara di prima intenzione, mancando il bersaglio per questione di millimetri. Il Napoli si scuote dal torpore al 39’. Altra ripartenza, Zuniga tocca per Lavezzi che si allunga il pallone e spara a rete: Andujar è scavalcato, ma Bellusci con un salvataggio acrobatico sventa la minaccia. Al 43’ la svolta. Santana rimedia il secondo giallo per un’entrataccia su Ricchiuti e lascia i compagni in dieci per tutto il secondo tempo. Dopo l’intervallo Mazzarri aspetta qualche minuto per riaggiustare la squadra e nel frattempo il Catania segna. Ricchiuti si fa largo in area, cross perfetto per Bergessio che di testa da due passi non può sbagliare. Sotto di un gol, arriva il cambio: fuori un attaccante - Mascara - e dentro un centrocampista, Dzemaili. Ma il Napoli rischia ancora. All’8’ Ricchiuti imbecca in velocitá Gomez che si divora il 3-1. Entra Maggio (fuori Fideleff), mentre nel Catania esce a sorpresa proprio Ricchiuti per Barrientos. Gli etnei dominano la scena, ma hanno il torto di non chiudere la gara. Mazzarri inserisce il terzo tenore - Hamsik - dopo una ventina di minuti di sofferenza pura. Gli azzurri cominciano finalmente a premere, sprecano un paio di buone chances con Lavezzi e Cavani, creano un po’ di apprensione ai padroni di casa. In zona recupero Spolli salva su tiro di Dzemaili, ma la rete sarebbe stata annullata per fuorigioco di Maggio. Finisce 2-1.

IL TABELLINO
CATANIA • 2 NAPOLI • 1
CATANIA: Andujar 6; Bellusci 7, Spolli 6,5, Legrottaglie 6,5; Izco 6 (33’ st Delvecchio sv), Almiron 6,5, Lodi 6, Ricchiuti 7 (14’ st Barrientos 6), Marchese 7; Gomez 6 (30’ st Catellani sv), Bergessio 6,5. A disp.: Campagnolo, Potenza, Sciacca, Lanzafame, Maxi Lopez All.: Montella 7.
NAPOLI: De Sanctis 6; Fernandez 5, Cannavaro 6, Fideleff 5 (14’ st Maggio 5,5); Zuniga 6, Santana 4, Inler 6, Dossena 6 (23’ st Hamsik 6); Mascara 6 (4’ st Dzemaili 6), Lavezzi 6,5; Cavani 6. A disp.: Rosati, Grava, Aronica, Lucarelli. All.: Mazzarri 5.
Arbitro: Celi di Campobasso 5,5
Reti: 1’ pt Cavani, 25’ pt Marchese, 3’ st Bergessio
Note: al 43’ pt espulso Santana per somma di ammonizioni. Ammoniti Cannavaro, Bellusci. Angoli 5-7. Recupero: 1’ pt, 4’ st. Spettatori 20.000 circa.



LE INTERVISTE

Mazzarri deluso solo per il risultato

Il tecnico azzurro: «E’ stata una sconfitta immeritata»


«Sono contento della prestazione della squadra, mi dispiace avere perso in questo modo, direi immeritatamente». Walter Mazzarri torna davanti ai microfoni dopo la sconfitta a Catania e, intervistato da Sky Sport, lamenta che una "prestazione superlativa" sia stata decisiva da "episodi", tutti "negativi" nei confronti del Napoli. «Si vede proprio che non era giornata - ha proseguito il tecnico -, ma ai ragazzi ho detto bravi perché hanno dato il massimo. Nel secondo tempo, in dieci contro undici, sembravamo noi in superioritá numerica: purtroppo gli episodi ci hanno punito». Mazzarri si è detto poi convinto che ’’giocando così, specie in trasferta, faremo molti punti». Poi Mazzarri torna sulla polemica di questi giorni. «Perché sono stato in silenzio? Si gioca ogni due giorni, ogni settimana ci sono sei conferenze stampa di un’ora e mezza ciascuna, io devo anche lavorare e preparare la squadra che è il motivo principale per il quale sono pagato». Walter Mazzarri spiega così il suo silenzio di questi giorni, aggiungendo che nel futuro si fará vedere poche volte quando la sua squadra vincerá. «Se oggi avessimo vinto avrei mandato Bigon o Frustalupi, certo tutte le volte che perderemo e c’è da mettere la faccia verrò io. D’altra parte quando si vince siamo tutti bravi, mentre io guardo sempre la prestazione ma vedo che a molti non interessa». Gonzalo Bergessio, attaccante del Catania, è il ritratto della felicitá. Decisivo il suo colpo di testa che ha regalato i tre punti al Catania. «La partita? Stiamo lavorando bene, felice della vittoria. Maxi Lopez? So che è difficile anche per Maxi Lopez che per me è un amico restare in panchina, spero di giocare insieme a lui qualche partita perché Maxi è un grande giocatore. Mercato? Mi piace tanto il calcio italiano perché da piccolo guardavo ammirato i grandi attaccanti che giocavano qua. Attacco? Io sono più simile a Maxi che a Gomez, con Gomez avevo giocato anche in Argentina ma mi trovo bene anche con Maxi Lopez». Marchese, decisivo nel match contro il Napoli, spiega il segreto della formazione di Montella. «La forza di questa squadra è un gruppo eccezionale, che ha grandi valori, che lotta sempre su ogni pallone e che anche nelle difficoltá riesce ad esaltarsi. Ora dobbiamo continuare su questa strada conservando l’umiltá».



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Napoli, Mazzarri sceglie il turnover col Catania
Campagnaro, Aronica, Maggio e Hamsik fuori. Mascara dall’inizio


SABATO, 29 OTTOBRE 2011
da lacittà - P.T.
NAPOLI. Vietato pensare a Monaco. Il Napoli è in Sicilia, dove stasera (ore 18, arbitro Celi di Campobasso) è in programma l’anticipo sul campo del Catania. Mercoledì c’è il Bayern il Champions, ma nessuno - almeno a parole - se ne ricorda. «La serie A è molto equilibrata, ci sono squadre che possono battere chiunque», spiega Gokhan Inler in conferenza stampa. «Per noi, poi, è ancora più difficile perchè affrontiamo sempre avversari più riposati rispetto a noi. Il gol? Sarò contentissimo se succede. So che posso dare molto di più, ma sono arrivato da tre mesi e mi serve del tempo per lavorare con loro». Al Massimino gli azzurri sfidano un avversario in gran forma: «A Catania ho giocato spesso, lì non ho segnato ma ho fatto degli assist. Sará una sfida molto aperta. Dobbiamo essere mentalmente forti». Anche il centrocampista svizzero ’apre’ all’impiego di Santana come mediano al suo fianco: «Non è facile per Mario giocarmi accanto, ma si prova. è una soluzione, una delle opzioni a disposizione del mister dato che mancano Donadel e Gargano. Il caos biglietti? Ho visto che i tifosi sono accanto a noi, vogliono che vinciamo ogni partita. So come si sentono dopo un pareggio o una sconfitta. Vorremmo regalare loro tante soddisfazioni». Quanto al campionato, a detta di Inler «tutti possono vincere. Noi pensiamo a noi stessi e poi si vedrá». Intanto alle falde dell’Etna Mazzarri studia un possibile mini turnover. Chi sicuramente non ci sará è Campagnaro, escluso dai convocati. Ci sono invece tutti gli altri, ad eccezione dei lungodegenti Donadel e Pandev. In difesa spazio a Fernandez e Fideleff, con Cannavaro confermato al centro della difesa. A centrocampo confermata per mancanza di alternative la coppia centrale Inler-Dzemaili (che peraltro hanno convinto nell’ultimo match con l’Udinese). Sulle fasce spazio a Zuniga sulla destra e a Dossena sulla sinistra. In attacco turnover ridotto anche per i tre tenori, con Lavezzi e Cavani dal primo minuto ed Hamsik in panchina. Largo dunque a Mascara, l’ex attesissimo dal pubblico del Massimino. Per il Pocho una bella iniezione di fiducia è arrivata dall’Argentina, con la convocazione in Nazionale per la doppia sfida di qualificazione mondiale a novembre contro Bolivia e Colombia. «Sono molto contento per la convocazione e per avere la possibilitá di tornare a far parte della Nazionale», ha scritto Lavezzi su Twitter. "Grazie a tutti per i saluti". Intanto il Napoli ha diramato un comunicato contenente tutte le regole da seguire in occasione della trasferta del 2 novembre a Monaco. Sul sito si può consultare un vero e proprio vademecum per la trasferta. Dal questore Merolla, intanto, è arrivato il sospirato annuncio: «Ho deciso di accogliere la proposta di realizzare la vendita dei tagliandi esclusivamente on line».

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Il Napoli dá due risposte alle critiche
Lavezzi e Maggio stendono l’ex capolista Udinese. De Sanctis decisivo


GIOVEDÌ, 27 OTTOBRE 2011
fonTe lacittà P. T.

NAPOLI. Vince il Napoli, scalza l’Udinese dalla vetta e si rilancia in campionato dopo aver conquistato un punticino nelle ultime due gare. Lavezzi e Maggio affondano la corazzata friulana, scesa in campo al San Paolo senza Di Natale ed Isla, a cui si è aggiunto nel prepartita quella di Domizzi, un ex, sostituito da Ferronetti. Nel Napoli spazio a tutti i titolarissimi, alla faccia del turnover. Il primo acuto azzurro al 14’. Hamsik scocca un sinistro a rientrare appena fuori l’area di rigore, mancando il bersaglio di poco. Poco dopo allo slovacco viene annullato un gol di testa su punizione di Lavezzi per fuorigioco. La rete, quella vera, arriva al 20’. Il duetto è tutto sudamericano, con Cavani che restituisce l’uno-due a Lavezzi proprio davanti ad Handanovic. Da applausi il tiro al volo del Pocho, che non lascia scampo al portiere sloveno, il meno battuto del campionato. Pochi minuti più tardi Lavezzi potrebbe raddoppiare, ma non sfrutta un pasticcio della difesa friulana e spara addosso ad Handanovic in uscita. Il Napoli è in controllo totale della gara, sfiora il gol al 30’ ancora il Pocho che si fa largo in area tra due avversari e poi conclude debolmente sull’esterno della rete. Di tanto in tanto, però, si fa viva l’Udinese e De Sanctis è costretto ad un paio di interventi prodigiosi. Il primo al 34’ su staffilata al volo di Floro Flores respinta con il pugno sinistro, il secondo al 39’ su tiraccio al volo di Asamoah deviato in corner in bello stile. Proprio nel momento migliore dei bianconeri, il Napoli trova il 2-0. Perfetta l’esecuzione dello schema su punizione al 44’: Inler allarga a sinistra per Dzemaili che crossa al centro, stacco perentorio di Maggio e palla in rete. In avvio di ripresa Guidolin gioca la carta Fabbrini, in campo al posto dello spaesato Torje. L’Udinese avanza il baricentro di qualche metro, esponendosi però alle ripartenze partenopee. Al 13’ Hamsik inventa per Lavezzi che in spaccata, da pochi passi, non riesce a superare Handanovic. Poco dopo, da un calcio piazzato sulla tre quarti, nasce la prima occasione da gol dei friulani. A provarci in mischia è Ferronetti, ma la sua girata col destro di prima intenzione spaventa solo De Sanctis, mancando lo specchio della porta. La pressione bianconera si accentua, senza tuttavia che il portierone azzurro sia costretto ad interventi rilevanti. Ad un quarto d’ora dal termine Mazzarri comincia a dosare le forze. Nell’arco di pochi minuti escono Hamsik e Dzemaili: al loro posto Santana e Zuniga. Proprio il colombiano, appena entrato, si divora incredibilmente il terzo gol sparacchiando fuori a tu per tu col portiere dopo un erroraccio di Benatia. Spreca pure Dossena, che vanifica un veloce contropiede appoggiando - male - per Cavani che non può arrivarci in spaccata. Recrimina pure l’Udinese per un tocco errato sotto misura di Badu, al 42’. La vittoria azzurra, però, è netta ed ampiamente meritata, sottolineata a fine gara dagli applausi del San Paolo.


IL TABELLNO

NAPOLI(3-4-2-1): De Sanctis 7; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Aronica 7; Maggio 7,5, Dzemaili 7 (35’ st Zuniga sv), Inler 6, Dossena 6,5 (43’ st Mascara sv); Hamsik 5,5 (29’ st Santana sv), Lavezzi 7; Cavani 6. A disp.: Rosati, Fideleff, Fernandez, Zuniga, Lucarelli. All.: Mazzarri
UDINESE (3-5-1-1): Handanovic 6; Benatia 5, Danilo 5,5, Ferronetti 5; Basta 5 (39’ st Abdi sv), Pinzi 5, Asamoah 5,5 (19’ st Neuton 5,5), Badu 6, Armero 5,5; Torje 4 (1’ st Fabbrini 5); Floro Flores 5. A disp.: Padelli, Domizzi, Ekstrand, Pereyra. All.: Guidolin.
arbitro: De Marco di Chiavari 7
Reti: 20’ pt Lavezzi, 44’ pt Maggio
Note: ammoniti Asamoah, Torje, Pinzi. Angoli 3-4. Recupero: 1’ pt, 4’ st. Spettatori 35.000 circa.




LEINTERVISTE
E Mazzarri sceglie un polemico silenzio
Il Pocho: «Devo segnare di più». Guidolin: «Azzurri i migliori del torneo»


NAPOLI. E’ silenzio stampa in casa Napoli. Dopo la tonda vittoria sull’Udinese, né tecnico, nè calciatori decidono di rilasciare dichiarazioni. Atteso in mixed zone, Mazzarri sceglie di abbandonare l’impianto di Fuorigrotta senza concedere interviste. A nulla è servito l’intervento del responsabile del settore comunicazione, Monica Scozzafava, che ha tentato in tutti i modi di convincere l’allenatore a parlare. Lo si apprende da Mediaset Premium. Ezequiel Lavezzi, attaccante del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della partita. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli.net: «Io sono un attaccante, so che devo segnare di più. Io cerco di fare il mio meglio per la squadra. Finalmente sono tornato al gol, che ha contribuito alla vittoria. Sono felice. Abbiamo affrontato una squadra fortissima che da tempo gioca bene. Noi abbiamo fatto il nostro gioco concretizzando finalmente le occasioni avute». Il Napoli ha fatto qualcosa in più, anche se abbiamo fatto una buona partita. Credo che il Napoli abbia vinto meritatamente, inseguiva questo risultato con più ferocia di noi e il rammarico sta solo nell’aver preso gol allo scadere del primo tempo su palla inattiva». Lo ha detto a Sky dopo la partita persa 2-0 contro il Napoli, l’allenatore dell’Udinese, Francesco Guidolin. «Il Napoli è la migliore squadra del campionato, gioca un calcio bello e dinamico e rispetto allo scorso anno l’organico è migliorato. Abbiamo fatto un buon primo tempo e avuto anche le occasioni per pareggiare. La rinuncia a Di Natale? Totò non stava bene, c’era poco da preservare. Abbiamo dovuto fare questa scelta. Torje? Forse non lo conosciamo ancora bene... deve imparare ancora molto del nostro calcio e del campionato di serie A. Crescerá. Sta vivendo un periodo di leggera involuzione, anche se si è presentato subito molto bene. Sto stentando a trovargli la giusta collocazione perché era più abituato a giocare sull’esterno. Ma da noi c’è quella pazienza che da altre parti non c’è. Migliorerá lavorando. Troppi elogi per noi? I due punti di media a partita non possiamo certo tenerli. Credo che la squadra sia andata con la stessa umiltá e concentrazione. Ma il Napoli era più pronto di noi».


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NAPOLI Mazzarri non potrá fare turnover a centrocampo. Cavani potrebbe andare in panchina
Martedi 25 ottobre 2011

Gargano si ferma per 15 giorni, è emergenza
NAPOLI. Ennesima tegola sul capo del Napoli. Walter Gargano dovrá stare lontano dai campi per tre o quattro settimane a causa di una distrazione di primo grado all’adduttore sinistro. Questo il responso delle analisi a cui si è sottoposto il centrocampista uruguaiano, uscito anzitempo dal campo a Cagliari. «Mi aspettano 15 giorni di stop, tornerò più forte di prima», ha scritto il ’Mota’ sul suo profilo Twitter. Nel frattempo Walter Mazzarri, ancora una volta, sará costretto a rivedere i suoi piani. Senza l’uruguaiano e con Donadel ancora fuori causa, il tecnico del Napoli avrá a disposizione per le prossime quattro gare appena due centrocampisti centrali, gli svizzeri Inler e Dzemaili. Il secondo, tra l’altro, è rientrato da poco dopo un periodo di stop e dunque non è ancora al top. Per non mandare in campo e logorare sempre gli stessi calciatori, l’allenatore dovrá inventarsi qualcosa. L’arretramento di Hamsik, magari, anche se la soluzione è rischiosa e poco auspicabile in certi confronti - come quello di Champions a Monaco o contro la Juve al San Paolo - dove servirebbe maggiore prudenza. Piove sul bagnato, insomma, almeno sul fronte infortuni. Sotto questo profilo non è certamente un momento felice per gli azzurri, che domani devono affrontare un altro big match. Al San Paolo arriva la capolista Udinese e Lavezzi e soci non hanno alternative. Serve solo la vittoria per restituire entusiasmo ad un gruppo che sembra aver smarrito la strada dei tre punti (un solo successo nelle ultime cinque sfide di campionato) ed accorciare il gap dalla vetta. L’Udinese, peraltro, non è - per tradizione - la migliore avversaria per rilanciarsi. Nelle ultime tre partite ufficiali tra le due squadre, il Napoli ha perso sempre e Di Natale ha fatto il fenomeno con due triplette consecutive nei due match disputati al Friuli. Per sovvertire la tendenza c’è bisogno di una grande prestazione, anche se lo stato di forma dei big - Cavani in primis - non è particolarmente incoraggiante. Stanco, impacciato, poco reattivo in zona gol e scarsamente funzionale alla manovra, il Matador a rischio panchina è il simbolo del periodo di spaesamento vissuto in questo frangente dal Napoli. Ieri Mazzarri si è vestito da psicologo, spiegando ai suoi ragazzi che nulla è perduto. Il campionato è giunto appena alla settima giornata e tutte le squadre di vertice sono più o meno sullo stesso piano. Chi non perde l’ottimismo sono i tifosi. Giá venduti 15mila biglietti per la sfida con i friulani, dove potrebbero essere in 40mila sugli spalti del San Paolo. Allenamento mattutino ieri per gli azzurri. Lavoro di scarico per chi ha giocato a Cagliari, più intenso per gli altri uomini che hanno svolto una partitella a campo ridotto. Sul sito ufficiale di Hamsik è apparsa una ’strana’ puntualizzazione: "Non mi è stato mai restituito il Rolex rubato a Napoli, non so perché continui ad uscire la notizia della restituzione", ha scritto.
fonte lacittà - P. Tina


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Napoli, pari e tanta paura



0-0 con il Cagliari: i sardi colpiscono due legni

 LUNEDÌ, 24 OTTOBRE 2011
fonte lacittà - P. Tina

CAGLIARI. Niente fuochi d’artificio negli ultimi minuti, questa volta. Mancano i gol, non lo spettacolo al Sant’Elia dove Cagliari e Napoli si affrontano a viso aperto, cercando con insistenza la vittoria. Zero a zero, ma è solo una casualitá visto che nello stadio del capoluogo sardo fioccano occasioni, pali e traverse. Mazzarri manda in campo l’undici annunciato. Sorpresa in difesa: Campagnaro ed Aronica giocano nei loro ruoli, mentre Fernandez rileva anche nella posizione in campo Cannavaro, sistemandosi al centro del terzetto. Il capitano è Gargano, in attacco Santana affianca Lavezzi e Cavani. Buono l’avvio di gara dei partenopei, che per i primi 15 minuti comandano il gioco affacciandosi a più riprese dalle parti di Agazzi. La prima chance capita tra i piedi di Dossena dopo appena 60 secondi, ma il sinistro dell’esterno si spegne fuori di un soffio. Poco dopo è Santana a concludere a lato dopo un bel guizzo sulla destra. In mezzo, un grosso spavento. 
Gargano si addormenta e si fa soffiar palla da Nenè che mette a sedere Fernandez e si presenta a tu per tu con De Sanctis. Il portiere è bravissimo a tuffarsi sulla sua conclusione, sventando la minaccia. Al 13’ Agazzi anticipa Zuniga in uscita, dopo un pasticcio di Nainggolan. Il portiere è bravo anche a non far fallo da rigore sul colombiano. Poco dopo Canini di testa su azione d’angolo fa venire i brividi ai sostenitori del Napoli, ma non centra il bersaglio. Al 24’, poi, comincia il festival dei legni: punizione dalla tre quarti di Cossu, colpo di testa di Nenè, palla sulla traversa. Replica Santana al 33’, su torre di Cavani. L’ex fiorentino è solo, ha il tempo di stoppare, ma spara sul palo. Finita? Ancora no. Al 36’ Nainggolan ci prova dal limite, ma coglie la traversa. Pirotecnico pure il finale. Santana costringe Agazzi alla smanacciata in corner (39’), Nenè non impatta al meglio da due passi su traversone di Agostini (45’). Nel frattempo monta il nervosismo. 
Lavezzi, che con un’entrata fallosa aveva provocato l’infortunio di Astori (al suo posto Ariaudo), rimedia un giallo per un brutto intervento su Cossu. Anche per questo, forse, Mazzarri lo toglie dal campo al 9’ della ripresa. Esce un tenore, ne entra un altro: Hamsik. Il Cagliari si fa più intraprendente. Gli inserimenti di Conti e Biondini creano qualche apprensione a De Sanctis, che però è attento. Al 23’ esce Santana ed entra Maggio; 
Zuniga si sposta qualche metro più avanti, nel trio d’attacco. Poco dopo, terzo ed ultimo cambio: fuori Gargano, acciaccato, dentro Inler. Il Napoli si rende pericoloso al 30’. è Dzemaili a ritrovarsi in zona gol: finta a rientrare, conclusione di destro, parata di Agazzi. Più difficile l’intervento del portiere al 37’ sul destro a incrociare di Maggio, respinto col braccio proteso. Finisce 0-0, un punto che lascia l’amaro in bocca ad un Napoli ambizioso. 







LE INTERVISTE
Mazzarri: «Lavezzi sostituito? Stava giocando male»

Il tecnico del Napoli Walter Mazzarri analizza così il pareggio di Cagliari: «Sono contento di come ha giocato la squadra nel secondo tempo, ma dobbiamo essere più cinici, sbagliamo troppo. Se guardiamo le squadre che lottano per il vertice, quando creano quattro palle gol almeno un paio vanno dentro. Cavani? Tatticamente ha giocato una grande partita e si è reso utile. Non riesce però a trovare il gol, mentre l’anno scorso lo trovava con più facilitá. Ma i giocatori che vanno in Nazionale di continuo peccano un po’ per ciò che riguarda la luciditá. Lavezzi? Probabilmente non era contento della prestazione, quando vedo che un giocatore non è in giornata faccio giocare altri. I giocatori intelligenti devono riflettere sulla propria prestazione, per me Lavezzi è fondamentale, ma oggi non ha reso come può rendere. E’ possibile che paghiamo perché non siamo abituati a giocare su questi livelli, così perdiamo luciditá e altro. Ma abbiamo giocato una grande partita, creando tanto fuori casa e probabilmente più del Cagliari, ma non siamo stati cinici». Il presidente Aurelio De Laurentiis, è soddisfatto del risultato: «Questo di Cagliari non è semplice come campo. Abbiamo guadagnato un punto che comunque muove la classifica. Sono state perfette le scelte del mister, è un campionato equilibratissimo ed anche le altre squadre non vanno a mille. Giocheremo un passo alla volta, guarderemo partita dopo partita. Giubbotto scaramantico? No, sento sempre freddo!».

Tensione in tribuna tra i tifosi

Momenti di tensione al Sant’Elia al termine della partita Cagliari-Napoli, finita 0-0: alcune persone che hanno seguito la gara nel settore che ospitava i tifosi partenopei hanno sfondato la barriera di divisione e sono entrate per pochi attimi nella tribuna centrale. Nessun incidente perché gli spalti erano ormai vuoti: gli spettatori stavano giá cominciando a defluire dallo stadio. I protagonisti dell’invasione sono stati immediatamente ricacciati nel loro settore e la situazione è ritornata presto alla calma. Gargano infortunato. Il centrocampista uruguaiano avrebbe riportato un sospetto stiramento all’adduttore della coscia destra. Nelle prossime ore saranno valutate le condizione del calciatore azzurro. Difficile il suo recupero per la gara con l’Udinese. Anche contro i friulani il tecnico del Napoli, Mazzarri, sará costretto al turnover. Non è escluso che possa restare fuori Cavani, che ha giocato ininterrottamente tra partite di Champions League e nazionale. Al rientro sicuramente Hamsik e Inler che ieri a Cagliari è entrato al posto dell’infortunato Gargano. In difesa stop ad Aronica.

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Napoli, non avere paura

Archiviato il Bayern gli azzurri pensano alla sfida con il Cagliari. Mazzarri punta su Lavezzi. De Sanctis si schernisce: non sono il quarto tenore






VENERDÌ, 21 OTTOBRE 2011
fonte lacittà . P. Tina

NAPOLI. Re per una notte. Morgan De Sanctis si è scoperto idolo dei napoletani grazie alla prodezza che ha neutralizzato il rigore di Gomez e salvaguardato il prezioso pareggio in coppa contro il Bayern Monaco. Dopo aver riconquistato la Nazionale, il portierone abruzzese vuole togliersi grandi soddisfazioni anche con la maglia del Napoli. «In questa cittá sto vivendo un momento magico, il rigore parato lo dedico a questa splendida gente», spiega ai microfoni dell’emittente ufficiale. «Coi tedeschi è stata una partita dura, hanno dimostrato di essere fortissimi. Lo svantaggio immediato avrebbe potuto tramortirci, invece abbiamo risposto benissimo. Abbiamo conquistato un punto importante anche grazie all’atmosfera unica che ha creato il San Paolo». Anche un rapace d’area come Gomez si è lasciato ipnotizzare dal dischetto: «Mi sono innervosito molto, a mio parere quel rigore non c’era. Dopo la rabbia, mi sono concentrato sul tiro. Lui quasi sempre tira forte ad incrociare, ho pensato che magari potesse aprire il tiro e cambiare. Così ha fatto e mi sono tuffato dalla parte giusta. La protesta dopo la parata? Ho scaricato l’adrenalina in quel modo, senza riflettere. Volevo richiamare l’attenzione dell’arbitro, dirgli di fare più attenzione. Mancavano ancora 40 minuti al termine». La qualificazione agli ottavi è diventato un obiettivo concreto per il Napoli: «Il punticino col Bayern alla fine dei giochi potrebbe essere davvero pesante. La classifica è aperta ad ogni soluzione. Anche il Villarreal può rientrare battendo il City. Ci sono tre giornate e tutto può accadere. Anche che torniamo da Monaco con un risultato positivo». Il futuro prossimo, però, si chiama Cagliari: «Una partita molto sentita, soprattutto da parte loro. A Cagliari ci aspettano sempre con grande attenzione per alcuni episodi accaduti anni fa in uno spareggio salvezza al San Paolo col Piacenza. Non avremo una grande accoglienza, ma in fondo ci siamo abituati. Non siamo trattati bene un po’ dappertutto». Per molti, De Sanctis è il vero ’quarto tenore’ del Napoli. Anche per De Laurentiis. «Devo ringraziare il presidente per questo grande attestato di stima, come ringrazio tutta Napoli perché è da due anni e mezzo che sono qui e sto vivendo un’esperienza magica. Napoli mi sta dando tanto ed io voglio ricambiare queste enormi gratificazioni facendo qualcosa di importante. A 34 anni so che bisogna guardare sempre avanti e lavorare sodo per tenere certi standard. Bisogna avere questa mentalitá. Voglio continuare questa avventura splendida a Napoli e continuare ad esprimermi così per regalare ai nostri splendidi tifosi ancora tante soddisfazioni».



LA SQUADRA
Via al turnover Cavani riposa Rientra Dzemaili


NAPOLI. Mini turnover in vista. Dopo la doppia fatica con Parma e Bayern, e prima dei successivi impegni di campionato e coppa, Mazzarri pensa a dosare le forze. Nessuna rivoluzione, solo qualche rotazione. A Cagliari potrebbero trovare spazio Fernandez, Dzemaili, Mascara. Un cambio per ruolo, dunque. Il tecnico sta valutando chi lasciare fuori. In retroguardia potrebbe tirare il fiato Aronica, con Campagnaro dirottato sul centro-sinistra. In mediana il maggiore ’indiziato’ è Inler, ma non è escluso il ballottaggio con Gargano. In attacco, visto lo stato di forma non eccezionale palesato nelle ultime apparizioni, potrebbe toccare proprio a Cavani. Saranno decisivi i prossimi allenamenti. Ieri per gli azzurri seduta pomeridiana con il gruppo diviso in due blocchi. Lavoro aerobico per chi ha giocato con il Bayern, partita a campo grande per gli altri uomini della rosa con integrazione di elementi delle squadre giovanili. Oggi è in programma ancora una seduta pomeridiana. Buone notizie, intanto, sul fronte infortunati. Visto il buon esito delle risultanze ecografiche, Pandev potrebbe tornare disponibile giá per il prossimo match casalingo con l’Udinese o - al più tardi - per la trasferta di sabato prossimo a Catania. Per Miguel Angel Britos, out dallo scorso 22 agosto, il rientro è in calendario tra un mesetto, il 20 novembre, dopo la sosta legata agli impegni internazionali.
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Napoli, il bicchiere è mezzo pieno

Il pari casalingo con i tedeschi lascia fiduciosi in vista delle possibilitá di continuare il cammino europeo


Il ds Bigon: «C’è grande soddisfazione per aver dato spettacolo col Bayern»
Dal questore ringraziamenti alle forze di polizia per l’ordine pubblico L’assessore Tommasielli: «Il S. Paolo va rifatto»


GIOVEDÌ, 20 OTTOBRE 2011
fonte lacittà - P. Tina
NAPOLI.  Napoli-Bayern, riflessioni da "Day after". Un punto d’oro strappato alla prima del girone o una lezione di calcio subita dai maestri tedeschi? L’analisi dell’1-1 al "San Paolo" con i bavaresi è affidata alle considerazioni di Riccardo Bigon. «C’è una grande soddisfazione per aver dato spettacolo contro il Bayern Monaco", ha detto il diesse azzurro a Sky Sport 24. «Le decisioni arbitrali non le commento, è tutto abbastanza sotto gli occhi di tutti. C’è soddisfazione, le prossime tre partite saranno quelle decisive. Quando si incontrano tutti gli avversari un bilancio si può fare, abbiamo visto che ce la possiamo giocare con tutti; abbiamo le carte in regola mettere tutti in difficoltá».  La strada verso la qualificazione, comunque, è tortuosa: «Adesso abbiamo due partite fuori, quindi sará più dura. De Laurentiis preferirebbe competere sempre in ambito internazionale? Ha una visione globale del calcio. Dentro di noi abbiamo l’ambizione di competere ad alto livello con tutti, i fatti ci stanno dando ragione ma non dobbiamo scordarci che questo è un girone particolare nel quale la seconda del ranking, il Villarreal, ha fatto zero punti in tre partite. In questo momento il Napoli sta dimostrando, anche al di sopra dei pronostici, di combattere sempre».  Domenica ci si rituffa nel campionato con la trasferta di Cagliari: «Non si può pensare che il Napoli non possa soffrire contro squadre come Chievo, Parma o lo stesso Cagliari. In ogni caso ce la giocheremo». Proprio in vista della prossima partita, gli azzurri si sono ritrovati in mattinata a Castelvolturno. Allenamento di scarico per chi aveva giocato la sera prima contro il Bayern, più intenso per gli altri. Pomeriggio di svago, poi, per tutti dopo le fatiche di Champions. C’è chi, come Gokhan Inler, ne ha approfittato per fare il turista per le strade cittadine. Sul suo profilo Twitter il centrocampista elvetico, autore di una prestazione in chiaroscuro nella notte europea, ha svelato con entusiasmo la meta del suo tour: «Vi saluto da Palazzo Reale». Più serioso il tweet di Lavezzi: "Quello col Bayern è stato un importante pareggio per continuare la lotta per passare il turno. Speriamo di continuare cosi e di poterci qualificare. E’ molto difficile, ma siamo fiduciosi». Oggi alle 15 scatta la vendita dei biglietti per la gara di campionato di mercoledì 26 contro l’Udinese. Nella mattinata di ieri, intanto, il questore Luigi Merolla ha pubblicamente elogiato le forze dell’ordine per la "buona riuscita dell’incontro col Bayern e per aver garantito la sicurezza ai 3.000 sostenitori tedeschi ed ai 57.000 napoletani accorsi a Fuorigrotta». Ringraziamenti tutto sommato paradossali, visto il bilancio di quattro accoltellati. Di stadio ha parlato l’Assessore allo Sport Tommasielli ai microfoni di Crc: «Il San Paolo ha bisogno di essere rifatto, questa squadra così bella ha la necessitá di avere uno stadio europeo. L’intenzione è quella di vendere il San Paolo al Napoli affinché De Laurentiis lo renda efficace per disputare competizioni come la Champions


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CHAMPIONS LEAGUE: Il Napoli tiene testa al Bayern

Gli azzurri rimontano il gol a freddo di Kroos. E De Sanctis para un rigore
Il pari su autorete propiziata da Maggio Sotto tono Cavani
MERCOLEDÌ, 19 OTTOBRE 2011

fonte lacittà - P. Tina

NAPOLI. Con il cuore, con un pizzico di fortuna, con le parate di De Sanctis. Il Napoli si salva, frena la corsa del Bayern e porta casa un pareggino sofferto ma prezioso. Impressionante la prova dei tedeschi, che tengono in mano il pallino del gioco per un tempo e mezzo, creando pericoli a ripetizione. Ribery e soci, però, non riescono a a trovare la rete del nuovo vantaggio. E così il Napoli - e i 60mila di Fuorigrotta - possono sperare ancora nella qualificazione. Neanche il tempo di cominciare che gli azzurri sono sotto. Gargano ed Inler si perdono Kroos, che si inserisce alla perfezione sull’invito di Boateng, affonda in area e batte De Sanctis con un piazzato di destro. Il Napoli accusa il colpo, vacilla, sembra in balia del Bayern. I tedeschi vanno vicini al raddoppio con Gomez, che sparacchia fuori al 19’, e con Boateng che costringe De Sanctis ad una prodezza su azione d’angolo (33’). Cannavaro, diffidato, rimedia pure un giallo che gli fará saltare il match dell’Allianz Arena. Si materializzano i fantasmi, dunque, ma basta poco per spazzarli via. Gli uomini di Mazzarri non s’accorgono nemmeno d’esser stati scippati di un rigore (mano netta di Schweinsteiger in area su cross di Campagnaro). Al 39’ l’autogol di Badstuber rimette a posto le cose. Maggio s’invola sulla destra, entra in area, tocca al centro in direzione di Hamsik: l’anticipo del difensore fa carambolare la sfera alle spalle di Neuer, che torna ad incassare un gol dopo due mesi e mezzo (l’ultima volta il 7 agosto in Bundesliga contro il Moenchengladbach). Paritá all’intervallo, insomma. Manna dal cielo per un Napoli in difficoltá. Ma la ripresa riserva nuove insidie. Al 2’ ci si mette pure l’arbitro che per una respinta di Cannavaro su tiro di Gomez - Benquerenca la giudica con la mano, in realtá col gomito attaccato al corpo - assegna un rigore ai tedeschi: De Sanctis fa giustizia bloccando la conclusione dal dischetto di ’Supermario’. La pressione del Bayern, però, si accentua. Muller manca da due passi il tocco dell’1-2 (9’), gli azzurri sono schiacciati. Un paio di guizzi di Lavezzi danno la scossa. Col passare dei minuti il Napoli riesce ad acquistare metri, anche se di pericoli alla porta di Neuer non ne procura. Sono un paio di pasticci difensivi, anzi, a mettere in condizione Ribery di far male in due occasioni, ma il francese non ne approfitta. A 9’ dal termine Mazzarri richiama Cavani, poco lucido, ed inserisce Dzemaili. è il segnale che gli azzurri si accontentano. Finisce 1-1, un punto che sarebbe d’oro se non arrivasse in extremis il gol vittoria del Manchester City.


IL TABELLINO: NAPOLI • 1 BAYERN MONACO • 1

NAPOLI (3-4-2-1):De Sanctis 8; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Aronica 6,5; Maggio 7, Inler 5 (44’ st Santana sv), Gargano 6, Zuniga 6; Hamsik 5,5 (47’ st Mascara sv), Lavezzi 6; Cavani 5 (36’ st Dzemaili sv). A disp.: Rosati, Fernandez, Fideleff, Dossena. All.: Mazzarri.


BAYERN MONACO (4-2-3-1):Neuer 6; Boateng 6,5, Van Buyten 6,5, Badstuber 5,5, Lahm 6; Tymoshchuk 6,5, Schweinsteiger 6; Muller 6, Kroos 6,5, Ribery 5,5 (45’ st Alaba sv); Gomez 6 (48’ st Luis Gustavo sv). A disp.: Butt, Contento, Rafinha, Olic, Pranjic. All.: Heynckes.
arbitro: Benquerenca (Portogallo) 4


Reti: 2’ pt Kroos, 39’ pt aut. Badstuber


Note: Ammoniti Badstuber, Schweinsteiger, Cannavaro, Zuniga, Ribery, Lavezzi, Muller, Kroos. Angoli 4-5. Recupero: 1’ pt, 3’ st. Spettatori 60.240. 

LE INTERVISTE
Mazzarri soddisfatto «Tedeschi fortissimi»
NAPOLI. «Avevamo di fronte una squadra che ha valori pazzeschi». Walter Mazzarri definisce così il Bayern Monaco. Un pareggio che soddisfa il tecnico azzurro e che va bene per la classifica, visto che Cannavaro e compagni restano al secondo posto del girone alle spalle proprio dei tedeschi. «Siamo stati bravi - continua Mazzarri - Al di lá del risultato abbiamo fatto una buona prestazione, qualche episodio non c’è andato bene, ma è un pareggio giusto contro una grandissima squadra. Il Bayern quando ha la palla sa fare tutto, ma è stato abile anche a pressare perché fisicamente è una squadra fortissima e qualche volta abbiamo perso palloni che potevano essere giocati prima e meglio. Non era semplice perché abbiamo affrontato una squadra forte e in gran forma, che ha fatto 25 gol in 10 partite prendendone uno soltanto. Noi potevamo farne due».


Quattro tifosi bavaresi accoltellati: lievi ferite
NAPOLI. Due tifosi del Bayern sono stati accoltellati lunedì sera a Napoli: ferite non gravi; i due uomini di 42 e di 47 anni sono stati soccorsi all’ospedale Loreto Mare e dimessi. Stasera, a Napoli, ci sará il match della Champions League proprio contro il Bayern Monaco. Secondo quanto raccontato dai tifosi alla polizia, stavano percorrendo a piedi via Giuseppe Ricciardi, verso piazza Garibaldi, quando sono stati raggiunti da alcune persone a bordo di due motocicli che li hanno colpiti alle spalle con un coltello. Sull’episodio e sull’individuazione dei responsabili sono in corso indagini degli agenti della questura di Napoli. Il bilancio è salito a quattro: ferito un altro tifoso, nei pressi dello stadio, probabilmente ad una gamba, e un altro in largo Augusto.


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Napoli, è la serata dei campioni


MARTEDÌ, 18 OTTOBRE 2011

Stasera in un SanPaolo da tutto esaurito si disputa la terza giornata.Il ritiro dei tedeschi meta dei curiosi 

Mazzarri: «Quelli del Bayern Monaco ci temono ma serve la gara perfetta» Hamsik suona la carica «Sará una battaglia» L’emozione di Contento


NAPOLI. La grande notte di Napoli-Bayern. Questa sera (ore 20.45, arbitro il portoghese Benquerenca) azzurri e rossoblu si giocano il primato nel girone A di Champions League. Attesa spasmodica in cittá, massima concentrazione in entrambi gli schieramenti. Il Napoli si prepara alla battaglia in provincia, a Castelvolturno, lontano dal caos e dai tumulti cittadini. Il ritiro dei bavaresi, invece, è all’hotel Vesuvio, sul lungomare, tra clacson di auto e sciami di curiosi. Mazzarri, in conferenza stampa, ha arringato la folla: «Serve la partita perfetta», ha detto il tecnico. «Quelli del Bayern ci hanno fatto i complimenti? All’estero si sono accorti del nostro gioco, e che il Napoli fa un calcio propositivo, che si basa molto sul possesso palla. In Italia un po’ meno». L’allenatore non ha digerito le critiche seguite allo scivolone interno col Parma: «Sono contento che sia io a essere crocifisso, l’importante è che la gente sia tutta dalla nostra parte. I tifosi ci stanno circondando di entusiasmo. Proveremo a dare loro un’altra soddisfazione». La ricetta è servita: «Serve equilibrio, bisogna provare a sfruttare ogni loro errore. Dobbiamo dimostrare anche questa volta di essere capaci di reagire alle sconfitte». Hamsik, in conferenza accanto all’allenatore, si è detto emozionato: «Sono queste la partite che sogni quando sei bambino. Non vediamo l’ora di giocare. Loro sono fortissimi, ma il Napoli sta crescendo. Tutti ci rispettano e vengono al San Paolo per disputare una grande partita. Per questo dico che sará una battaglia. Non è un match decisivo per la qualificazione, però certamente è una sfida di grande fascino. Noi vogliamo dare il massimo davanti al nostro pubblico. Il San Paolo può spingerci ad un risultato prestigioso e darci una mano». Quindi una precisazione: «Napoli non è una prigione dorata. Giocare qui è fantastico, non vedo l’ora di vivere altre vigilie simili con questa maglia». Da un quartier generale all’altro. La missione del Bayern è quella di vincere per portare a cinque i punti di distanza dal Napoli, secondo in classifica. «Sappiamo bene di trovarci di fronte la migliore squadra italiana del momento e siamo consapevoli che non sará facile», l’analisi di Heynckes. «Sono rimasto molto impressionato dalle qualitá del Napoli, gli azzurri possono contare su undici giocatori di ottimo livello». Carichi di elogi per i partenopei pure i due deputati a parlare con i cronisti, Bastian Schweinsteiger e Diego Armando Contento. «Al San Paolo ci anche sará la mia famiglia e per me sará una gara speciale visto che i miei genitori provengono da Napoli e si rallegrano di questa sfida», ha detto quest’ultimo, figlio di Pasquale, emigrato da Casalnuovo nel 1975 e tifosissimo del Napoli. »Non parlo italiano, solo napoletano», ha scherzato il giovane difensore, mancino con licenza di offendere che ha anche annunciato l’intenzione di chiedere a Lavezzi una maglietta con l’autografo del Pocho. «Dovremo giocare da Bayern, perché il Napoli è una squadra che può metterci in difficoltá», l’osservazione più seriosa del "teutonico" Schweinsteiger. «Ci aspetta una gara molto calda, ma se vogliamo vincere la Champions dovremo abituarci a certe atmosfere».



COSI’ IN CAMPO
ore 20.45
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disp.: Rosati, Fernandez, Fideleff, Dzemaili, Santana, Zuniga, Mascara. All.: Mazzarri
Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Boateng, Van Buyten, Badstuber, Lahm; Tymoshchuk, Schweinsteiger; Muller, Kroos, Ribery; Gomez. A disp.: Butt, Contento, Rafinha, Alaba, Pranjic, Olic, Petersen. All.: Heynckes.  
Arbitro: Benquerenca (Portogallo).


fonte lacittà - P. Tina
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Il Napoli si tuffa nella Champions

Stadio esaurito per il Bayern. Hamsik: «Pensiamo solo ai tedeschi» Azzurri attesi al riscatto, l’arbitro è il portoghese Benquerenca


LUNEDÌ, 17 OTTOBRE 2011
fonte lacittà - Pasquale Tina
NAPOLI. A rendere meno amara la sconfitta di sabato sera con il Parma ci hanno pensato i risultati della domenica. I pareggi della Juventus sul campo del Chievo e dell’Udinese a Bergamo non hanno allontanato eccessivamente gli azzurri dalla vetta della classifica, che ora dista due lunghezze. Buone notizie, insomma, per il Napoli, che può gettarsi a cuor leggero ed a capofitto nella parentesi europea. Domani c’è il Bayern ed è al match con lo squadrone bavarese che guardano tutti i protagonisti. A cominciare da Marek Hamsik. Lo slovacco, in ombra sabato sera come molti dei suoi compagni, ha affidato al suo sito internet le impressioni in vista dell’importante appuntamento di Champions League. «Mi è dispiaciuto moltissimo aver perso contro il Parma. Gli emiliani hanno segnato due gol su due contropiedi e sono riusciti a vincere. Ora pensiamo soltanto al match contro il Bayern». Una dichiarazione esplicita, quasi un’ammissione di colpa. Il sospetto, a giudicare la qualitá della prestazione degli azzurri contro i ragazzi di Colomba, è che il pensiero corresse a Ribery e soci giá prima di scendere in campo in campionato. Domani sera il Napoli avrá un alleato in più: il pubblico. Il cartello con la scritta "sold out" è stato affisso ufficialmente all’esterno dei botteghini e nelle ricevitorie autorizzate. Esauriti tutti i biglietti per la sfida che vale il primato nel girone A della massima competizione continentale. Oggi è tempo di presentazioni. Cominciano i bavaresi alle 13.30 all’hotel Vesuvio, alle 14.30 - invece - la conferenza stampa di Mazzarri. Designato anche l’arbitro, l’esperto portoghese Olegario Benquerenca, vecchio amico di Mourinho. Un direttore di gara di peso, che - assicurano dalla Germania - non si fará intimidire dall’atmosfera di Fuorigrotta. In attesa di atterrare a Capodichino e di testare per la prima volta il prato del San Paolo, quelli del Bayern - che sabato hanno triturato l’Hertha in Bundesliga con un perentorio 4-0, grazie all’ennesima doppietta di un ispiratissimo Gomez - hanno lanciato messaggi a distanza. «Il Napoli è la squadra più forte della serie A, un pareggio ci andrebbe bene - ha fatto sapere il direttore generale Karl Heinz Rummenigge - vogliamo arrivare primi nel girone, ecco perché un punticino lo accetteremmo volentieri. Sappiamo che ci aspetta una gara molto difficile». Improntate a grande rispetto pure le dichiarazioni del tecnico Jupp Heynckes. Lo stesso allenatore, curiosamente, del Bayern che perse a Napoli (2-0) nella semifinale d’andata di Coppa Uefa del 1989. «Il Napoli è un avversario temibilissimo, gioca un bel calcio, non sembra neppure una squadra italiana - ha detto il trainer tedesco - gli azzurri corrono tanto e fanno girare palla con intelligenza. Ci vorrá una grande prestazione dei miei». A completare la sinfonia, le parole del capitano Philipp Lahm: «Conosco bene il Napoli, è una squadra fortissima. Ci aspetta forse la gara più difficile del girone».Tanti elogi, dunque. Interessati, forse, ma anche sinceri. A Napoli il Bayern atterra oggi alle 10,30. In cittá, invece, è giá arrivato il pullman con il materiale tecnico. Il conto alla rovescia è cominciato. La grande attesa per la sfida ai pluridecorati tedeschi ha giá contagiato un’intera cittá.



LA FORMAZIONE
E’ pronto Zuniga



Pochi cambi in vista per Mazzarri. La sconfitta con il Parma, imprevista e per questo ancora più amara, non ha scompaginato i suoi piani. Niente rivoluzioni, anzi. Forse l’unico innesto sará quello di Zuniga, tenuto in panchina sabato sera perché stremato dall’impegno di quattro giorni prima in altura con la Colombia sul campo della Bolivia. La brutta prova di Dossena, probabilmente indurrá il tecnico a puntare a sinistra sul cursore sudamericano. 
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Napoli sotto tono, il Parma lo gela

Gli azzurri si svegliano solo nella ripresa ma gli emiliani colpiscono due volte

Sconfitta interna (1-2) alla vigilia del Bayern in Champions. L’1-1 di Mascara illude il San Paolo


DOMENICA, 16 OTTOBRE 2011

fonte la città - Pasquale Tina

NAPOLI. La notte delle streghe. Il Napoli scivola in casa con il Parma (1-2) al termine di una partita difficile da decifrare, con molti dei suoi interpreti - probabilmente - giá con la testa al Bayern. Se a Verona c’era l’alibi del turnover massiccio, questa volta sono i big a deludere. Titolarissimi in campo sin dall’inizio, ma lo spettacolo non ne guadagna. Per tutto il primo tempo il Napoli non riesce quasi mai ad affacciarsi pericolosamente dalle parti di Mirante. Il Parma abbottonato di Colomba si difende con ordine e senza soffrire. Giovinco svaria dietro Floccari, mentre dalle corsie laterali Biabiany e Modesto lanciano pericolose incursioni. Neppure gli azzurri rischiano, sia ben chiaro, ma le velenose sortite dei ducali procurano alcuni brividi - oltre a quelli provocati dal freddo - ai tifosi sugli spalti. Timide proteste di marca partenopea al 32’ quando Lavezzi cade a terra sulla linea dell’area di rigore dopo essersi bevuto quattro avversari: per Mazzoleni è tutto regolare. Il match, tutt’altro che esaltante, si ravviva poco prima dell’intervallo. De Sanctis è attento sul colpo di testa telefonato di Floccari (40’), Mirante sul sinistro dal limite di Inler (43’), forte ma centrale. Nel corso del recupero il portiere del Parma è decisivo in uscita prima su Maggio, poi su Cavani.La ripresa si apre con un Napoli più arrembante, forse a causa delle strigliate di Mazzarri negli spogliatoi. Al 3’ Hamsik ci prova con un sinistro a giro che termina fuori di poco. Passano pochi minuti e lo imitano Inler e Lavezzi, ma la mira è imprecisa. Il gol sembra nell’aria, ma a realizzarlo è il Parma. L’azione è da "abc" del calcio. Triangolazione lunga Gobbi-Floccari, il passaggio di ritorno dell’attaccante, di tacco, libera il laterale a tu per tu con De Sanctis che non può nulla in disperata uscita. Lo schiaffo subìto non scuote gli azzurri. Cavani non punge, Lavezzi sbaglia un’infinitá di passaggi, molti big - Inler in primis - non sembrano nella loro serata migliore. La scossa la danno i nuovi entrati. Mazzarri manda in campo Mascara e Zuniga (out Aronica e uno spento Dossena) ed al 31’ arriva il pari. Lavezzi finalmente ne azzecca una - tacco smarcante - liberando Mascara davanti a Mirante ed il destro del siciliano fa impazzire Fuorigrotta. Manca ancora un quarto d’ora, il Napoli si getta all’arrembaggio ma si scopre e incassa un altro gol. Rasoterra di Valiani dalla destra, Floccari manca il tap-in, Modesto lo trova (37’). Gli azzurri non sono neanche fortunati. Mirante fa il miracolo su Maggio, Cavani a porta vuota spara sul palo. Nel finale c’è pure Lucarelli, ma anche con lui gli ultimi assalti non producono frutti. Nella notte delle streghe non c’è spazio per la favola del figliol prodigo.

IL TABELLINO:

Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Aronica (20’ st Mascara 6,5); Maggio 6, Inler 5 (39’ st Lucarelli sv), Gargano 5,5, Dossena 4 (29’ st Zuniga sv); Hamsik 5, Lavezzi 5,5; Cavani 5. A disp.: Rosati, Fernandez, Dzemaili, Santana. All.: Mazzarri 5.
Parma (4-4-2): Mirante 7,5; Zaccardo 6, Lucarelli 6,5, Paletta 6, Gobbi 7; Biabiany 6 (20’ st Valiani 6), Morrone 6, Jadid 6 (37’ st Blasi sv), Modesto 7 (41’ st Santacroce sv); Giovinco 6, Floccari 6,5. A disp.: Pavarini, Galloppa, Valdes, Pellè. All.: Colomba 7.
arbitro: Mazzoleni di Bergamo 6
RETI: 12’ st Gobbi, 31’ st Mascara, 37’ st Modesto
NOTE: ammoniti Biabiany, Lavezzi. Angoli 8-0. Recupero: 1’ pt, 4’ st. Spettatori 35mila circa.


Mazzarri: «Gli arbitri dovrebbero tutelare di più chi cerca di giocare»


In settimana aveva replicato a Ranieri spiegandogli perché, a suo dire, Rocchi non aveva sbagliato; ieri invece Mazzarri a fine gara se l’è presa con Mazzoleni scoprendo che anche gli arbitri sbagliano. «Il Parma ha fatto la sua partita, come faranno al San Paolo tutte le squadre che verranno per non farci giocare: uomo su uomo e ripartenze ad ogni nostro errore. Stavolta a loro è andata bene, bravi. Però vorrei dire una cosa, l’arbitro ha tirato fuori il primo cartellino giallo quasi alla fine tollerando un’infinitá di falli tattici. Chi fa la partita non subire fallo ogni volta che riparte.L’episodio su Lavezzi? Per me è rigore ma l’arbitro non l’ha dato. Pazienza, sbagliamo noi e sbagliano anche loro, dicono che alla fine gli errori si compensano». Intanto il Bayern fa paura. «Vista in tivù nell’anticipo è una squadra stratosferica - ammette Mazzarri - ma pensiamoci da domani (oggi per chi legge), ora digeriamo prima questa sconfitta». Infine Lavezzi in lite con il gol: «Ci lavoro ogni giorno e anche i compagni gli danno consigli, come ad esempio Lucarelli. Lui promette che ascolterá, poi in campo si trasforma. Comunque fino a che fa gli assist è prezioso lo stesso». Soddisfatto Colomba: «Sapevamo chi affrontavamo e che non dovevamo sbagliare nulla; qualcosa comunque l’abbiamo sbagliata ma abbiamo messo in mostra la forza di crederci sempre e torniamo con tre punti pesanti conquistati su un campo che non credo sia tanto facile».


Per Cavani le "coccole" dello stadio


Era molto atteso al rientro dopo la parentesi internazionale e - soprattutto - dopo il furto subìto nella sua abitazione. Edinson Cavani si è ritrovato circondato dall’affetto del San Paolo. Applausi scroscianti al suo ingresso in campo per il riscaldamento, un’altra ovazione al momento dell’annuncio delle formazione. Per l’uruguaiano, addirittura, un boato più forte rispetto a quello riservato a Lavezzi o ad Hamsik, gli altri beniamini della tifoseria azzurra. Poi la partita. Bruttina, a dire la veritá. Polveri bagnate per l’attaccante che nel primo tempo si è visto poco e nella ripresa ha difettato - incredibile ma vero - di senso del gol. Due soli i lampi nell’economia di una prestazione poco felice. Un colpo di testa su angolo di Lavezzi subito dopo il gol di Gobbi, con salvataggio sulla linea di un difensore. Ed il palo, clamoroso, dopo il miracolo di Mirante su Maggio. Forse il miglior Cavani avrebbe fatto centro, forse se non avesse disputato quelle due partite con la "Celeste" sarebbe stato più lucido. Forse. Tanti i "se" e i "ma". Martedì la prova d’appello. Arriva il Bayern, c’è bisogno del miglior Cavani.


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Napoli, Inler "predica" concentrazione «Attenti al Parma»


fonte la città P.T.

NAPOLI. Si torna a fare sul serio. Domani è tempo di campionato. Al San Paolo arriva il Parma (ore 20.45, designato l’arbitro: Mazzoleni di Bergamo) ed il rischio principale è che l’attenzione dei protagonisti sia rivolta giá alla supersfida col Bayern. Forti e fragorosi gli urlacci di Mazzarri a Castelvolturno per richiamare all’ordine i suoi calciatori e per tenerli distanti dall’entusiasmo imperante in cittá (quasi esauriti i biglietti per la Champions, mentre saranno almeno 40.000 gli spettatori a Fuorigrotta contro il Parma). Per il tecnico, finalmente, l’opportunitá di lavorare al completo con tutti i giocatori della rosa dopo la lunga parentesi internazionale. Chi assicura che non si fará distrarre è Gokhan Inler. «Penso solo al Parma», spiega il centrocampista svizzero all’emittente ufficiale. «La Nazionale? Un peccato essere usciti da Euro 2012, ma ora c’è il Napoli. Ci terrei tantissimo a vincere qualcosa con la maglia azzurra. Ricordo ancora l’emozione dei 30.000 allo stadio per quell’allenamento in piena estate. Me la porterò dentro per sempre, solo Napoli sa regalare scene simili». La vera forza del gruppo azzurro, a detta di Inler, è l’allenatore: «Mazzarri è uno che lavora tanto e vuole sempre migliorare. è perfetto per questa squadra, aiuta tutti e sa come tirare fuori il meglio da ognuno. Non è un caso che tanti giocatori che sono passati per le sue cure siano cresciuti molto in questi anni». Per molti il Napoli è la vera favorita per il titolo: «Le milanesi sono sempre forti, hanno avuto qualche difficoltá ma sono convinto che presto torneranno in alto. La serie A resta un campionato difficilissimo, nessuno può illudersi di arrivare in alto se non si affronta ogni gara con la dovuta concentrazione. La concorrenza è nutrita. Per quanto ci riguarda, dobbiamo pensare a noi stessi e giocare partita per partita, poi i conti si faranno alla fine». Il sogno proibito dello svizzero ha i contorni di una rete che si gonfia: «Che bello sarebbe un gol al San Paolo. Lo sogno giorno e notte». A Radio Crc, invece, ha parlato Mino Raiola: «Ad un certo punto i cicli dei calciatori in una squadra finiscono, per questo un giorno Hamsik potrebbe andar via da Napoli. Il Manchester City su Lavezzi? Farei subito uno scambio con Balotelli».


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Sotto accusa il sistema di distribuzione dei tagliandi del club per l’attesissima sfida di Champions League - Lunghe code e incidenti ai botteghini. Tifosi infuriati: «E’ una vergogna»  

Mister Mazzarri fa paragoni con il gruppo di Vinicio «Non ci arrendiamo mai Dei giocatori del passato mi piace tanto Careca»



GIOVEDÌ, 13 OTTOBRE 2011
fonte lacittà - Pasquale Tina

NAPOLI. Il giorno delle risse. Quelle ai botteghini per accaparrarsi gli ambitissimi biglietti per la sfida di Champions col Bayern. E quella a Posillipo, risalente ad un anno fa, costata ad Ezequiel Lavezzi l’iscrizione nel registro degli indagati con l’accusa di lesioni volontarie.Il Napoli si interroga sull’efficacia del suo sistema di vendita dei tagliandi per le partite, i magistrati sulla colpevolezza del Pocho, protagonista suo malgrado di una brutta pagina giudiziaria. Cominciamo dal caos botteghini. Lunghe code e qualche principio di ressa all’esterno del San Paolo sin dalle prime ore del mattino. Il motivo? La ricerca spasmodica dei pass per la madre di tutte le partite, il match di martedì prossimo contro i campioni del Bayern. Vendita aperta a tutti e - come accaduto anche in altri occasioni - incidenti e bibliche attese che si sprecano. C’è chi ha affidato la protesta ai commenti indignati sui siti e sui forum specializzati. «Che vergogna, il Napoli dovrebbe promuovere la vendita on line dei biglietti, che sono introvabili nelle tabaccherie sin dalle prime ore del mattino», il tenore medio dei messaggi da parte di sostenitori esasperati da attese di oltre tre ore. L’altra brutta pagina della giornata è la vicenda giudiziaria di Lavezzi. Chiuse le indagini preliminari, l’asso argentino è accusato di lesioni volontarie mentre Marco Iorio, l’imprenditore del settore della ristorazione giá nel mirino dell’inchiesta sul riciclaggio, di capi d’imputazione ben più gravi: calunnia, lesioni, violenza privata. Verso l’archiviazione, invece, la posizione dei ragazzi con cui Lavezzi e Iorio ingaggiarono una lite per motivi di viabilitá, nel cuore della notte, sulle strade della movida posillipina. In serata, infine, ha parlato Walter Mazzarri, intervenuto alla presentazione di "Napoli otto e mezzo», il libro scritto dal giornalista Enrico Varriale per celebrare gli ottantacinque anni del club partenopeo: «Lavoro in modo maniacale, l’affetto della gente mi dá tanta forza e anche tanta responsabilitá. Ma è solo motivo d’orgoglio. Se sono duro durante gli allenamenti è perché cerco di tirare fuori il meglio dai calciatori e loro questo lo apprezzano. Poi arrivano i risultati, anche importanti e le vittorie hanno anche un gusto particolare».Per lo scudetto c’è chi parla di duello Napoli-Juve, come ai vecchi tempi: «Vincere contro la Juventus ha quella carica di rivalsa sociale, contro il Nord. Ascoltando gli umori della gente, il mio Napoli somiglia molto a quello di Vinicio. Che combatte, fa gioco. Noi abbiamo perso qualche partita in questi anni ma la gente ha capito che siamo combattivi sino all’ultimo minuto e che non ci arrendiamo mai». Se potesse scegliere un rinforzo dal passato per il suo Napoli, Mazzarri potenzierebbe l’attacco: «Mi piaceva molto avere nella mia squadra un giocatore del calibro di Careca».


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Napoli, Mazzarri pronto a varare il turnover

Col Parma fuori Zuniga e Gargano. Bayern: venduti 30 mila biglietti



MERCOLEDÌ, 12 OTTOBRE 2011

fonte lacittà - Pasquale Tina
NAPOLI. Fine degli allenamenti a scartamento ridotto. Da oggi si fa sul serio a Castelvolturno. Rientrano molti dei nazionali nelle partite di qualificazione europea e mondiale. Con tutti i suoi campioni finalmente a disposizione, Mazzarri inizierá a programmare nei dettagli la partita col Parma, la prima delle sette fatiche che attendono gli azzurri in 23 giorni, prima della nuova sosta internazionale. I primi a riaggregarsi al gruppo saranno i nazionali ’europei’. Christian Maggio e Morgan De Sanctis sono attesi in mattinata dopo aver preso parte al match di Pescara con l’Irlanda del Nord, una sorta di festa qualificazione per gli azzurri di Prandelli. Poco dopo, sará la volta dello svizzero Gokhan Inler - reduce dalla gara col Montenegro, ormai ininfluente per le sorti della selezione elvetica - e di Marek Hamsik, di scena in Macedonia con la sua Slovacchia, anch’essa giá eliminata dalla kermesse continentale del prossimo anno in Ucraina e Polonia. Solo in serata, o al massimo domattina, rientreranno i quattro sudamericani. Viaggio in comune per Edinson Cavani e Walter Gargano, in campo ad Asuncion nella battaglia giocata dalla nazionale uruguaiana contro il Paraguay, mentre Federico Fernandez e Juan Camilo Zuniga sono attesi rispettivamente dagli appuntamenti in casa di Venezuela e Bolivia. Da questo pomeriggio, insomma, si volta pagina. All’orizzonte c’è il Parma, seguito a stretto giro di posta dalla sfida di grande suggestione col Bayern. Impegni non facili, a cominciare dal primo che pure non stuzzica la fantasia dei tifosi (poco più di 10mila i biglietti venduti per la sfida di sabato sera). Probabile un mini turnover. Mazzarri valuterá caso per caso le condizioni di ogni calciatore, deciderá solo di concerto con lo staff medico se sia opportuno mandarlo in campo oppure concedergli qualche altro giorno di riposo. Soprattutto nel caso dei sudamericani, non sarebbe da escludere un impiego part time. Dzemaili è in ripresa e dunque potrebbe essere lui ad affiancare Inler in mediana al posto di Gargano, che potrebbe essere risparmiato in vista del Bayern. Discorso simile per Juan Camilo Zuniga. Sulle fasce, contro i ducali dell’ex Colomba, dovrebbero partire Maggio e Dossena. Non così in attacco. Cavani, che al suo rientro in Italia fará subito l’inventario con la moglie Soledad delle cose che ci sono ancora nella sua abitazione, è tra i pochi calciatori del Napoli che giocherebbero titolari anche in caso di non perfette condizioni. Quasi certamente ci sará il tutto esaurito al San Paolo per la gara di Champions col Bayern Monaco. Ad oggi sono 30 mila i biglietti giá venduti.


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Muntari entusiasta: «E’ una piazza molto gradita»

Il Napoli ha iniziato a pianificare il futuro




MARTEDÌ, 11 OTTOBRE 2011

da lacittà - Pasquale Tina

NAPOLI.  Alcune maglie da gioco, qualche monile d’oro, degli abiti. Questa, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, la singolare ’refurtiva’ trafugata dall’abitazione partenopea di Edinson Cavani. Risparmiati il pallone della tripletta al Milan e le maglie azzurre utilizzate in diverse sfide di campionato e Coppa, non le maglie dei campioni di altre squadre scambiate a fine gara. Per stime e valutazioni più accurate, però, bisognerá attendere il rientro del Matador e della moglie Soledad, previsto per domani sera. Solo l’attaccante e la sua signora conoscono nel dettaglio tutto ciò che era in casa al momento della loro partenza per il Sudamerica, in vista delle due partite di qualificazione mondiale dell’Uruguay contro Bolivia e Paraguay. Un viaggio tribolato sin dall’origine, messo inizialmente in forse dalle precarie condizioni fisiche del bomber, poi rovinato dalla notizia del furto. «Come volete che stia Edinson?», chiede serafico il manager Claudio Anellucci. «Come uno a cui hanno rubato in casa sua. è amareggiato, furioso, come è giusto che sia». Subito dalla societá sono scattate le manovre diplomatiche per contenere eventuali contraccolpi. De Laurentiis e Bigon si sono precipitati al telefono per cercare di tranquillizzare l’attaccante, lo hanno sentito in più circostanze anche ieri. Il Napoli non vuole che si ripeta la storia di Palermo quando Cavani, dopo essere stato aggredito da alcuni sedicenti tifosi all’esterno del centro sportivo rosanero, chiese al presidente Zamparini di essere ceduto. Quello dell’inverno del 2009 fu un atto di violenza che scosse profondamente il Matador. Stavolta - stando almeno a quanto raccontato dal padre Luis - l’esperienza non dovrebbe pregiudicare il rapporto del bomber con la cittá. Nel frattempo le indagini proseguono anche se, come ha spiegato il questore Merolla, «non ci sono derubati eccellenti. A noi dispiace ogni qualvolta si registrano dei furti ma che avvenga a Cavani o al signor Luigi Esposito le forze di polizia devono dedicare la stessa attenzione». In attesa del buon esito della vicenda, il Napoli ha iniziato a pianificare il futuro. Presidente, diesse ed allenatore si sono dati appuntamento a dicembre, a conclusione del girone eliminatorio di Champions. In caso di qualificazione agli ottavi - o comunque, se la vetta della classifica di serie A dovesse essere a portata di mano - il Napoli si muoverebbe con decisione sul mercato. Tra i nomi che intrigano Mazzarri spicca quello di Sulley Muntari, il centrocampista ghanese che l’Inter non ha inserito nelle liste Champions. Gli infortuni ricorrenti di Dzemaili e Donadel ed i tanti impegni degli azzurri potrebbero indurre i dirigenti a puntare sul calciatore, in scadenza di contratto. «Napoli sarebbe una piazza molto gradita», ha assicurato il manager Claudio Mossio ai microfoni di Radio Kiss Kiss. «E’ un giocatore dell’Inter, ma a giugno andrá via. Prenderlo a parametro zero sarebbe un gran colpo, non escludo che se a gennaio dovesse arrivare un’offerta si potrebbe anticipare l’operazione».

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Ladri in azione, furto in casa Cavani

Rubati trofei e gioielli nella villa del Matador tra Bacoli e Pozzuoli Il giocatore è in ritiro da una settimana con la nazionale uruguaiana



LUNEDI, 10 OTTOBRE 2011

da lacittà - Pasquale Tina

NAPOLI. Un tempo erano intoccabili. Più di attori, celebritá e starlettes, i calciatori del Napoli godevano di un credito pressochè totale anche negli ambienti della malavita. Nel caso di bandiere del passato come Omar Sivori e Bruno Pesaola, per non parlare di Diego Maradona, si racconta di clamorose ’restituzioni’. In particolare quando i malfattori si accorsero di aver derubato la persona sbagliata. Chissá se accadrá la stessa cosa anche ad Edinson Cavani. Nella notte tra sabato e domenica ignoti hanno ’visitato’ l’abitazione napoletana del Matador, una villa in un parco residenziale di via Scalandrone, tra Bacoli e Pozzuoli. A dare l’allarme, nella mattinata di ieri, alcuni vicini insospettiti dalle tracce lasciate dai malfattori. Indizi, timori puntualmente confermati dal sopralluogo dei carabinieri del comando di Pozzuoli, guidati dal capitano Roberto Spinola. "Furto con scasso" è la prima, stringata dichiarazione degli inquirenti che per tutta la giornata hanno eseguito rilievi ed accertamenti all’interno dell’abitazione. Alcuni monili, ma soprattutto indumenti - maglie da gioco, calzoncini, tute dello stesso Cavani, di compagni di squadra e di Nazionale ed anche di avversari - mancherebbero all’appello. Fortunatamente, al momento del blitz nessun familiare dell’attaccante era presente all’interno della villa. La moglie Soledad ed il figlioletto Bautista hanno seguito Edinson in Sudamerica per la doppia sfida di qualificazione mondiale contro Bolivia e Paraguay. Assenti pure i collaboratori domestici, rientrati nelle proprie abitazioni. Dettagli, questi, conosciuti con tutta probabilitá dai ladri, che hanno pianificato con cura la data e le modalitá del colpo. A dare la notizia a Cavani, nella serata italiana, il manager Claudio Anellucci, che ha raggiunto l’abitazione del bomber nel pomeriggio. Dopo alcune telefonate andate a vuoto, il procuratore è riuscito a mettersi in contatto con il calciatore, comprensibilmente amareggiato per l’accaduto. Il Matador, del resto, non è il primo azzurro ad essere rimasto invischiato - suo malgrado - in casi di cronaca. Due anni fa il suo connazionale Marcelo Zalayeta raccontò di essere stato sedato nella sua abitazione, sempre nella zona flegrea, e di averla trovata a soqquadro. Ancor più celebre la ’disavventura’ di Marek Hamsik, derubato di un Rolex da 25mila euro con tanto di pistola puntata contro, mentre lo stesso Ezequiel Lavezzi non è sfuggito in un paio di circostanze a risse per motivi automobilistici nelle zone del lungomare e di Posillipo. Va ribadito, in ogni caso, che i calciatori sono bersagli privilegiati dei malviventi un po’ ovunque. Da Roma a Milano, passando per la Spagna, l’Inghilterra e il lontano Brasile, le star più disparate dei campi di calcio hanno dovuto subire le ’incursioni’ dei topi d’appartamento. Ora è toccato a Cavani, che proprio nella notte italiana - la tarda serata in Uruguay - aveva dispensato altre dichiarazioni d’amore per l’azzurro: «Sto bene, non vedo l’ora di tornare a Napoli e lottare per lo scudetto». Ma il furto dell’altra notte ha scosso profondamente l’attaccante uruguaiano che anche a Palermo aveva trascorso giornate non facili.

Intanto e’ febbre Bayern 
Ripresa degli allenamenti oggi per il Napoli a Castelvolturno. Dopo i due giorni di riposo concessi da Mazzarri, gli azzurri cominciano la preparazione in vista dell’impegno di sabato contro il Parma. All’appello mancano gli otto nazionali convocati per i match di qualificazione europea e mondiale. Intanto buone notizie dal botteghino. Per la supersfida di Champions col Bayern di martedì 18 ottobre sono giá stati venduti 14mila biglietti.

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Napoli, Fa festa solo Cavani tra gli azzurri-nazionali

Il matador tra i migliori contro la Bolivia. «Infortunio superato»

DOMENICA, 09 OTTOBRE 2011

da lacittà - Pasquale Tina

Napoli. Più forte delle polemiche, dei dubbi sulle sue condizioni, delle paure legate alle possibili ricadute dell’infortunio alla caviglia che lo aveva messo ko per la partita contro l’Inter. Edinson Cavani, ancora una volta, ha messo d’accordo tutti: nazionale uruguaiana, tifosi dei due mondi e lo stesso Napoli. C’è pure la firma del Matador nel 4-2 sulla Bolivia con cui l’Uruguay del ’Maestro’ Tabarez ha inaugurato la sua corsa verso il Mondiale brasiliano del 2014.  Minuto numero 34 del primo tempo, la Celeste giá conduce 2-1 allo stadio del Centenario, sommerso da un nubifragio torrenziale: Alvaro Pereira s’invola sulla destra e pennella un traversone al centro per la testa di Cavani che in tuffo, in bello stile, fulmina il portiere andino Arias. Un gol, ma anche un’ottima prestazione per l’attaccante del Napoli, premiato con i voti migliori dai giornalisti uruguaiani assieme all’altro eroe della gara, il difensore Diego Lugano, autore di una doppietta. Uscito dal campo a venti minuti dal termine, il Matador ha rassicurato tutti: «Sto bene e sono molto felice», ha detto al portale Ovacion Digital. «Non credevo che sarei riuscito a muovermi con tanta agilitá, invece grazie al gran lavoro svolto dai medici ho retto bene. Sono pronto a lavorare per la prossima partita. Vogliamo battere il Paraguay». Solo panchina, invece, per l’altro azzurro d’Uruguay, Walter Gargano. E gli altri nazionali?   Male quasi tutti, almeno a livello di risultati. Sconfitti e tagliati fuori dalla lotta per Euro 2012 Gokhan Inler e Marek Hamsik. Lo svizzero ha perso in Galles (2-0), lo slovacco in casa con la Russia (0-1). Grande l’amarezza soprattutto per ’Marekiaro’, testimoniata dalle parole riportate sul suo sito ufficiale: «Siamo tristi e delusi. Abbiamo tenuto il loro passo per oltre un’ora, senza riuscire a far gol». Non ha giocato, invece, Federico Fernandez, che ha ammirato dalla panchina i suoi compagni della nazionale argentina nella goleada sul Cile (4-1). Aveva giá fatto ritorno a Napoli, nel frattempo, il macedone Goran Pandev, che ieri mattina ha preso parte ad un’iniziativa benefica in piazza Plebiscito, la ’Race for the Cure’, dedicata alla prevenzione del tumore femminile al seno: «è importante prevenire questa malattia», ha detto Pandev. «Sono felice di esser qui e di aver portato il mio supporto a questa manifestazione. è la prima volta che visito questa piazza, è davvero molto bella. La gente di Napoli è calorosissima, speriamo di toglierci tante soddisfazioni insieme». E ora per Mazzarri comincia la lunga attesa del ritorno dei nazionali: il tecnico potrá svolgere una seduta al gran completo solo a partire da mercoledì in vista dell’anticipo contro il Parma e di un altro tour de force.





SABATO, 08 OTTOBRE 2011

Napoli, Dzemaili è pronto: «Contro il Parma voglio esserci»
NAPOLI. Tante macchie azzurre in giro per il mondo. Da Maggio a De Sanctis, da Inler ad Hamsik, passando per Gargano, Zuniga, Fernandez e lo stesso Cavani, ritrovatosi al centro dell’ennesimo braccio di ferro tra il Napoli e la nazionale uruguaiana: otto i ’napoletani’ in campo - o in panchina - tra ieri e stanotte per i match di qualificazione mondiale ed europea. Pochi, invece, quelli a disposizione di Mazzarri per gli allenamenti a Castelvolturno. Appena quattordici gli atleti che hanno svolto la seduta pomeridiana agli ordini del tecnico di San Vincenzo. Sedute tecniche alternate ad esercitazioni tattiche per i ’superstiti’ del Napoli, l’ideale per chi - come Blerim Dzemaili - è a caccia della migliore condizione dopo un avvio di stagione contraddistinto da ombre più che da luci. «Sto meglio, mi sono allenato con una tabella personalizzata e presto tornerò in gruppo», la rassicurazione del centrocampista svizzero. «So di poter dare molto di più e sono pronto a mettermi a disposizione dell’allenatore. Giocare in una cittá che vive di calcio è fantastico. Non è retorica, ho sempre sognato di indossare una maglia importante e prestigiosa come quella del Napoli. Faremo di tutto, io e i miei compagni, per ripagare i tifosi dell’affetto che ci dimostrano giorno dopo giorno. Mazzarri? Il rapporto con il tecnico è eccezionale, lui parla molto non solo con me ma con tutti i giocatori. Cannavaro è un grande capitano, mi ha fatto sentire subito a mio agio».  A proposito di affetto, chiusura di campagna abbonamenti con impennata finale. Ammontano a circa sedicimila le tessere vendute per il campionato 2011-12, quasi cinquemila in più rispetto alla stagione scorsa. Un bel salto in avanti, a dispetto degli aumenti dei prezzi decisi dalla societá all’inizio dell’estate. Per gli abbonati anche la possibilitá di acquistare in prelazione i biglietti per le gare di Champions. Diecimila quelli che si sono giá assicurati i tagliandi per Napoli-Bayern di martedì 18. Da lunedì, invece, i tagliandi saranno a disposizione di tutti i tifosi. L’obiettivo è quello di abbattere il record d’incasso in Europa (Napoli-Stoccarda, finale Uefa del 1989), superando il muro dei due milioni di euro. Un traguardo ampiamente raggiungibile, visto il crescente entusiasmo in cittá determinato dai successi azzurri. Sempre a proposito di Napoli-Bayern, quasi certa l’assenza del trequartista olandese Arjen Robben. Il gioiellino dell’attacco bavarese si è operato per risolvere la pubalgia che lo affligge dall’inizio della stagione, potrá tornare ad allenarsi solo tra una decina di giorni e dunque dovrebbe saltare l’appuntamento del San Paolo. Un altro piccolo vantaggio per il Napoli, che agli ottavi di Champions ora comincia a credere sul serio. Da Robben a... Donadel. Il centrocampista, ex viola, lavora sempre seguendo un programma speciale. Ieri è intervenuto a Radio Marte Sport, il suo procuratore Davide Lippi: «Marco non sta molto bene, il suo è un infortunio particolare. Stiamo valutando con i medici della societá per non affrettare i tempi di recupero».






VENERDÌ, 07 OTTOBRE 2011

Napoli, Mazzarri festeggia i due anni di panchina

Dzemaili verso il recupero, sará disponibile per la gara contro il Parma alla ripresa

Napoli. I festeggiamenti per i due anni sulla panchina del Napoli sono durati pochi secondi, giusto il tempo per una pacca sulle spalle e per un sorriso con i suoi collaboratori più stretti. Walter Mazzarri è fatto così, non si ferma mai. Il tecnico di San Vincenzo pensa giá alla prossima partita, nonostante sia costretto a prepararla senza molti dei suoi pezzi pregiati, impegnati con le rispettive nazionali. Questa sera, tra gli altri, toccherá a Christian Maggio partire titolare con la maglia dell’Italia nell’infuocato match di Belgrado contro la Serbia, mentre in nottata potrebbe essere la volta di Walter Gargano e soprattutto di Edinson Cavani, ancora in forse per Uruguay-Bolivia. Mazzarri spera che il Matador sia tenuto a riposo. Nel frattempo, doppia seduta ieri per i calciatori azzurri risparmiati dalle convocazioni. Al mattino esercitazioni atletiche, ripetute in salita e seduta tecnico tattica. Corsa leggera per Lavezzi, differenziato per Dzemaili che seguirá una tabella personalizzata fino alla fine della settimana. Lavoro particolare anche per Grava, ancora in cerca della migliore condizione. Nel pomeriggio seconda seduta, con esercitazioni tecnico-tattiche. Ai microfoni di Sky si è concesso il direttore generale Riccardo Bigon, che si è soffermato soprattutto sulla Champions: «Le competizioni europee forniscono sempre emozioni particolari, soprattutto per chi come me vive la prima esperienza internazionale con la veste di dirigente. Scelta tra campionato e competizioni europee? Ogni partita è importante, quando scenderemo in campo per la Coppa Italia onoreremo anche quella competizione». Quanto ad obiettivi e sogni nel cassetto, Bigon ha chiarito di non averne nessuno in particolare: «Vivo alla giornata. Oggi a Castelvolturno io e Mazzarri abbiamo analizzato insieme la gara contro l’Inter, siamo sempre proiettati su quel che accade in campo. Proprio per questo, ci dispiace essere costretti a lavorare per così tanti giorni senza i calciatori impegnati con le nazionali». Ieri, intanto, mentre erano giá disponibili i biglietti per la sfida di campionato col Parma del 15 ottobre, è scattata la prevendita anche per il match di Champions League con il Bayern, in programma martedì 18, secondo modalitá che il club di De Laurentiis indicherá nei prossimi giorni. Fino alle 19 di domani saranno in vendita per i soli abbonati al botteghino numero 3 dello stadio San Paolo e presso tutte le ricevitorie Lottomatica. Successivamente la vendita sará aperta a tutti.


GIOVEDÌ, 06 OTTOBRE 2011

NAPOLI:   Pandev, stop di 15 giorni.

E Maggio vuole prolungare



NAPOLI. Buone notizie dal fronte medico. Goran Pandev dovrá star fermo solo per due settimane. Gli accertamenti clinici cui è stato sottoposto l’attaccante macedone nel primo pomeriggio di ieri hanno evidenziato uno stiramento al quadricipite della gamba destra, rimediato sabato sera durante il match di San Siro contro l’Inter. Per l’ex nerazzurro quattro giorni di fisioterapia, poi da lunedì lavoro differenziato e reintegro graduale in gruppo. Sospiro di sollievo, dunque, per Pandev e per tutto lo staff azzurro. L’infortunio è meno grave del previsto e non dovrebbe tenere lontano dai campi l’attaccante per troppe partite. A rischio - in fin dei conti - sono solo le partecipazioni del macedone ai prossimi impegni ufficiali del Napoli, in campionato contro il Parma (sabato 15) ed in Champions contro il Bayern (martedì 18). Tutto è bene quel che finisce bene, insomma. Dopo lo spavento dei primi momenti, De Laurentiis e Mazzarri possono riabbracciare un campione sin qui poco brillante nelle sue esibizioni con la maglia del Ciuccio, ma che potrebbe rivelarsi fondamentale nel prosieguo del cammino europeo ed in serie A. Dall’Uruguay, intanto, giungono notizie rassicuranti su Edinson Cavani. «Non forzeremo il suo rientro, vedremo fino a venerdì se la situazione migliora, ma rispetto al suo arrivo qui in Uruguay sta giá meglio», ha detto il commissario tecnico uruguaiano Oscar Washington Tabarez a proposito dell’impiego del Matador. Nessuna forzatura, insomma. Cavani giocherá solo se sta bene. Nessun dubbio, invece, sulla presenza in campo di Christian Maggio con la maglia della Nazionale azzurra venerdì sera nel match di qualificazione europea contro la Serbia a Belgrado. Dal ritiro dell’Italia a Coverciano, l’esterno di Montecchio ha lanciato l’ennesimo messaggio d’amore verso l’azzurro, inteso naturalmente per azzurro Napoli. «Sono felice di questo bellissimo momento e spero che continui. Il rinnovo di contratto? è un’idea che c’è e sono contento di questo, adesso valuteremo un po’ tutto. La mia idea è quella di chiudere la carriera a Napoli». Il sogno è lo scudetto: «è prematuro dirlo, siamo ancora all’inizio. Ma abbiamo vinto contro squadre importantissime e di valore che a livello di organico sono più organizzate di noi, quindi possiamo permetterci di cullare qualche pensierino ambizioso». Chiusura sulla nazionale di Prandelli: «Non dobbiamo sottovalutare l’impegno con la Serbia, anche se siamo giá qualificati. In Nazionale bisogna dare sempre il massimo».


da lacittà Pasquale Tina

Napoli, c’è la grana Pandev
La punta è ko: De Laurentiis infuriato con la Macedonia
L’esterno resterá fuori due mesi.Mazzarri con le opzioni Mascara e Lucarelli
MERCOLEDÌ, 05 OTTOBRE 2011


NAPOLI. Scoppia la grana Pandev. L’attaccante giunto in prestito dall’Inter stará fuori un mese, forse due, a causa di una distrazione muscolare. Ieri le prime terapie di rito, che continueranno stamattina. Oggi gli accertamenti del caso, che chiariranno la natura e l’effettivo peso dell’infortunio. Un fulmine a ciel sereno per il Napoli, che dall’ex punta di Inter e Lazio si aspettava un contributo importante, lo stesso che - in effetti - non era stato offerto nelle prime partite stagionali. I foschi presagi di De Laurentiis, che da tempo si batte per un calendario più razionale degli appuntamenti internazionali e per una rigida separazione tra gli impegni con i club e quelli con le nazionali, hanno dunque trovato triste conferme. Bisognerá chiarire se, nel caso di Pandev, l’infortunio sia imputabile alla convocazione nella nazionale balcanica oppure se il giocatore abbia accusato dei malanni giá nei giorni precedenti. Se Pandev si è fatto male in allenamento con la selezione del suo paese, il Napoli potrebbe chiedere conto alla federcalcio macedone del danno ricevuto. Subito dopo la prima diagnosi - distrazione muscolare - Pandev ha lasciato immediatamente il ritiro di Skopje in direzione Castelvolturno. Il dottor De Nicola e gli altri componenti lo staff sanitario azzurro hanno subito iniziato a monitorarne la situazione, in attesa degli esami clinici che saranno effettuati in giornata. Tra venerdì e martedì Pandev avrebbe dovuto disputare con i suoi compagni i match di qualificazione agli Europei del 2012 - la Macedonia, del resto, è ormai tagliata fuori dalla lotta per la qualificazione - sul campo dell’Armenia e contro la Slovacchia, impegni inevitabilmente saltati a causa delle sue condizioni. Dovrá stare a riposo almeno per un mese, proprio quando un impiego più razionale ed una preparazione più mirata ne avrebbero agevolato la ripresa della condizione migliore. Per la sua sostituzione - Pandev, peraltro, solo nella gara del Bentegodi contro il Chievo era partito dal 1’ - Mazzarri ha a disposizione diverse soluzioni. La più "comoda" si chiama Mascara. Il siciliano è giá in forma, carico e pronto a rivestire il ruolo di attaccante di scorta affidatogli dall’allenatore, come ha giá dimostrato a San Siro dove ha servito a Maggio il pallone dello 0-2. Senza dimenticare l’opzione Lucarelli. Il bomber livornese, che proprio ieri ha compiuto 36 anni, è finito un po’ in disparte nella prima fase della stagione, dopo aver tirato la carretta nel precampionato, tanto che sul suo rapporto con la societá qualcuno aveva alimentato un caso. Ma il legame di vecchia data con Mazzarri consiglierá all’attaccante di mettersi a completa disposizione della squadra, cosa che Lucarelli ha sempre fatto con estrema professionalitá. Unico neo, la mancata inclusione nella lista per gli incontri di Champions. 


da lacittà Pasquale Tina

Napoli, Cavani vola in Uruguay, Dzemaili verso il recupero

Il matador ha voglia di giocare. Il centrocampista svizzero si è ripreso dalla botta di Verona

MARTEDÌ, 04 OTTOBRE 2011


NAPOLI. Sono giorni sereni in casa azzurra. La vittoria in Champions sul Villarreal e - soprattutto - il trionfale exploit di Milano hanno restituito fiducia al gruppo e ridato entusiasmo ad una cittá intera, che ora sogni ad occhi aperti lo scudetto. Oggi la squadra si ritrova a Castelvolturno dopo le due giornate di riposo concesse da Mazzarri. Un ritrovo a ranghi dimezzati, visto che ben nove elementi della rosa azzurra sono stati convocati in Nazionale per gli impegni di qualificazione europea e mondiale. Quasi una diaspora. Christian Maggio e Morgan De Sanctis sono a Coverciano con la Nazionale di Prandelli, Edinson Cavani e Walter Gargano hanno raggiunto Montevideo per rispondere alla chiamata dell’Uruguay. «So bene, voglio giocare», la dichiarazione del Matador riportata dai principali organi di stampa del suo Paese. In Sudamerica pure Federico Fernandez (Argentina) e Juan Camilo Zuniga (Colombia), mentre Marek Hamsik, Gokhan Inler e Goran Pandev sono attesi dagli impegni con le rappresentative di Slovacchia, Svizzera e Macedonia. Niente Nazionale, invece, per Blerim Dzemaili. Lo svizzero è rimasto a Napoli per curarsi dopo aver saltato alcune partite di campionato e coppa a causa di un pestone al piede. Dai medici traspare ottimismo, il centrocampista dovrebbe tornare disponibile per il match col Parma del 15 ottobre. Buone notizie anche per Marco Donadel. L’ex viola non avverte più dolore, è pronto a riaggregarsi al gruppo. Bisognerá attendere qualche settimana, invece, per vedere all’opera Miguel Angel Britos. Per il difensore uruguaiano, infortunatosi nel corso dell’amichevole di lusso col Barcellona dello scorso 23 agosto, gli impegni per ora sono solo istituzionali e non da atleta. Ieri Britos ha rappresentato il club di De Laurentiis alla conferenza stampa di ’Race for the Cure’, la tre giorni in favore della prevenzione al tumore al seno in scena a Napoli nel prossimo fine settimana, che culminerá con la minimaratona di domenica mattina che partirá da piazza Plebiscito. Nel frattempo, ad investire ufficialmente il Napoli di tutte le credenziali per lo scudetto ci ha pensato un ex illustre, Fabio Cannavaro, intervenuto ai microfoni di Radio Crc: «Bisogna crederci, fossi negli azzurri privilegerei il campionato rispetto alla Champions».

fonte lacittà . Pasquale Tina

LUNEDÌ, 03 OTTOBRE 2011

Caroselli di auto e fuochi pirotecnici in cittá dopo la vittoria con l’Inter

Torti arbitrali: De Laurentiis solidale con Moratti «Capita a tutti di arrabbiarsi»

Prova di maturitá, Napoli in festa
NAPOLI. Come ai tempi di Maradona, tutta Napoli si ritrova a sognare per i successi della sua squadra di calcio. Caroselli di auto ed esplosioni di mortaretti e fuochi pirotecnici hanno salutato la vittoria nella tana dell’Inter, che ha proiettato - almeno per una notte - gli azzurri al primo posto solitario della classifica. I risultati della domenica hanno parzialmente rimescolato le carte, ma il segnale lanciato da Lavezzi e soci all’intero campionato è giunto forte e chiaro a destinazione. Sviste arbitrali a parte, il Napoli ha dato prova sul prato non più maledetto di San Siro di aver fatto passi da gigante sotto il profilo della personalitá. Gli azzurri non hanno mai sofferto nella ripresa, quando c’era da contenere la spinta di un’Inter nervosa e assatanata. Hanno tenuto palla con ordine, colpendo con cinismo e chirurgica freddezza, mostrando la stessa soliditá espressa in altre occasioni. Proprio quello che chiedeva Mazzarri, insomma. «Non avete avuto paura a Manchester, avete giocato una grande gara in Champions col Villarreal, ora datemi dimostrazione che anche San Siro non vi incute timore», il messaggio del tecnico toscano ai suoi ragazzi poco prima dell’inizio della gara di sabato. Parole che hanno toccato il cuore dei calciatori, che in campo hanno dato le risposte che chiedeva l’allenatore. Tre gol al Milan, poi tre gol all’Inter: contro le grandi il Ciuccio si esalta. Vietato, però, parlare di scudetto come ha sentenziato Aurelio De Laurentiis ai microfoni di "Cinque minuti di recupero", su Rai Uno: «Dobbiamo pensare partita per partita, vorrei arrivare tra i primi cinque e poi lasciare tutto alla suspance. L’arbitraggio di Rocchi? Fa bene Moratti ad arrabbiarsi. Ci siamo tutti inquietati con gli arbitri: è toccato a me, è toccato all’amico Zamparini, all’amico Lotito, ma il problema è a monte. Siamo negli anni della tecnologia, non si può essere governati da un 75enne (il riferimento è al presidente Fifa, Blatter, ndr). E mi auguro non ci sia nulla dietro». Ora ad attendere gli azzurri c’è la sosta, buona soprattutto a recuperare chi, come Lavezzi, non è stato convocato per gli impegni di qualificazione europea o mondiale, o per i comprimari "di lusso" come Aronica, Cannavaro o Campagnaro, decisivo a Milano con la sua zampata che ha sbloccato il risultato. Sará un week end di partite, invece, per Hamsik, Inler, Gargano e gli altri campioni azzurri. Anche per Cavani. Il tira e molla con la federazione uruguaiana si è concluso con il sì del Matador alla richiesta di Tabarez di raggiungerlo per i match del 7 e dell’11 ottobre contro Bolivia e Paraguay, prime tappe della marcia d’avvicinamento della "Celeste" al Mondiale brasiliano del 2014. Vani i tentativi del Napoli di trattenere il bomber in Italia, decisiva la sua volontá di rispondere alla chiamata del suo commissario tecnico.  Il prossimo appuntamento del campionato azzurro, tra l’altro, è in programma sabato 15 ottobre, al "San Paolo" col Parma, anticipo reso necessario dall’impegno in Champions di martedì 18 contro il Bayern. Un appuntamento probabilmente decisivo per il cammino europeo dei partenopei, in cui dovrá scendere in campo il miglior Napoli. Ed il miglior Cavani.

fonte lacittà Pasquale Tina







Napoli, è un tris da primato

Gol di Campagnaro,Maggio, Hamsik: Inter travolta


DOMENICA, 02 OTTOBRE 2011


MILANO. Diciassette anni dopo, il Napoli espugna San Siro rifilando tre sberle ad un’Inter arruffona e troppo nervosa, presa letteralmente a pallonate dalla squadra di Mazzarri. Azzurri in vetta da soli, almeno per una sera, mentre Ranieri e i suoi giocatori se la prendono con l’arbitro, reo di aver decretato il rigore contestato che ha sbloccato la gara. Evidentemente questo è il destino di Rocchi a Milano. A febbraio il fischietto fiorentino scatenò le polemiche di marca azzurra per la sua direzione di Milan-Napoli, terminata 3-0 per i rossoneri: stavolta è il turno dell’Inter. Le lamentele nerazzurre cominciano dopo neanche un minuto per un contatto in area Maicon-Gargano. Veemente l’avvio dell’Inter, con un pressing esasperato che spesso e volentieri mette in crisi la manovra del Napoli e genera delle pericolose ripartenze. Su una di queste, al 12’, Forlan prova il destro a giro mancando di un soffio il bersaglio, mentre qualche minuto più tardi Pazzini anticipa Aronica su traversone dalla destra, ma non trova la porta. Il Napoli rischia, ma trova sempre il modo di ripartire. Il giocatore più pericoloso si rivela Zuniga, che in un paio di circostanze grazia Julio Cesar su inviti dalla destra di Campagnaro e Maggio. Al 24’, nel frattempo, altre proteste dell’Inter: De Sanctis non trattiene un siluro di Zanetti, sulla ribattuta si avventa Pazzini che insacca, ma è in fuorigioco seppur di pochi centimetri. Al 40’, poi, l’episodio che scatena gli isterismi dei campioni del mondo. Lavezzi imbecca Maggio, Obi inizia a trattenerlo fuori area, per Rocchi è rigore ed espulsione del nigeriano, giá ammonito in precedenza per fallo probabilmente inesistente su Lavezzi. Gli animi si infervorano, Julio Cesar para la conclusione di Hamsik, nulla può sul tap-in vincente di Campagnaro. Prima dell’intervallo la sostituzione dell’acciaccato Chivu con Nagatomo e le ammonizioni di Zanetti e Julio Cesar, con Ranieri che va a chiedere spiegazioni all’arbitro all’imbocco degli spogliatoi e viene espulso a sua volta. La ripresa si apre con l’Inter che attacca e il Napoli che colpisce in contropiede. è l’11’ quando Mascara, entrato da pochi minuti al posto di Pandev, pennella un assist al bacio per l’inserimento di Maggio che brucia Nagatomo e beffa Julio Cesar in uscita. Al 20’ Zuniga si divora il terzo gol a porta vuota: i nerazzurri sono in difficoltá. Baresi, il secondo di Ranieri, inserisce forze fresche: dentro Stankovic e Zarate per Alvarez e Forlan. Risultato? Al 30’ il Napoli chiude la gara. Taglio di Lavezzi per Hamsik, destro morbido a beffare Julio Cesar. Tre a zero a San Siro: dopo un punteggio del genere i tifosi azzurri possono davvero sognare.


Mazzarri: «Lo scudetto? Pensiamo partita dopo partita»


MILANO. «Episodi ci sono stati anche in altre partite che possono condizionare, l’anno scorso abbiamo perso col Milan per un rigore. La prestazione del Napoli è stata superlativa, la squadra era padrona del campo. E’ stata una vittoria limpida dal punto di vista del gioco». Walter Mazzarri si gode la prima vittoria del Napoli al Meazza dopo 17 anni e ringrazia i suoi ragazzi per il successo nel giorno del suo compleanno. «Devo ringraziare pubblicamente i giocatori, questo è il più bel regalo che potevano farmi». Alle proteste nerazzurre contro l’arbitro Rocchi risponde così: «Ci sono stati due falli anche su Lavezzi sullo 0-0. Ma credo che il Napoli ha meritato di vincere, subire episodi succede un po’ a tutti». Qual è il segreto di questo Napoli? «Siamo cresciuti in mentalitá, c’è servito giocare a Barcellona, a Manchester. Oggi non siamo entrati intimoriti, ma potevano fare ancora meglio se sfruttavamo meglio le fasce. Inler sta facendo bene come tutta la squadra che ha preso consapevolezza della propria forza. Da due anni c’è stata una crescita vertiginosa. Ce la possiamo giocare su tutti i campi. Lo scudetto? Pensiamo partita dopo partita». Furioso, invece Ranieri. «Rocchi è stato inadeguato alla gara. Ha sbagliato tutto. E’ stato un primo tempo bellissimo. Obi a centrocampo ha preso una’ammonizione che non ci stava; l’azione del rigore poi era iniziata fuori area e li’ il nigeriano ha preso il secondo cartellino. Rocchi ha voluto interpretare la gara e non è stato all’altezza, ha rovinato la partita».

Cavani ko ma l’Uruguay lo aspetta

MILANO. L’Inter non gli porta fortuna. Da quando ha iniziato la sua straordinaria avventura partenopea, Cavani non ha ancora realizzato un gol ai nerazzurri. E’ rimasto a secco la scorsa stagione in campionato a San Siro ed in Coppa al San Paolo mentre saltò la sfida di ritorno di campionato a Fuorigrotta per squalifica. Anche stavolta il bomber è stato costretto a vedere la partita alla tv. Da oggi, per Cavani e per il Napoli, comincia un’altra partita. Vorrebbe rispondere alla convocazione di Tabarez per il doppio impegno di qualificazione mondiale contro Bolivia e Paraguay, il club di De Laurentiis gli eviterebbe volentieri il dispendioso surplus di impegni transoceanici che potrebbe pregiudicarne il recupero in vista della ripresa del campionato e della Champions. Il Napoli ha in mano un certificato medico che attesta l’infortunio dell’attaccante, ma se da Montevideo si impuntano, Cavani sarebbe costretto ad andare fino a Montevideo per una visita fiscale. Eventualitá che nessuno a Napoli si augura, forse neppure Cavani.


fonte lacittà - Pasquale Tina





Il Napoli sogna un miracolo a Milano

STASERA LA SUPERSFIDA 


Non vince a San Siro con l’Inter dal 1994. Cavani non è stato convocato 




SABATO, 1 OtTOBRE 2011


Napoli. La brutta notizia arriva nel primo pomeriggio. Test negativo, Edinson Cavani non ce la fa. Il Matador non parte per Milano, non figura tra i convocati di Walter Mazzarri per la supersfida sul campo dell’Inter. Nessun recupero miracoloso, dunque, dopo l’infortunio rimediato durante il match di Champions League col Villarreal. Una brutta tegola per l’allenatore, che comunque era preparato ad un’eventualitá del genere nella superfida contro l’Inter. «Ho due o tre possibilitá per sostituirlo». Aggiunge il tecnico: «C’è Pandev che sta crescendo come condizione, non è ancora al top, ma certamente può dare un contributo importante perchè è versatile e può ricoprire tutti e tre ruoli in attacco. Poi ci sono altre alternative tra le quali l’inserimento di Zuniga. Non ho ancora deciso. Di certo potrebbe esserci il rientro di Maggio che si è allenato bene». Oggi, tra l’altro, Mazzarri compie 50 anni: «Non ho mai festeggiato il compleanno sin da quando ero piccolo, non sono solito badare alla ricorrenza. Dal Napoli mi aspetto ciò che chiedo sempre: una partita di altissimo livello così come quella disputata col Villarreal». Il blitz a San Siro manca da troppi anni in casa azzurra, addirittura dal 1994: «Ogni partita ha una sua storia. Giocheremo contro un grande avversario, una squadra dai valori tecnici enormi che con Ranieri ha ritrovato risultati e sicurezza. Stimo molto Ranieri, è un allenatore esperto che è sulla breccia da anni. Per noi sará un ostacolo in più avere di fronte una squadra rinfrancata che ha conseguito risultati importanti in Italia e in Europa. Dovremo avere il giusto approccio alla partita». Stima reciproca tra Mazzarri e Ranieri, anche se i due allenatori non sono d’accordo sull’importanza da attribuire al big match di stasera: «Sfida scudetto? Alla quinta giornata non si può parlare di queste cose. Ci sono ancora troppe partite da giocare», osserva Mazzarri. «Inter-Napoli vale il tricolore», replica Ranieri. «Gli azzurri si sono rinforzati e hanno fatto esperienza anche in Europa, sono maturi per vincere», la certezza del trainer interista. Questione di prospettive. Di certo c’è che a Milano il Napoli sará accompagnato da una nutrita schiera di tifosi. L’entusiasmo in cittá è schizzato a livelli altissimi dopo la bella vittoria di Coppa. A San Siro saranno almeno 5 mila i sostenitori del Ciuccio, mentre la campagna abbonamenti ha fatto registrare un’impennata, con quattordicimila tessere giá staccate.


fonte lacittà p. t.
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VENERDÌ, 30 SETTEMBRE 2011

Napoli, De Laurentiis "vota" Pandev

«Spero si procuri la rivincita contro i nerazzurri».

Cavani sta meglio


NAPOLI. Dopo tante lezioni ai colleghi presidenti, Aurelio De Laurentiis in cattedra c’è finito sul serio. Il patron del Napoli s’è vestito da professore per tenere una ’Lectio magistralis’ alla Federico II. Ad offrire l’occasione le premiazioni del progetto Start cup Campania 2011: «In barba a Platini sarebbe bello una finale tutta italiana con l’Inter», ha esordito De Laurentiis che ha dunque sottolineato la vicinanza ’strategica’ con la Beneamata. "Noi siamo grandi contro le grandi perchè i campioni ci esaltano». Poi ancora: «Le grandi ci fanno giocare mentre sono le provinciali ci mettono più in difficoltá». Al di lá del risultato, De Laurentiis è certo che domani sera non mancherá lo spettacolo a San Siro: «Sará una bella partita. L’Inter ha ritrovato la sua luce con Ranieri. Io punto su Pocho, Hamsik, Zuniga ed il rientrante Maggio». Non dovrebbe esserci Cavani. Il Matador è stato convocato dal suo Uruguay per le sfide di qualificazione mondiale, ma il Napoli ha predisposto un fax alla Federcalcio di Montevideo con le ultime sulle sue condizioni di salute. «Mi dispiace molto per Cavani e so anche quanto dispiacerebbe ad un guerriero come lui non esserci in un match simile», ha aggiunto De Laurentiis. «Mi aspetto piuttosto il guizzo da Pandev, spero si procuri la sua rivincita contro gli ex. Comunque sará anche l’occasione per vedere le riserve, che hanno bisogno di tempo. Aspettiamo di vedere al lavoro Britos, Dzemaili, Donadel: sono giocatori che devono avere il tempo di integrarsi e quindi accettiamo anche che arrivino delle sconfitte con loro in campo. A fine dicembre, tireremo le somme. Gli infortuni sono incidenti di percorso che possono capitare. Meno male che è rimasto Gargano». Contro l’Inter, gli azzurri andranno a caccia di un successo a San Siro che manca addirittura dal 1994, 17 anni fa: «Il 17 è un numero che mi porta bene, chissá che non sará così anche questa volta. In Champions - ha ribadito il produttore - mi piacerebbe una finale con l’Inter ed in questa competizione tifo sempre per le italiane anche perchè si rivaluta il nostro calcio ed i nostri allenatori». Il prezzo da pagare alla scalata in Europa è - inevitabilmente - qualche punto lasciato per strada in campionato: «è un fatto che abbiamo visto con tutte le altre squadre che hanno affrontato le cosiddette piccole, tra le quali mi ha colpito il Siena. Occhio pure all’Atalanta, ha giocatori molto validi tra cui i ’nostri’ Denis e Cigarini».
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GIOVEDÌ, 29 SETTEMBRE 2011

Napoli, Cavani salta l’Inter

Il centravanti uruguaiano resterá fermo dieci giorni. Anche Aronica è in dubbio. Problemi in attacco per Mazzarri Lavezzi continua ad avvertire dolore


NAPOLI. La diagnosi è impietosa, ma non terribile come si temeva: distorsione tra il primo e il secondo grado alla caviglia. Tempi di recupero dai dieci ai quattordici giorni. Edinson Cavani, insomma, salterá sicuramente Inter-Napoli. Anche Aronica è in dubbio. Forse - e potrebbe non essere un male - sará costretto pure a rinunciare alla convocazione di Tabarez per le sfide di qualificazione mondiale di inizio ottobre col suo Uruguay. Il prezzo da pagare alla splendida vittoria sul Villarreal, dunque, è la rinuncia al Matador per la sfida di San Siro contro la rigenerata Inter di Ranieri, che dal canto suo - tra l’altro - potrebbe essere priva di Pazzini e Chivu. Problemi in attacco in vista per Mazzarri, se si pensa che pure Lavezzi non è al top. «Avverte dolore a un tallone, non può dare il meglio in queste condizioni», ha fatto sapere il procuratore Alejandro Mazzoni. Meno male, quindi, che Mascara e Pandev hanno offerto segnali di risveglio nei minuti disputati martedì in Champions. Il tecnico potrebbe ricorrere a loro, dall’inizio o a partita in corso, per dare l’assalto ai nerazzurri e cercare la prima vittoria a San Siro dell’era De Laurentiis. A proposito del presidente, il numero uno del club azzurro ha parlato all’emittente ufficiale dopo la serata di gloria col Villarreal: «Il Napoli sará sempre più europeo. La musica della Champions e l’entusiasmo del San Paolo hanno rappresentato una equazione indovinata perchè ci siamo intrecciati con una splendida coreografia di uno stadio che è tornato nell’Europa importante come merita questa cittá. è stato uno splendido tripudio anche per gli occhi degli stranieri che ci seguivano nel mondo». La prioritá di questo scorcio iniziale di stagione, insomma, sembra essere diventato d’incanto l’accesso agli ottavi di finale: «Il Bayern Monaco ci ha dato una mano battendo il Manchester. Possiamo puntare alla qualificazione, un traguardo al quale siamo proiettati. L’impostazione che io ho dato è quello della preferenza verso la Champions perché dobbiamo recuperare nel ranking mondiale. Il Napoli deve attestarsi su solide posizioni in campo internazionale». Anche De Laurentiis ricorderá la serata di martedì: «Col Villarreal abbiamo visto ciò che Mazzarri va predicando sempre, ovvero mettere subito a terra l’avversario con un inizio sprint. Magari sarebbe stato utile segnare anche il terzo gol, ma questa è una mia constatazione perché tendo sempre a migliorare». Via libera al turnover: «Per crescere dobbiamo anche valorizzare chi abbiamo in rosa. Il Napoli ha grandi professionisti che lavorano nello staff medico e tecnico e spesso chi non è addetto ai lavori non riesce a comprendere all’esterno le necessitá che ha una squadra sotto il profilo atletico». Quanto al match con l’Inter, De Laurentiis è certo che «sará una partita difficile perché giocheremo con un gruppo forte. Con Ranieri l’Inter ha trovato anche una linea di comunicazione totale».

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MERCOLEDÌ, 28 SETTEMBRE 2011

Napoli, una partenza micidiale

Hamsik e Cavani stendono il Villareal e blindano il secondo posto. Primo tempo super per gli azzurri Ko "El Matador" 


Napoli. L’avevano attesa per 21 anni una notte così. I napoletani possono esultare, il 2-0 al Villarreal spazza via - almeno per qualche giorno - dubbi e perplessitá, dischiudendo alla squadra di Mazzarri interessanti prospettive. Il gruppo A, quello "de la muerte", dopo due giornate vede il Bayern davanti proprio al Napoli, secondo a quota 4. Con un punto il Manchester City, a zero il Villarreal. Il sogno della qualificazione agli ottavi non è più un’utopia. Lo spauracchio Rossi guida con Nilmar l’attacco del Villarreal. La scelta coraggiosa non premierá il tecnico, col bomber della Nazionale controllato efficacemente dalla difesa azzurra. I tre minuti di fuoco che tramortiscono gli spagnoli e scatenano il delirio al San Paolo sono quelli che corrono tra il 14’ e il 17’. Sono i tre tenori a confezionare l’uno-due che lancia in orbita il Napoli. Lavezzi crea, Hamsik e Cavani finalizzano. Al 14’ il Pocho si inventa un traversone dalla destra che taglia in due l’intera difesa del Villarreal. Hamsik si ritrova a tu per tu con Diego Lopez, ha il tempo di prendere la mira e di indirizzare la sfera sull’angolino opposto: palo interno, gol. Palla al centro, un contrasto fa schizzare la palla verso l’area spagnola, Lavezzi brucia sullo scatto Gonzalo che lo aggancia: rigore. Dal dischetto Cavani spiazza il portiere, che si tuffa alla sua sinistra mentre il pallone s’infila dall’altra parte. La reazione dei gialloblu non è incisiva. Nilmar è il solo a rendersi pericoloso in due circostanze. Al 28’ la sua conclusione è forte ma centrale e non crea problemi a De Sanctis. Al 32’, poi, è un errato retropassaggio di Cavani a liberare il brasiliano davanti al portiere, ma l’attaccante manca il controllo e l’occasione sfuma. Per il resto gli azzurri controllano efficacemente gli avversari, che s’affidano insistentemente a scambi stretti senza mai pungere, mentre Garrido corre ai ripari sostituendo l’impacciato Gonzalo con Camunas. Nella ripresa la spinta del Villarreal si accentua. Il copione è sempre lo stesso: lunghe azioni insistite con tocchi di prima. Di palle gol, però, se ne vedono poche. De Sanctis è attento sul colpo di testa di Rossi (5’), mentre Lavezzi (10’) e Cavani (20’) non sfruttano due ghiotte opportunitá in contropiede, il Matador anche a causa di un pestone - in piena area - di Zapata. Proprio a causa della botta rimediata, Cavani è costretto ad uscire al 26’: al suo posto Pandev. Il Villarreal ci prova fino alla fine, non sfrutta con Nilmar una mischia pericolosa in area (32’), reclama anche un penalty per un contatto Cannavaro-Rossi (37’). La diga azzurra, però, tiene fino al fischio di chiusura, accolto dal boato dei 50mila.


IL TABELLINO


Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 6,5, Cannavaro 6,5, Aronica 7; Zuniga 6, Inler 7, Gargano 6, Dossena 6; Lavezzi 7 (43’ st Santana sv), Hamsik 7 (34’ st Mascara sv); Cavani 7 (26’ st Pandev 6). A disp.: Rosati, Grava, Fideleff, Fernandez. All.: Mazzarri 7.

lVillarreal (4-3-1-2): Diego Lopez 6; Zapata 5,5, Musacchio 5, Gonzalo 4 (33’ pt Camunas 6), Catalá 5,5; De Guzman 5 (38’ st Perez sv), Senna 5 (38’ st Wakaso sv), Soriano 5,5; Cani 5; Rossi 5, Nilmar 5,5. A disp.: Sanchez, Oriol, Marchena, Gaspar. All.: Garrido 5.
arbitro: De Bleeckere (Belgio) 6. RETI: 14’ pt Hamsik, 17’ pt Cavani. NOTE: ammoniti Cannavaro, Gonzalo, Inler, Rossi,

Mazzarri soddisfatto «Li abbiamo chiusi»
Napoli. Una bella vittoria contro il Villarreal lancia il Napoli in Champions League e Marek Hamsik, che ha segnato il gol che ha sloccato il risultato, fa il pompiere: «Dopo tanti anni, questa è davvero una bella soddisfazione per il Napoli - afferma il centrocampista slovacco a fine gara - una bella vittoria, ma ancora ci sono tante partite davanti a noi». Il centrocampista èè su di giri. «Questo stadio è pazzesco, qualcosa di speciale, questa gente è speciale. Noi siamo forti, ma - avverte - non ci dobbiamo montare la testa. Solo con la giusta grinta possiamo fare risultato. Abbiamo quattro punti, ma è sempre un girone tosto, ci aspettano altre partite importanti e il Villarreal ha dimostrato di essere una squadra forte». Mazzarri: «Abbiamo dimostrato quali sono le nostre potenzialitá. Abbiamo chiuso l’avversario in area. Ero sicuro che non avremmo sbagliato l’approccio. Il primo tempo è stato super, nella ripresa eravamo un po’ stanchi».

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CHAMPIONS LEAGUE:Il Napoli sogna un’altra notte magica

Stasera sfida al San Paolo contro il Villarreal. 

Maggio assente, Rossi ci sará


MARTEDÌ, 27 SETTEMBRE 2011





NAPOLI. La grande notte di Napoli-Villarreal. Stasera alle 20.45 riflettori puntati su Fuorigrotta. La Champions torna al San Paolo dopo 21 anni e Walter Mazzarri promette battaglia: «Per noi sono tutte finali, metteremo in campo tutto ciò che abbiamo dentro per vincere. Io tendo sempre ad isolare la squadra, sia quando si vince che quando si perde. L’ho fatto anche questa volta». Vigilia animata da reciproche cortesie. Il tecnico spagnolo Garrido ha definito il Napoli la più forte squadra italiana: «La percezione che le altre squadre hanno di noi è cambiata», annuisce Mazzarri. «La crescita doveva essere graduale, per noi è stata vertiginosa. Ma in realtá dobbiamo pensare che il Villarreal ha qualcosa in più di noi, almeno sotto il profilo dell’esperienza». Tra gli spagnoli alla fine potrebbe farcela lo spauracchio Rossi, che ha svolto regolarmente la rifinitura nonostante i noti problemi al ginocchio. Nel Napoli, invece, non giocherá sicuramente Maggio: «L’abbiamo perso sia per la Fiorentina che per il Villarreal, vedremo di recuperarlo per l’Inter. Maggio è un calciatore molto importante nell’economia del nostro gioco, per questo motivo me la sono presa tanto per l’infortunio rimediato mercoledì scorso. L’avevo detto che contro il Chievo si sarebbero potuti verificare degli incidenti». Niente turnover stasera: «Con De Laurentiis abbiamo fatto delle scelte. La prioritá in questo momento va alla Champions». L’allenatore non ha gradito le critiche piovutegli addosso negli ultimi giorni: «Siamo passati da un estremo all’altro. Ci considerano la squadra da battere. Da qualche parte ho letto addirittura che siamo in crisi. Davvero non capisco. Si sta capovolgendo il senso della realtá». Accanto al tecnico in conferenza stampa anche il Pocho Lavezzi. I due siedono fianco a fianco, scherzano e si scambiano battute, tutto il contrario di sabato quando l’attaccante era uscito dal campo storcendo il naso e non degnando neppure di uno sguardo il mister. è lo stesso Lavezzi a rassicurare sulle sue condizioni di salute: «Sto molto meglio rispetto a qualche giorno fa, il tallone ha un tempo di guarigione maggiore, ma sto bene. Sono tranquillo. La Champions è un’esperienza nuova per tutti noi, ma siamo consapevoli di poter fare bene. è bello aver portato il Napoli fin qui dopo che la squadra è tornata in serie A». Per l’argentino e per i suoi compagni una bella occasione per prendersi una rivincita sugli spagnoli, che l’anno scorso buttarono fuori il Napoli dall’Europa League al termine di un doppio confronto assai equilibrato: «Non carichiamo la gara di eccessivi significati, per noi è semplicemente una partita in più dove i tre punti serviranno per passare il turno, perchè è quello che vogliamo». Dopo l’acuto di Cesena, il Pocho non si è più fatto vivo in zona gol: «è vero ed è una cosa che mi pesa. Non segno da tanto tempo al San Paolo, sono un attaccante e dovrei fare più gol. Faccio autocritica con me stesso, ma cerco sempre di essere utile alla squadra». Intanto al San Paolo si annuncia l’ennesimo pienone.

fonte lacittà p.t.



Napoli, Cavani non segna, glinazurri deludono

Gli azzurri non riescono a riscattarsi dopo la sconfitta di Verona col Chievo. Sotto tono i titolari più attesi  La Fiorentina più incisiva nel primo tempo, poi contiene e strappa il pari 


DOMENICA 25 SETTEMBRE 2011 

NAPOLI. Questa volta i big ci sono tutti, o quasi. Il Napoli, però, delude lo stesso facendosi imporre il pari al San Paolo da una buona Fiorentina. Finisce 0-0 e per la truppa di Mazzarri, attesa dalla sfida di coppa con il Villarreal e dall’anticipo di sabato prossimo con l’Inter, non è un buon risultato perché arriva al termine di una prestazione poco incisiva. Mai pericolosi gli azzurri nel primo tempo, poco concreti nella ripresa quando solo una fiammata d’orgoglio fa sperare nella vittoria i 35mila di Fuorigrotta. Per la partita del riscatto Mazzarri rispolvera i tre tenori, ripropone il centrocampo titolare con Inler e Gargano centrali ed il duo Zuniga-Dossena sulle fasce. In difesa accanto a Campagnaro e Cannavaro c’è Fideleff. Tridente anche per la Fiorentina, con Vargas e Cerci che però danno una mano al centrocampo piuttosto che affiancare l’estroso Jovetic, unica punta ’vera’. Come giá gli era riuscito due anni fa (quando era alla guida del Catania) e nella scorsa stagione, Mihajlovic blocca tutti gli spazi agli azzurri per l’intero primo tempo. Bisogna aspettare il 31’ per assistere al primo tiro in porta, che è di marca viola. Ci prova Montolivo dalla media distanza, De Sanctis si oppone. La Fiorentina capisce che può osare e si rende pericolosa soprattutto con le progressioni di Cerci. Da un’iniziativa dell’ex romanista nasce un’azione prolungata che si conclude con un sinistro velenoso di Jovetic, fuori di poco. E il Napoli? E’ tutto in un sinistro a incrociare sotto misura di Cavani, imbeccato da un’invenzione di Lavezzi. La palla, però, manca il bersaglio per un soffio. Anche gli azzurri rischiano grosso sul rovesciamento di fronte, quando un colpo di testa di Natali su punizione viene letteralmente spinto fuori dalla porta da un prodigioso intervento di De Sanctis. Il dominio viola continua nel primo quarto d’ora della ripresa. Un nuovo errore dello spaesato Fideleff - sostituito da Aronica dopo qualche minuto - regala a Jovetic un pallone d’oro, ma il montenegrino non ne approfitta. Il Napoli risponde con un tiraccio di Inler (15’), quindi protesta per un fallo di mano di Pasqual su cross di Zuniga e per una trattenuta in area ai danni di Hamsik: in entrambi i casi Valeri glissa. La partita degli azzurri, comunque, s’infiamma all’improvviso. Boruc dice di no a Dossena, che poi esce dal campo per far posto a Pandev. Mazzarri azzarda le quattro punte per l’assalto finale, anche se al 37’ è costretto a rinunciare a Lavezzi, stremato e sostituito da Santana. Il Napoli stringe d’assedio i viola nella propria tre quarti, ma quasi mai riesce ad affacciarsi pericolosamente in area. Quando lo fa, in zona recupero con un guizzo di Zuniga, non trova risposte confortanti da Cavani, piuttosto in ombra ed incapace di pungere. 

IL TABELLINO DI NAPOLI  FIORENTINA  0 • 0

Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 7; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Fideleff 5 (9’ st Aronica 5,5); Zuniga 6,5, Inler 5, Gargano 5,5, Dossena 5,5 (27’ st Pandev 5); Hamsik 5, Lavezzi 5 (37’ st Santana sv); Cavani 5,5. A disp.: Rosati, Fernandez, Mascara, Chavez. All.: Mazzarri.
FIORENTINA (4-3-3): Boruc 6; Cassani 6, Gamberini 6, Natali 6,5, Pasqual 6; Behrami 6, Montolivo 6 (41’ st Lazzari sv), Munari 6 (34’ st Kharja sv); Cerci 6,5, Jovetic 6, Vargas 5,5 (23’ st Romulo 6). A disp.: Neto, Nastasic, De Silvestri, Silva. All.: Mihajlovic .
arbitro: Valeri di Roma 5
Note: ammoniti Inler, Vargas, Hamsik, Behrami, Montolivo. Angoli 7-6. Recupero: 1’ pt, 3’ st. Spettatori 35mila circa.

LE INTERVISTE DEL DOPO PARTITA

Mazzarri: «C’è mancato il gol». 
Mihajlovic: «Meritavamo di più»

NAPOLI. «C’è mancato il gol nel secondo tempo, dove abbiamo dall’inizio in poi abbiamo fatto la partita, tranne che nel finale perché non avevamo più forze», dice l’allenatore del Napoli Walter Mazzarri commentando il pari casalingo contro la Fiorentina. «Il primo tempo, invece, è stato più equilibrato, abbiamo avuto un paio di occasioni ma anche loro le hanno avute. Loro non hanno la Champions e possono competere anche per lo scudetto», aggiunge il tecnico del Napoli. «Un episodio poteva sbloccare il risultato: la palla è passata tante volte dentro l’area e bastava che una fosse tradotta in gol e saremmo qui a parlare di una grande vittoria». Sulla sostituzione di Lavezzi, Mazzarri spiega: «Aveva avuto giá cinque volte i crampi ed una volta che non aveva più energie l’ho cambiato. Noi abbiamo giocato una grande partita con tutti gli interpreti piu’ importanti. Abbiamo dato tutto. Loro hanno Jovetic e Montolivo eppure hanno dato meno dei nostri, eppoi non è che le partite si giocano da soli. La Fiorentina aveva un atteggiamento prudente, ci aspettava e in ripartenza poteva essere molto pericoloso». Mazzarri poi sottolinea: «Dopo due vittorie qualcuno ha pensato che il campionato era finito. Invece io so cosa significa fare la Champions, giocare ogni due giorni». Telegrafico il commento del tecnico della Fiorentina, Sinisa Mihajlovic: «Abbiamo fatto una grande partita. Meritavamo qualcosa in più, per 60’ abbiamo dominato, poi è uscito il Napoli e abbiamo sofferto».


Champions,  la sfida col Villareal
Giá venduti 40mila biglietti 

NAPOLI. Febbre da Champions. Tiepida in occasione del match con la Fiorentina, la tifoseria azzurra è pronta ad infiammarsi per l’appuntamento europeo di dopodomani. La massima competizione continentale per club torna al San Paolo dopo 21 anni e nessuno vuole perdersi il lieto evento. Sono oltre quarantamila i biglietti giá venduti per la sfida a Giuseppe Rossi e compagni, da cui dipende gran parte del futuro del Napoli in Europa. Il successo sugli spagnoli, abbinato ad una sconfitta del Manchester City in casa del Bayern Monaco, proietterebbe in orbita la formazione di Mazzarri verso una qualificazione agli ottavi di finale non più ’impossibile’ come da pronostici della vigilia. Molti tifosi hanno effettuato una scelta. Visto il doppio impegno casalingo a distanza di tre giorni, meglio destinare l’investimento all’appuntamento più importante. Per il Villarreal un biglietto di curva - il settore più conveniente - costa 25 euro.



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SABATO, 24 SETTEMBRE 2011

Napoli, c’è l’occasione del riscatto

Stasera al S. Paolo arriva la Fiorentina. Mazzarri: «Rifarei il turnover» Tornano tutti i titolari Aronica in panchina 


NAPOLI. L’occasione del riscatto. Stasera (ore 20.45, arbitro Valeri di Roma 2) arriva la Fiorentina ed il Napoli cerca tre punti scacciapensieri. A Fuorigrotta tornano i big, non il grande pubblico. Prevendita fiacca per il match con i viola, al massimo saranno 40mila i tifosi sugli spalti. In conferenza stampa Mazzarri si mostra irritato: «Mi aspettavo che alla prima sconfitta sarebbe successo un putiferio. Ora tutti pensano che il Napoli deve andare a Cesena, a Verona e far man bassa. Non è così», tuona il tecnico. Il turnover massiccio è finito nel mirino di critica e tifosi: «Quando decido la formazione pondero tutte le variabili, tenendo conto di una serie di cose. Da settimane siamo sempre in ritiro. Dovevo pensare anche alla gara con la Fiorentina, se se ne facevano male cinque come l’affrontavo? Ho fatto giocare Maggio e si è fatto male sul serio. La gara con il Chievo era l’unica dove poter fare certe scelte». Vietato fare paragoni con le altre grandi del campionato. Anzi no: «Anche Inter e Milan stanno giocando la Champions, vedete loro dove sono e dove siamo noi». La Fiorentina annuncia battaglia, anche se Mihajlovic ha provato a metter pressione agli azzurri definendo il Napoli squadra da scudetto: «Dobbiamo stare attenti, è una squadra molto forte», mette in guardia Mazzarri. «Mi dispiace per l’infortunio di Gilardino, ma la squadra viola è molto quadrata e ha sei punti in classifica proprio come noi. Il calcio sta andando verso un grandissimo livellamento, il Novara che vince con l’Inter è un altro segnale». Capitolo formazione: dopo avere raccolto consensi nelle prime uscite, Aronica osserverá un turno di riposo. Il tecnico non lo dice apertamente, ma lo lascia intuire: «Dovrò capire se rischiarlo. Se è al 130% della condizione piscofisica è il giocatore che abbiamo visto contro Manchester e Milan, altrimenti può fare guai. Sarò invece "costretto" a far giocare Gargano, probabilmente non avrò alternative a centrocampo dato che Dzemaili e Donadel sono ancora infortunati». Una grossa mano potrebbe darla la spinta del San Paolo: «I tifosi devono starci vicino, abbiamo bisogno del loro calore e sono convinto che anche contro la Fiorentina saranno determinanti». C’è chi la sfida di questa sera la seguirá in compagnia, anche se non allo stadio. Radio Marte, emittente ufficiale del Napoli, ha organizzato una serata-spettacolo al Vulcano Buono di Nola. "Piazza azzurra" è il nome dell’iniziativa. Un maxischermo trasmetterá le immagini della partita con il commento dei giornalisti dell’emittente.

COSI’ IN CAMPO
(ore 20.45)
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis;Campagnaro,Cannavaro,Fernandez; Zuniga, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disp.: Rosati, Aronica, Fideleff, Maggio, Santana, Mascara, Pandev. All.: Mazzarri.
Fiorentina (4-3-3): Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Lazzari; Cerci, Jovetic, Vargas. A disp.: Neto, De Silvestri, Nastasic, Kharja, Romulo, Santiago Silva, Ljajic. All.: Mihajlovic.
Arbitro: Valeri di Roma 2




FONTE LACITTà P.T.

Napoli e Mazzarri sotto processo

Turnover nel mirino.Pandev si giustifica: «Intesa ancora da affinare» Domani la sfida con la Fiorentina. Maggio indisponibile


VENERDÌ, 23 SETTEMBRE 2011


NAPOLI. Dove si è sbagliato? Il giorno dopo la sconfitta col Chievo è dedicato alle riflessioni. Il gruppo si è ritrovato di buon mattino a Castelvolturno per una seduta d’allenamento defatigante. Lavoro leggero per chi ha giocato la sera prima al Bentegodi, più intenso per gli altri. Per una volta i ruoli si sono rovesciati. Solitamente sono le riserve a trottare di più il giorno dopo le partite, stavolta è toccato ai titolari. In effetti, di big in campo a Verona ce n’erano pochi. Dei pochi titolarissimi schierati dall’inizio nella sfida di mercoledì, c’è pure chi è uscito malconcio. E’ il caso di Maggio: affaticamento muscolare. Gli esami di rito hanno escluso complicazioni gravi, ma è praticamente certo che l’esterno non sará in campo domani sera nel match con la Fiorentina. Problemi per Dzemaili, colpito da una tacchettata di un avversario. Per due giocatori messi male, un altro che si riaggrega. Donadel ha fatto rientro in gruppo dopo uno stop di due settimane, potrebbe accomodarsi in panchina nella sfida contro i suoi ex compagni viola. Ma che Napoli scenderá in campo domani? Mazzarri, il suo staff ed i calciatori ne hanno parlato a Castelvolturno. Nonostante le difese d’ufficio di fine partita, il tecnico si è reso conto di aver commesso qualche errore. Troppi cambi di formazione, troppe novitá in una volta sola. Vero è - come ha rimarcato l’allenatore - che i due difensori argentini, Fideleff e Fernandez, hanno mostrato buone qualitá e che su di loro si potrá contare in futuro. Vero anche che proprio da una leggerezza del primo è nato il gol del ko e che il secondo, dopo un primo tempo promettente, è calato vistosamente. Dalla difesa all’attacco. «Non ci conosciamo ancora bene, ecco perché l’intesa non era ancora ottimale», ha sottolineato Pandev al Bentegodi. Se è così, perché sono stati gettati in campo tutti in una volta tre attaccanti di scorta? Qualche riflessione s’impone anche sui problemi a centrocampo. L’infortunio di Maggio ha costretto Mazzarri a spostare Dzemaili sull’out destro, snaturandolo. L’acquisto di un altro esterno, magari mancino, avrebbe evitato simili soluzioni, ma è stato scartato dalla societá in sede di campagna acquisti. Tanti piccoli errori, tante incomprensioni più o meno lievi. Pagate tutte in una serata. Forse su una cosa ha ragione Mazzarri: il Bentegodi è un campo stregato. Su un’altra considerazione del tecnico, invece, sará il tempo a pronunciarsi. «Questa sconfitta potrebbe rivelarsi salutare», ha auspicato l’allenatore in riferimento ad una certa euforia e ad una certa sufficienza con cui si è affrontato il match. Se è così, si tratta di un insegnamento che Mazzarri dovrebbe cominciare a far proprio, visto che è da guinness dei primati stravolgere nove undicesimi della formazione che appena tre giorni prima aveva strapazzato il Milan. 

Chievo ancora fatale per il Napoli

Mazzarri esagera col turnover e Moscardelli segna su errore 

di Fideleff, primo ko per gli azzurri


VERONA. Fatal Verona. Il tabù Chievo resta tale per il Napoli, che dopo aver messo in scacco Manchester City e Milan s’arrende proprio alla squadra meno ostica. Decide Moscardelli, come l’anno scorso, ma stavolta i veneti sono agevolati dall’atteggiamento molle di un Napoli irriconoscibile, negli uomini - otto i cambi di formazione decisi da Mazzarri - e nel gioco. Fuori quasi tutti i titolari. Dei tre tenori in campo non se ne vede neppure uno. Lavezzi è addirittura a casa, Hamsik e Cavani si accomodano in panca accanto ad altri big come Cannavaro ed Inler. Attacco e difesa completamente rinnovati. Davanti Pandev, Mascara e Santana; indietro gli argentini Fernandez e Fideleff, con Aronica al centro. A centrocampo Maggio e Zuniga sulle fasce, coppia centrale formata da Dzemaili e Gargano. Niente turnover, invece, nel Chievo. L’unico assente, Pellissier, è infortunato. In attacco Thereau vince il ballottaggio con Moscardelli e si sistema in coppia con Paloschi. Il primo tempo è inguardabile. Le due squadre si annullano a centrocampo, gli errori si susseguono. Il Chievo aspetta gli azzurri, che però non si sbilanciano. Pandev è poco assistito da Santana e Mascara, mentre nelle retrovie spicca la sicurezza di Fideleff, che però calerá col passare dei minuti. Il primo tiro in porta al 5’ della ripresa. Ci prova Hetemaj, De Sanctis è attento. Al 13’ i sospirati cambi. Escono Maggio e Santana, entrano Inler e Cavani. Per l’esterno di Montecchio qualche problemino di natura fisica. Il suo posto sull’out di destra viene occupato da Dzemaili, mentre Inler si piazza al centro della mediana. Sono i due innesti del Chievo, però, a vivacizzare la partita. Sammarco e Moscardelli danno linfa. Il secondo spaventa anche De Sanctis al 20’ con un bolide da fuori, ma il portiere si oppone. Più difficile l’intervento su Paloschi, liberato da Rigoni. Il Napoli replica con Mascara, che conclude alto di testa in tuffo un attimo prima di lasciare spazio ad Hamsik. Ora in campo c’è un Napoli più "vero", ma un errore di Fideleff costa il vantaggio del Chievo. L’argentino cicca un rinvio al centro dell’area, Moscardelli - bestia nera - può sparare di sinistro per l’1-0. La reazione partenopea è scomposta. Gli azzurri spingono soprattutto sulla corsia mancina con Zuniga, ma non sfondano. Cavani stavolta non punge e arriva la prima sconfitta stagionale.

fonte lacittà P.T.

Il Napoli insegue un tris da sogno

E Cavani apre alla Spagna: «La Liga è super, un giorno ci giocherò» Scatta il turnover contro il Chievo Pandev per Lavezzi


NAPOLI. Sei punti su sei. Tanti ne lasciò per strada il Napoli l’anno scorso col Chievo. Per non perseverare negli errori, Mazzarri cambia registro. Per il match del Bentegodi, il tecnico azzurro pensa ad un massiccio turnover. Spazio a tanti nuovi innesti, almeno quattro a giudicare dalle indicazioni emerse dall’ultimo allenamento a Castelvolturno. Novitá distribuite in tutti i reparti. In difesa dovrebbe essere la volta buona per Federico Fernandez, l’ex jolly dell’Estudiantes che tanto bene ha impressionato in precampionato. A centrocampo tornata di riposo per Inler. Al suo posto il connazionale Dzemaili, che fará coppia al centro col rigenerato Gargano, mentre a sinistra Zuniga rileverá Dossena, escluso dalla lista dei partenti per Verona a seguito di un lutto familiare. In attacco ballottaggio Mascara-Pandev. Neppure convocato Lavezzi, uscito malconcio dal posticipo di domenica sera. Piccolo fuori programma ieri per la squadra azzurra diretta all’aeroporto di Capodichino. Il bus che trasportava il Napoli è stato costretto a fermarsi in tangenziale a causa di una perdita d’olio. La squadra ha dovuto attendere l’arrivo di un altro pullman tra l’incredulitá degli automobilisti, che in breve hanno circondato il mezzo una volta riconosciuti al suo interno i propri beniamini. Solo dopo un’oretta di attesa il Napoli ha potuto raggiungere lo scalo, da dove si è imbarcato sul charter per la cittá scaligera. Un piccolo incidente di percorso, nulla che possa compromettere il match del Bentegodi. Chi non vede l’ora di giocare è Gargano, che il posto da titolare se lo è riguadagnato: «Sono contento di quanto successo domenica ma ora pensiamo al Chievo», ha confessato l’uruguaiano. «Dobbiamo guardare sempre alla partita successiva, ora sará un altro esame per noi. Abbiamo battuto il Milan, il Chievo ci ha visti e dará il massimo contro di noi. Lo spogliatoio? Abbiamo accolto bene i nuovi, sono contenti di essere qui e di lavorare per una squadra importante». Tutto chiarito con Mazzarri: «Abbiamo avuto uno screzio, nessuno è contento di uscire e io non volevo farlo. Ho sbagliato a mancare di rispetto al tecnico, ma ci siamo chiariti e ora è tutto ok». Intervista anche per Cavani, stavolta con gli iberici di Radio Marca: «Mi fa molto piacere che un tecnico affermato come Guardiola parli di me», ha detto il bomber. «E’ motivo d’orgoglio, ma ora penso solo alla mia squadra. Se più avanti si presenterá questa possibilitá dovranno parlare con il Napoli. Io sto molto bene qui ma il sogno di andare ad una grande c’è sempre. La Liga spagnola è sicuramente il più grande campionato del mondo». 


COSI’ IN CAMPO
STADIO BENTEGODI

ore 20.45
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Andreolli, Cesar, Jokic; Bradley, Rigoni, Hetemaj; Cruzado; Paloschi, Moscardelli. A disp.: Puggioni, Mandelli, Frey, Vacek, Gallozzi, Uribe, Thereau. All.: Di Carlo.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Fernandez, Cannavaro, Campagnaro; Maggio, Gargano, Dzemaili, Zuniga; Hamsik Pande; Cavani. A disp.: Rosati, Fideleff, Aronica, Inler, Santana, Chavez, Mascara. All. Mazzarri.
ARBITRO: Damato di Barletta.

da lacittà P.T.

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NAPOLI:  un miracolo da scudetto

Una citta’ in delirio. Mazzarri:«Niente sogni, con ilChievo sará dura». Pandev per Lavezzi. De Magistris annuncia:

«Pronto l’accordo per un nuovo stadio»

MARTEDÌ, 20 SETTEMBRE 2011

NAPOLI. Neppure il tempo di gustarsi il successo sul Milan che c’è giá da preparare un’altra partita. Domani sera infrasettimanale di campionato a Verona col Chievo, uno degli ultimi tabù da sfatare per la banda di Mazzarri. L’allenatore degli scaligeri è cambiato, al posto di Pioli è tornato Di Carlo, ma guai a sottovalutare l’armata veneta che lo scorso anno riuscì a sottrarre 6 punti su 6 al Napoli. Lo sa bene il tecnico toscano, che il giorno dopo la bella vittoria sui rossoneri ha invitato tutto il gruppo a voltare pagina ed a guardare al prossimo impegno. Vietato esaltarsi, anche perché la prestazione di domenica sera, a dispetto del risultato, ha destato qualche perplessitá. Riflettori puntati su quei primi 20’ in cui gli azzurri sono apparsi in balia del Milan. Solo l’abilitá di Cavani ed un pizzico di fortuna hanno aiutato i partenopei a raddrizzare una gara che si stava mettendo in salita per la zampata di Aquilani, che aveva messo a nudo le difficoltá di approccio di Cannavaro e compagni. Mazzarri e il suo staff hanno avuto il modo di analizzare la gara, di evidenziare con serenitá luci ed ombre, di parlare alla squadra delle cose da correggere. Riflessioni addolcite dal 3-1 finale che ha fatto impazzire un’intera cittá. Probabile che al Bentegodi domani sera il tecnico applichi un ampio turnover. Dopo il Chievo, a stretto giro di posta, ci sono la Fiorentina ed il match di Champions col Villarreal (per entrambe le partite interne è scattata la prevendita). Quasi certo un turno di riposo per Lavezzi, uscito dal campo stremato al termine della sfida di domenica. In preallarme Goran Pandev, che potrebbe debuttare da titolare in uno stadio, quello di Verona, che lo ha visto spesso protagonista. Intanto la preoccupazione principale di Mazzarri è diventata tenere lontani i suoi calciatori dall’euforia della piazza, anche se quella dell’allenatore sembra una missione impossibile. Troppi i mulini a vento da sconfiggere per Mazzarri, che ieri con la squadra ha partecipato alla festa organizzata a piazza Plebiscito per onorare San Gennaro. Ennesimo bagno di folla per i calciatori azzurri, sempre più idoli di una cittá che ora sogna ad occhi aperti il tricolore. Dell’affetto e della passione della gente ha avuto un’altra testimonianza Aurelio De Laurentiis, che in mattinata da buon cristiano si è recato in Duomo per il tradizionale miracolo della liquefazione del sangue del santo. Le ovazioni dei fedeli rigorosamente a metá: per il patrono e per il presidente. Ieri, intanto, si è fatto sentire pure il sindaco Luigi De Magistris che a Radio Kiss Kiss ha parlato di stadio: «Entro l’anno chiuderemo un accordo tra il Comune ed il Napoli. Sará un grande accordo non solo per un nuovo stadio a Piazzale Tecchio, ma per rilanciare completamente l’intera area che sará giá valorizzata al massimo dalla Mostra d’Oltremare che ospiterá il Forum delle Culture, un grande parco dei divertimenti e tante altre iniziative».
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Lunedi 19 settembre 2011

NAPOLI: Cavani show, Milan al tappeto

Tripletta del Matador: Napoli in vetta, rossoneri a -5


NAPOLI. La rivincita è servita. Il Napoli stende un Milan incerottato e allunga a +5 in classifica sui rossoneri, l’Inter, la Roma e la Lazio. Altra prova di personalitá degli azzurri, bravi a ribaltare l’immediato svantaggio e a trasformare la serata in una festa vera. Il test del mattino scioglie tutti i dubbi: Lavezzi può giocare. Rispetto a Manchester l’unica novitá è Dossena. Nel Milan, viste le tante assenze, Allegri è ’costretto’ a mandare in campo Seedorf. Cassano e Pato le due punte, a centrocampo rombo con Aquilani vertice avanzato. I rossoneri dominano la scena in avvio. Estenuante e prolungato il possesso palla dei campioni d’Italia, che passano al 12’. Cassano crossa dalla destra, colpo di testa di Aquilani, De Sanctis può solo vedere il pallone che si insacca alle sue spalle. Neppure il tempo di rammaricarsi che il Napoli pareggia. Punizione dalla destra di Lavezzi, torre di Maggio, siluro di Cavani che si infila tra le gambe di Abbiati. L’1-1 galvanizza i partenopei, che si difendono senza troppi affanni e cominciano ad azionare la loro arma più pericolosa: il contropiede. Al 36’, da una ripartenza innescata da un recupero a centrocampo del rigenerato Gargano, la squadra di Mazzarri trova il gol del sorpasso. L’uruguaiano porta palla per 50 metri, poi imbecca alla perfezione Cavani che con un diagonale dalla sinistra brucia ancora una volta Abbiati. A blindare il vantaggio, poi, ci pensa De Sanctis che si oppone da campione al solito Aquilani, liberato al tiro a tu per tu col portiere. Nella ripresa il Milan deve provare a raddrizzare la situazione con gli uomini che ha in campo. Allegri, se si eccettua il baby El Shaarawi, non ha attaccanti in panchina. Pato si dá un gran da fare, ma non è assistito, mentre col passare dei minuti tra i rossoneri affiora un certo nervosismo. Ed al 6’ il Napoli rigira il coltello nella piaga: traversone di Lavezzi, respinta difettosa della difesa, altro sigillo di Cavani che firma la tripletta e si assicura il pallone della partita. Il destino del match è segnato e Mazzarri si concede il lusso di concedere un po’ di respiro ad Hamsik, che lascia spazio a Dzemaili. Allegra prova le mosse della disperazione - dentro Emanuelson, Antoninini e proprio El Shaarawi - ma non cambia granchè. Il Milan si affaccia una sola volta dalle parti di De Sanctis con un colpo di testa di Pato che si spegne oltre la traversa. Gli azzurri, invece, sfiorano la quarta rete con un tiraccio di Dzemaili ed un diagonale in contropiede di Lavezzi. Finisce 3-1, ma va bene lo stesso per il pubblico di Fuorigrotta che ora comincia a sognare sul serio. Tra due giorni si torna in campo a Verona col Chievo.

IL TABELLINO 

NAPOLI (3-4-2-1): ): De Sanctis 7; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Aronica 6; Maggio 6,5, Inler 6,5, Gargano 7,5, Dossena 6 (33’ st Zuniga sv); Lavezzi 6 (37’ st Pandev sv), Hamsik 6 (20’ st Dzemaili 6); Cavani 8. A disp.: Rosati, Fernandez, Santana, Mascara. All.: Mazzarri 7.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati 6; Abate 5,5, Nesta 5, Thiago Silva 5,5, Bonera 5 (21’ st Antonini 5,5); Nocerino 5, Van Bommel 5 (21’ st Emanuelson 5), Seedorf 5,5; Aquilani 6 (32’ st El Shaarawi sv); Pato 6, Cassano 5. A disp.: Amelia, Taiwo, Yepes, Valoti. All.: Allegri 5.
Arbitro: Tagliavento di Terni 5,5
Reti: 12’ pt Aquilani, 13’, 36’ pt e 6’ st Cavani
Note: ammoniti Nocerino, Pato, Aronica, Nesta, Gargano, Cavani, Antonini. Angoli 2-3. Recupero: 1’ pt, 3’ st. Spettatori 55mila circa.



LE INTERVISTE
Mazzarri critico: «Bene il successo ma non la prestazione»

Edinson Cavani si porta a casa il pallone di Napoli-Milan, ’trofeo’ che da quest’anno spetta a chi realizza una tripletta. «E bellissimo vedere questa gioia - dice l’uruguaiano guardando il San Paolo che canta - c’è tanta allegria e questo è la cosa più importante. Noi sappiamo quali sono i nostri difetti e che lavoro dobbiamo fare. Andiamo avanti per questa strada». «Siamo partiti male, dopo è diventata una buona gara. Ma contro le grandi non va bene partire così, dobbiamo crescere ancora». Walter Mazzarri non si accontenta del 3-1 con cui il suo Napoli ha sconfitto il Milan. Poi però cede all’ottimismo: «Napoli da scudetto? E’ un ritornello che ripetete sempre, speriamo di sentirlo ancora nelle prossime domeniche, vorrá dire che duriamo...». Poi Mazzarri ha spiegato i motivi della sua insoddisfazione. «L’inizio della partita non mi è piaciuto gran che, deve crescere la personalitá - ha detto il tecnico - Siamo entrati in campo contratti, timorosi, timidi. Come era successo a Manchester. Se non arriva subito il pareggio rischiamo di perdere. Non basta valutare il risultato, io guardo anche alla prestazione. In fase di possesso palla possiamo mettere ancora più in difficoltá l’avversario. Voglio vedere una squadra ancora più autoritaria». Felice anche il presidente Aurelio De Laurentiis per i tre punti col Milan: «Siamo solo alla seconda giornata, basta con il giochino dello scudetto. Abbiamo vinto ma la strada è ancora lunga.

fonte lacittà P.T.



Video sintesi 2^ rete di Cavani - commentato da Auriemma



Video sintesi 3^ rete di Cavani - commentato da Auriemma


Prima la gioia per il goal di Aquilani, poi la grande delusione per Tiziano Crudeli noto tifoso milanista. Cavani ha battuto il Diavolo!


Napoli-Milan, è giá profumo scudetto

Stasera supersfida al San Paolo. Mazzarri: 

«Ripetiamo la gara di Manchester»


DOMENICA, 18 SETTEMBRE 2011

Napoli. «Lavezzi giocherá solo se sta bene. In campo bisogna mettere solo calciatori al cento per cento». Mazzarri taglia corto. Tutti gli chiedono del Pocho ed il tecnico del Napoli gioca a nascondino. Non svela se schiererá l’asso argentino e passa la palla allo staff medico. «Non occorre forzare troppo, anche se so che lui vorrebbe scendere in campo. Valuteremo nel corso della rifinitura e vedremo se potrá dare un contributo pari al suo valore. Chi ha grande tecnica ha comunque bisogno di essere al top della condizione per fare la differenza». Nel frattempo, a scanso di equivoci, il Pocho figura tra i convocati per la sfida di stasera. Sono diciannove in tutto e Mazzarri precisa: «Farò poco turn over. Affrontiamo i campioni d’Italia, non dimentichiamocelo». Formazione, insomma, abbastanza definita. De Sanctis inamovibile tra i pali, difesa a tre con Campagnaro, Cannavaro ed uno tra Fernandez e Aronica, che sono in ballottaggio. A centrocampo conferma per Gargano accanto ad Inler dopo l’ottima prestazione di Manchester. Sulle fasce Maggio e Dossena, in attacco Hamsik, Cavani e - si spera - Lavezzi, altrimenti le soluzioni sono Pandev, Santana o Mascara. Meno probabile l’inserimento nel tridente di Dzemaili. Più problematica la situazione in casa Milan. Allegri è alle prese con assenze pesanti. Fuori causa Robinho, Boateng, Ambrosini, Gattuso e - soprattutto - Ibrahimovic. «Pesante? No, un’assenza pesantissima», ammette Mazzarri che però precisa subito: «Come sarebbe quella di Lavezzi per noi. Al di lá di questo, il Milan è una squadra fortissima, con un modulo consolidato e una rosa al top. Chiunque giocherá, sará comunque un calciatore forte. La classifica degli ingaggi, del resto, è chiara». I rossoneri hanno un monte ingaggi di 160 milioni, gli azzurri di poco superiore ai 40. Eppure, per molti è proprio il Napoli ad essere favorito questa sera: «Vorrei rivedere subito la squadra che ha disputato il secondo tempo contro il Manchester City», si augura Mazzarri. In settimana - ed anche ieri in conferenza stampa - Galliani ed Allegri hanno infiammato la vigilia con le loro dichiarazioni. L’allenatore del Napoli non raccoglie: «Guardo al Napoli, non faccio confronti. Mi interessa solo dare ai miei giocatori gli strumenti per fare la miglior partita possibile. Non ho rivincite da prendermi, io voglio sempre i tre punti». Una lamentela, comunque, Mazzarri se la concede: "Abbiamo avuto un giorno in meno per riposare rispetto a loro, ma è il prezzo da pagare quando si giocano competizioni come la Champions». Sequestrati 19 biglietti nella mattinata di ieri dagli agenti di polizia del commissariato Montecalvario. Appartenevano ad un 32enne napoletano, incensurato, che è stato immediatamente denunciato in stato di libertá per i reati di ricettazione e contraffazione.


SABATO, 17 SETTEMBRE 2011


Il tormentone Lavezzi:

Il Pocho in dubbio. Allegri attacca Mazzarri, da Galliani messaggi di pace

NAPOLI. 14mila abbonati, quasi 35mila biglietti venduti: anche domani ci sará il pienone al San Paolo. Del resto, Napoli-Milan è sfida suggestiva anche se si è appena alla seconda giornata di campionato. Il tormentone che accompagna gli azzurri alla gara è sempre lo stesso. Lavezzi sì, Lavezzi no? Mazzarri scioglierá i dubbi solo all’ultimo, in base anche alle indicazioni fornite dallo staff medico. Il Pocho pagherebbe di tasca sua per giocare. Giá l’anno scorso ha saltato Milan-Napoli, per la nota faccenda dello sputo al romanista Rosi. Ad arroventare la vigilia ci hanno pensato le dichiarazioni di Max Allegri ed Adriano Galliani. Il tecnico ha adoperato il sarcasmo: "Oltre all’arbitro, Mazzarri vuole scegliersi anche il calendario?". L’amministratore delegato rossonero, dopo le scaramucce del giovedì - "Non abbiamo avuto paura di Messi, figuriamoci di Cavani" - ha parzialmente corretto il tiro a Radio Kiss Kiss: "Champions al Milan e scudetto al Napoli? Firmo subito". Più concilianti, e non poteva essere altrimenti visto lo stile e la spiritualitá del personaggio, le dichiarazioni di Edinson Cavani all’emittente ufficiale azzurra. "L’emozione del gol a Manchester è stata grandissima, non solo per la rete in sé ma anche per altre cose" ha esordito il Matador, ospite del salottino di Radio Marte. "Il Napoli da tempo non giocava in Champions, era la mia prima partita in questa competizione. Tutto bellissimo, adesso però è passato e ora dobbiamo pensare alla partita di domenica. Il nostro segreto? La carica che riesce a darci il nostro allenatore e la forza d’insieme. Siamo un gruppo di uomini veri". La posta in palio è alta: "Contro il Milan l’anno scorso abbiamo perso punti che non dovevamo perdere. Ci teniamo molto, anche perché sappiamo che per i nostri tifosi si tratta di una partita molto sentita. Non sará però decisiva. Siamo appena alla seconda giornata, il campionato è lungo". Chissá se ci sará il Pocho: "Speriamo che sia con noi, altrimenti ci sará un giocatore altrettanto bravo al suo posto". Alle parole dell’attaccante hanno fatto eco quelle del presidente Aurelio De Laurentiis: "Scudetto? Sognare non costa nulla, l’obiettivo è concludere il campionato tra le prime cinque ma non poniamo limite al finale. Galliani ha detto Champions a loro e scudetto a noi? Macchè, anch’io voglio la Champions". Il numero uno azzurro ha parlato anche di stadio: "A Manchester ho ammirato impianti bellissimi. Io ho in mente una rivoluzione totale a piazzale Tecchio, spero di costruire lì una nuova cittá che comprenda anche un impianto nuovo".

fonte lacittà

VENERDI 16 SETTEMBRE 2011

Lavezzi potrebbe saltare la gara coi rossoneri a causa di una contusione all'adduttore
Dopo la grande prova del Napoli contro il Manchester City, con relativo punto strappato in casa dei ricchissimi citizens, il Napoli deve scongiurare l’ipotesi di infortunio per uno dei suoi uomini simbolo: Ezequiel Lavezzi. L’argentino ha ricevuto un colpo durante la sfida di Champions League, ma ancora non si conosce la gravità dell’infortunio. CONTUSIONE AL CALCAGNO – Leggendo il comunicato ufficiale della società, che esclude una lesione, non ci sarebbe da preoccuparsi per i tifosi azzurri. E’ certo, però, che le precise condizioni di Lavezzi verranno calcolato tra oggi e domani. Di sicuro si sa che, durante la sfida contro il Manchester City, il Pocho ha ricevuto un colpo che gli ha provocato un dolore al calcagno che non gli ha permesso di concludere la gara. La società, Mazzarri, il suo staff e tutti i tifosi partenoopei, sperano che questa contusione non impedisca a Lavezzi di saltare l’importante sfida del San Paolo contro il Milan.
fonte  fanpagecalcio


Il Napoli mette paura al Manchester

Grande prestazione dei partenopei Traversa di Lavezzi Cavani porta in vantaggio gli azzurri, poi il pareggio firmato Kolarov

GIOVEDI 15 SETTEMBRE 2011
MANCHESTER. Un grande Napoli fa un figurone contro i milionari del City, porta a casa un buon punto e può addirittura recriminare per un colpaccio che si stava materializzando a metá ripresa grazie alla zampata di Cavani. Solo una zampata di Kolarov, uno dei campioni meno reclamizzati dello sceicco Mansour, tiene a galla la spocchiosa banda di Mancini, lontana parente dello squadrone che colleziona goleade in Premier. Mazzarri apporta tre cambi rispetto all’undici di partenza di Cesena. Difesa confermata con Aronica preferito a Fernandez. A centrocampo ci sono Gargano al posto di Dzemaili e Zuniga sulla corsia di sinistra in luogo di Dossena. In attacco Santana lascia spazio ad Hamsik, che completa il trio dei tenori al fianco di Lavezzi e Cavani. Mancini, invece, dá fiducia a Kolarov sull’out di sinistra. In attacco Nasri, Silva ed Aguero operano alle spalle dello stantuffo Dzeko, con Tevez relegato in panca. La partenza è tutta del City. I primi venti minuti sono terribili per il Napoli, che resta schiacciato nella propria area. Ci provano Nasri e Dzeko, ma senza fortuna. Alla prima ripartenza, però, sono gli azzurri a far tremare gli inglesi. Lavezzi fugge via a Kompany e scocca un destro a giro che sorprende Hart: traversa. L’occasione mancata galvanizza i partenopei che per alcuni minuti si affacciano minacciosi in zona d’attacco. Poi però, sono ancora i Citizens a rendersi pericolosi, soprattutto per merito di Aguero. Il Kun costringe Cannavaro ed Aronica ad un paio di interventi da ammonizione, quindi al 34’ serve un pallone d’oro a Yaya Tourè che da due passi pareggia il conto dei legni: traversa. La ripresa si apre con il Napoli vicino al gol. Zuniga pennella dalla sinistra, tiro al volo di Hamsik, salvataggio miracoloso sulla linea di Kompany. La brutta notizia è che il Pocho, zoppicante per un pestone ricevuto a metá primo tempo, è costretto a uscire al 13’. Mazzarri lo rimpiazza con un centrocampista, Dzemaili, e non con una punta come Pandev. Ma gli azzurri non arretrano il baricentro, anzi trovano la rete al 24’ col Matador. Il contropiede è quasi da manuale del calcio: Maggio recupera palla sulla tre quarti, la porta per cinquanta metri, poi imbecca Cavani che insacca tra le gambe di Hart. Azzurri in vantaggio, City che reagisce coi nervi più che con la tecnica. Ma ha tante starlettes dalla sua parte, che nei momenti opportuni si fanno trovare pronte all’esibizione. Aguero coglie un’altra traversa su cross di Kolarov, poi è lo stesso serbo ad impattare su calcio di punizione al 29’. L’esecuzione di sinistro dell’ex laziale è impeccabile, De Sanctis resta immobile tra i pali. La truppa di Mazzarri vacilla e rischia di capitolare nuovamente su girata di Dzeko. Mancini inserisce forze fresche - Clichy, Jonhnson e Tevez - mentre nel Napoli Pandev rileva Cavani. Proprio il macedone non sfrutta un pasticcio di Kompany, con Hart che salva. Uno a uno nella tana del City. Non c’è male come esordio in Champions.

Mazzarri ha un po’ di rimpianti
«Potevamo anche vincere contro gli inglesi»

Edinson Cavani è tornato a colpire. Gol d’autore per il Matador all’Etihad Stadium: «Dovremo lavorare ancora, ma abbiamo dimostrato che ce la possiamo giocare con qualsiasi squadra. Dobbiamo solo continuare così», dice l’uruguaiano che non ha troppi rimpianti per la rimonta subita. «Può darsi che nel finale abbiamo pagato l’inesperienza, ma è normale soffrire quando giochi contro squadre così attrezzate». La rete è stata quasi una liberazione: «Per me era importante tornare al gol, segnare alla mia prima partita in Champions mi riempie di gioia. Ora mi preparerò per il Milan, spero di fare una grande gara domenica». è il turno di Walter Mazzarri: «Siamo partiti contratti, nel primo tempo ci è andata bene. Nella ripresa ci siamo sciolti, forse potevamo addirittura raddoppiare dopo aver sbloccato la partita ed è questo che ci è costato il pareggio». Rammarico per l’infortunio del Pocho? «Dzemaili ha pressato benissimo i loro mediani, dando una mano anche in avanti. Peccato per un paio di tiri da fuori di troppo, poteva appoggiare qualche pallone in più. Sono contento, comunque, per l’applicazione mostrata da tutti». Nel pomeriggio Aurelio De Laurentiis s’era concesso un tour all’Old Trafford, il tempio dello United di sir Alex Ferguson: «Gli inglesi sono straordinari, fanno stadi che mettono a frutto per fare grandi incassi», ha detto il presidente. «Qui non si verificano incidenti. Pensiamo al San Paolo che ha bisogno di un grosso restyling. Ho parlato con De Magistris, ci vorranno dai quattro ai sette anni. Ho un piano A e un piano B».

fonte lacittà

CHAMPIONS LEAGUE: Il Napoli sogna una notte magica

Gargano la possibile novitá a centrocampo 

Maggio: «Stasera servirá la testa giusta»


MERCOLEDÌ, 14 SETTEMBRE 2011

NAPOLI. Uno stadio moderno, funzionale, con una sala stampa attrezzatissima. Ci si accorge di essere in Champions anche da questi dettagli. Il Napoli atterra a Manchester alle 13.05 e nel pomeriggio, prima di assaggiare il terreno dell’Etihad Stadium, si presenta in conferenza stampa. A Walter Mazzarri e Christian Maggio il compito di sintetizzare lo stato d’animo del clan azzurro. Comincia l’allenatore: «I miei giocatori non devono pensare che sia la Champions o chi siano gli avversari. Con il Villarreal e il Liverpool abbiamo fatto bene, su campi difficili e quando avevamo meno esperienza. Possiamo ripeterci. Siamo arrivati terzi in Italia dove ci sono squadre di livello, cercheremo di mettere in difficoltá anche il City come abbiamo fatto un po’ con tutti». La prova generale di Barcellona, a fine agosto, non ha fornito le risposte sperate ma il tecnico non se ne cura: «è stata un’amichevole, non fa testo secondo me. Anche se sullo 0-0 avevamo concesso poco, ma poi loro sono venuti fuori e ci sono stati tanti cambi per mettere tutti in condizione. è stata più che altro una gara per far entrare nella mentalitá europea, per far abituare i ragazzi a questi grandi stadi». In molti hanno accostato il City di Mancini proprio al dream team di Guardiola: «Siamo coscienti del valore della squadra avversaria. Da parte mia verificherò la condizione di alcuni giocatori che hanno giocato a Cesena. Alcuni hanno speso tanto ma abbiamo giocato solo una gara. Non abbiamo problemi invece per quanto riguarda gli infortuni. Che tipo di partita faremo? Abbiamo sempre interpretato in modo netto le due fasi: in quella passiva si tolgono le fonti del gioco avversario pressando e facendo adattamenti difensivi per rendergli la vita difficile, poi la nostra mentalitá è che in casa o fuori abbiamo delle manovre che dobbiamo sviluppare». Per Mazzarri il compito che attende il Napoli è durissimo: «Il ranking dice che siamo l’ultima squadra di questo girone. Erano 21 anni che non entravamo in Champions, a noi però importa poco. Siamo in crescita esponenziale. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che stiamo facendo, affronteremo il City come se fosse una finalissima». Il monte ingaggi e i tanti campioni tra le fila inglesi mettono paura: «Se spendono tutti questi soldi è perchè i loro giocatori danno certezze considerando che hanno giá un passato importante nel calcio. Il nostro orgoglio è che siamo arrivati terzi come loro facendo cose straordinarie, andando oltre i nostri limiti. La strada intrapresa è giusta e nonostante qualcuno dica che deve essere cambiata noi andiamo avanti crescendo anno dopo anno». Meno prolisso dell’allenatore è Christian Maggio, che assicura: «Siamo prontissimi. Dobbiamo affrontare questa gara con tranquillitá, speriamo di iniziare bene, non è facile ma se facciamo quello che sappiamo si può far bene. In Champions serve la testa giusta». In campo sicuramente Gargano al posto di Dzemaili a centrocampo. Anche Zuniga ha qualche chance. Prima degli azzurri avevano parlato quelli del City. Occhi puntati soprattutto su Mancini. «Non sará affatto una sfida facile, il Napoli è una squadra molto ben organizzata, che pratica un calcio che assomiglia molto al nostro. Manchester City favorito? Solo perché abbiamo giá giocato cinque gare ufficiali rispetto a loro che ne hanno disputata appena una», la chiosa del tecnico jesino.


Quattromila tifosi azzurri al seguito
In tribuna ci sará anche il sindaco De Magistris
NAPOLI. La carica dei quattromila. Tifosi, appassionati, sportivi: tutti al seguito del Napoli. Uno spicchio di cittá è pronto a trasferirsi in Inghilterra. Qualcuno, per la veritá, ha giá raggiunto Manchester, che si è tinteggiata per l’occasione di azzurro. Saranno in minoranza i sostenitori partenopei allo stadio Etihad, ma si faranno sentire. Tra loro anche due sostenitori d’eccezione: Luigi De Magistris, il sindaco, e Tommaso Sodano, il suo vice. Primo cittadino, vicario e membri dello staff hanno viaggiato in aereo con la squadra. La prima del Napoli in Champions è coincisa con una missione istituzionale del sindaco, chiamato tra ieri ed oggi in alcune visite diplomatiche presso varie cittá della Gran Bretagna. Qualcuno, però, ha storto il naso. «Mentre la cittá si prepara ad affrontare l’ennesima emergenza rifiuti, il sindaco e il suo staff fanno i turisti al seguito del Napoli. Per il calcio sono state annullate due sedute del Consiglio», hanno tuonato dall’opposizione. Pronta la replica di Sodano: «Si tratta di attacchi strumentali e privi di fondamento, assolutamente distanti dalla veritá. Voglio chiarire perché l’opposizione eviti di alimentare polemiche capziose. Primo punto: il sindaco non ha chiesto il rinvio delle due sedute del Consiglio comunale, ma solo di quella relativa al Forum delle Culture, come peraltro richiesto anche dal capogruppo del Pdl Napoli, Stanislao Lanzotti. Secondo punto: il tema dei rifiuti non era all’ordine del giorno di nessuna seduta del Consiglio comunale. Terzo punto: non ci troviamo in Inghilterra per turismo calcistico, pur essendo appassionati della nostra squadra, ma siamo impegnati in alcuni incontri istituzionali importanti». La partita, insomma, è giá cominciata anche se in questo caso si tratta più di un derby fratricida che di una sfida internazionale contro un avversario esterno.


Napoli: 4000 tifosi in Inghilterra Bagno di folla per Lavezzi e Cavani. Grande entusiasmo per la sfida di domani: Mazzarri cambia, contro il Manchester Gargano e Fernandez


MARTEDÌ, 13 SETTEMBRE 2011
NAPOLI. Napoli sogna ad occhi aperti. La bella vittoria di Cesena ha fatto impennare gli entusiasmi tra i tifosi. Quattromila quelli in partenza per l’Inghilterra, nonostante gli inviti delle autoritá - l’ultimo appello è quello del prefetto De Martino - a recarsi allo stadio solo in possesso del biglietto per la partita (designato l’arbitro, sará lo svedese Eriksson). Ieri, intanto, ressa e grande calca in via dei Mille, nel salotto buono di Napoli, una volta sparsasi la notizia del passaggio di Ezequiel Lavezzi. Accompagnato dal figlio Thomas e dalla compagna Yanina Screpante, il Pocho voleva trascorrere una mattinata tranquilla facendo shopping tra i negozi del centro. Apriti cielo. I passanti lo hanno subito riconosciuto, circondandolo alla ricerca di autografi e foto ricordo. In breve l’asso argentino si è ritrovato sommerso dall’affetto dei tifosi. Scene di ordinaria passione anche a Marcianise, all’esterno di un noto centro commerciale, l’Outlet. Protagonista, in questo caso, Edinson Cavani. Anche il Matador è stato riconosciuto dai clienti del maxistore, che lo hanno circondato tributandogli abbracci, cori e ovazioni. Piccoli fuori programma per i due attaccanti del Napoli, dunque, tra i protagonisti della bella serata del Manuzzi. Il Pocho, soprattutto, che con il suo gol lampo ha spianato la strada al blitz azzurro. Per Cavani, invece, un’altra serata di digiuno, anche se il centravanti uruguaiano ha fornito importanti segnali di vitalitá, cercando la porta con insistenza e rendendosi protagonista di un paio di recuperi difensivi strappa applausi. Nel pomeriggio di ieri, intanto, ripresa degli allenamenti a Castelvolturno. Walter Mazzarri è stato categorico con i suoi calciatori. Nessuna euforia per il debutto positivo in campionato, vietato parlare di scudetto e di obiettivi ambiziosi. C’è da voltare subito pagina, piuttosto, e da pensare con la massima concentrazione ad un avversario assolutamente insidioso come il Manchester City. I campioni a disposizione di Mancini sono tanti, alcuni dei quali in forma smagliante come il Kun Aguero. Anche a Manchester, poi, c’è una gran voglia di fare bene alla prima nella massima competizione continentale. Probabilmente contro gli inglesi il tecnico azzurro apporterá alcune modifiche rispetto all’undici di partenza di Cesena. Sicuro il rientro dall’inizio di Hamsik. In difesa invece potrebbe trovare spazio l’argentino Fernandez, mentre Gargano si gioca il posto a centrocampo con Dzemaili

fonte la citta' P.T.

Napoli: ora la missione Manchester
Mazzarri si gode Lavezzi e Hamsik, e rilancia Gargano in Champions. Archiviata la vittoria a Cesena gli azzurri si preparano alla sfida di mercoledì
LUNEDÌ, 12 SETTEMBRE 2011
NAPOLI. Buona la prima. Il Napoli vince all’esordio in campionato. Non gli capitava dal 1994. Diciassette anni, insomma. Mazzarri ha cambiato anche quest’altro record e si conferma l’ammazza tabù della storia recente azzurra. Gli azzurri hanno dimostrato forza e una pericolositá offensiva davvero incredibile. Hamsik ha cambiato la storia della partita. Ha una marcia in più rispetto a Santana e l’ha dimostrato. Il tridente delle meraviglie si è ritrovato e la musica è diventata un’altra. Lavezzi - che fino a quel momento ha predicato nel deserto - è stato assistito meglio e la manovra è diventata più pericolosa. Il Napoli ha comandato il gioco. L’espulsione di Benalouane ha dato fiato alla squadra di Mazzarri che ha schierato addirittura il poker d’assi. Pandev si è divorato un gol giá fatto ma il macedone avrá modo di rifarsi. E’ una certezza assieme ad un potenziale in attacco davvero incredibile. Mazzarri - però - non è completamente soddisfatto. Non ha dimenticato le sofferenze del primo tempo. Quando il Cesena, partiva in velocitá, si rischiava - ovviamente - di sbandare. E’ mancata la copertura in mediana. Inler è salito tanto nella ripresa, ma nei primi 45’ lui e Dzemaili non garantivano il filtro necessario e la difesa veniva presa d’infilata. Cannavaro se l’è vista brutta con Mutu che scivolava sull’esterno e non gli dava punti di riferimento. E’ servito tutto il mestiere. Il Napoli se l’è cavata, Aronica ha battagliato, Campagnaro non ha mollato un centimetro ed il peggio è passato. Contro formazioni più blasonate - però - si rischia e l’agguato è dietro l’angolo. «Siamo stati troppo leziosi in alcune circostanze», ha spiegato Mazzarri. «Così non va bene». Il riferimento è alla partita di mercoledì con il City. La squadra di Mancini non perdona, ha una potenza incredibile. Dzeko, Aguero, Tevez, lo stesso Balotelli ma anche uno scatenato David Silva che sta incantando l’Etihad Stadium con le sue giocate. Quindi servirá una maggiore concentrazione e una copertura diversa anche degli esterni. I sincronismi devono funzionare alla perfezione per evitare di lasciare il terzetto troppo solo alle intemperie degli avversari. In questo senso, non va accantonata la candidatura di Gargano al fianco di Inler. L’uruguaiano può garantire pressing e una buona dose di intensitá. Fa salire la squadra e per molti rappresenta l’alter ego ideale per lo svizzero. Mazzarri ci sta pensando sin da stamattina. La squadra ha immediatamente ripreso la preparazione perché la Champions incombe. Hamsik giocherá sicuramente dal primo minuto. L’altra possibile variazione nel reparto arretrato con Fernandez che si candida per affiancare Cannavaro e lo scatenato Campagnaro, una delle note positive più belle del Manuzzi. Ha offerto una prestazione da brividi. Ha messo lo zampino nel primo gol con una rimessa laterale da 20 metri. Poi è entrato nel tabellino dei marcatori, il premio più bello dopo il brutto incidente che l’ha coinvolto in estate. Sono morte tre persone e il pensiero di Hugo è andato sicuramente a loro. «Mi sto sforzando di guardare avanti». I compagni lo hanno inondato di affetto. La societá gli è stata vicina e lui sta superando questo difficile momento. Neanche i problemi accusati in ritiro, lo hanno fermato. Si è allenato da solo e si è fatto trovare pronto. Il Napoli non può prescindere da lui.


fonte lacittà P.T.


Napoli, stoffa da Champions, sul sintetico di Cesena è 1-3 Apre Lavezzi, pari di Guana, poi nella ripresa viene espulso Benalouane e segnano Campagnaro e Hamsik, partito dalla panchina. Mazzarri sull'1-1 schiera 4 attaccanti e prevale. Clamoroso gol mangiato da Pandev


VIDEO SINTESI CESENA 1 NAPOLI 3



DOMENICA, 11 SETTEMBRE 2011


Di solito due indizi fanno una prova. E anche stavolta è così: lo scorso settembre il Napoli a Cesena ha dato il via alla cavalcata che ha portato gli azzurri fino al terzo posto finale, mentre l’ultima volta che i campani hanno giocato su un terreno in erba sintetica hanno vinto 2-0, in Europa League contro l’Elfsborg. Corsi e ricorsi: il Napoli stasera ha vinto 3-1 al Manuzzi, nel primo scontro di serie A disputato su un campo in sintetico. Gli azzurri tornano a vincere una prima di campionato a distanza di 17 anni. In vantaggio con Lavezzi in avvio, il Cesena è poi protagonista di un grande ritorno, agguantando il pari dopo 24 minuti con Guana. Nel secondo tempo l’espulsione di Benalouane spariglia le carte, col Napoli che prende in pugno la gara, continuando peraltro a spingere anche dopo il raddoppio firmato da Campagnaro al 22’. E infatti arriva il tris, per opera del subentrato Hamsik, al 42’.



HAMSIK IN PANCA, GHEZZAL K.O. — Quello visto al Manuzzi è un Napoli inizialmente senza Hamsik visto che ha giocato due partite con la sua nazionale e causa Champions (mercoledì la sfida a Manchester col City, capolista in Premier dopo la quarta vittoria consecutiva di oggi), ma certo il gruppo azzurro non è distratto da questo pensiero. Mazzarri sceglie di completare il 3-4-2-1 con Santana al fianco di Lavezzi, subito dietro a Cavani. Il Cesena deve invece rinunciare ad Antonioli e a Ghezzal, fermato da un attacco influenzale. Dunque fra i romagnoli giocano in porta Ravaglia, all’esordio in A, Candreva alla sinistra di Mutu ed Eder e il convalescente Colucci in mezzo. UNO-DUE TARGATO LAVEZZI-GUANA — Benalouane fa tremare gli azzurri in apertura mandando a lato di un soffio, Lavezzi invece trafigge il Cesena, sfruttando al meglio un incredibile assist di Campagnaro, che lancia in area l’argentino con una rimessa laterale dall’altezza del centrocampo. Il destro del Pocho è letale, il Napoli dopo 3’ è già in vantaggio, complice una difesa romagnola a dir poco allegra. Ma il Cesena non si scompone. Anzi, teleguidato da un Giampaolo versione dodicesimo uomo in campo, serra le fila, ritrova ordine ed equilibrio, e non rinuncia mai a rilanciare l’offensiva. Così è vero che Maggio sfiora il raddoppio, ma anche che Comotto di testa va vicino al gol, prima che Guana centri il bersaglio: è il 24’, l’ex bresciano in scivolata anticipa Cannavaro e converte in rete un assist di Eder. La partita continua a filar via veloce e senza tregua, con Cavani che non riesce a brillare (solo una conclusione al suo attivo, ma tanto lavoro oscuro, anche in fase difensiva) e con Mutu che invece sfodera tutta la sua voglia di riscatto, lasciando intuire che la salvezza del Cesena passerà sicuramente dai suoi piedi. Sul fronte Napoli, la nuova coppia svizzera, composta dai centrali di centrocampo Dzemaili-Inler, espone ancora il cartello “lavori in corso”, mentre quella argentina, targata Lavezzi-Santana, mostra ottimi spunti tecnici e di fantasia. Insomma, il cantiere Napoli è in pieno rodaggio, ma certo l’ispirazione non gli fa difetto.
CAMPAGNARO-HAMSIK E IL NAPOLI VA — La ripresa riprende là dove si era interrotta la prima frazione: ritmi altissimi nonostante il caldo, squadre attente e combattive. Il gioco è però spezzettato, anche per l’affiorare di un po’ di nervosismo. Dal 10’ il Cesena resta in dieci per la doppia ammonizione a Benalouane (la prima al 5’ della ripresa), corregge in corsa Giampaolo togliendo Colucci a centrocampo e inserendo Rossi al fianco di Von Bergen in difesa. Una scelta coraggiosa, che non sacrifica nessuno dei tre tenori Eder-Mutu-Candreva. Piovono altre ammonizioni, dovute forse anche alla crescente stanchezza, le due squadre insistono nella ricerca del raddoppio, con grande generosità ma minor lucidità rispetto al primo tempo. E allora Mazzarri prova la mossa vincente: dentro Hamsik, al 15’, accolto dal boato degli oltre seimila tifosi napoletani sugli spalti, fuori Santana. Ancor più eloquente la seconda iniziativa del tecnico toscano: al 21’ fa il suo esordio in azzurro Pandev, al posto di Aronica. Il coraggio del Napoli viene premiato: al 22’ Campagnaro anticipa Rossi e infila l’1-2 con un destro sotto rete, sfruttando un assist di Hamsik da calcio d'angolo. Il Cesena accusa la fatica dell’inferiorità numerica e dell’enorme dispendio di energie dei primi 45’, il Napoli sente l’odore del sangue e non perde occasione di catapultarsi dalle parti di Ravaglia. Giampaolo manda in campo Bogdani al posto di uno spremutissimo Eder, ma ormai il Napoli è padrone della gara. Entrano anche Martinez e Fernandez, poi Pandev non trova il raddoppio colpendo la traversa con un sinistro a colpo sicuro e portiere fuori causa, su perfetto assist di Maggio. Ma ad arrotondare il risultato ci pensa Hamsik al 43’: lo slovacco raccoglie la corta respinta di un difensore e lascia partire un sinistro affilato e vincente. E’ l’1-3 finale, e ora sì che il Napoli può pensare al City.

fonte lagazzettadellosportit di L.T.

NAPOLI   Stasera l’esordio a Cesena.
Il tecnico Mazzarri carica gli azzurri
«Vogliamo stupire anche quest’anno»

SABATO, 10 SETTEMBRE 2011


NAPOLI. Si riparte da Cesena. Il Napoli debutta stasera al Manuzzi e spera di cominciare subito con il piede giusto: «Sará un match difficile, contro una squadra che si è rinforzata ed ha buone potenzialitá. Ci sará l’incognita del campo sintetico. Ma siamo fiduciosi di poter cominciare bene la stagione. Personalmente sono soddisfatto di come abbiamo lavorato e di cosa ha fatto la societá in sede di mercato. Vogliamo consolidarci nel tempo su certe posizioni». Mazzarri - però - rifiuta la pressione. Il Napoli non è condannato a vincere su tutti i campi. Questo è un concetto importante. Ovviamente la gente punta al massimo: «E’ giusto che sia così. Siamo contenti che la gente possa sognare. Ma noi addetti ai lavori dobbiamo essere concreti e realisti. Avete visto la classifica degli ingaggi: ci sono almeno quattro squadre che ad oggi sono di un altro pianeta. L’anno scorso abbiamo fatto qualcosa di straordinario e ci riproveremo, però è anche vero che non si può trasformare lo straordinario in ordinario. Sulla carta Milan, Inter e Juventus sono davanti a tutti. Il fatto che abbiano in squadra tanti top player la dice lunga. Noi abbiamo un ottimo gruppo, con giocatori che possono diventare dei campionissimi in futuro e noi speriamo di poter contribuire alla crescita di tutti. Ma dobbiamo riconoscere che sará un campionato difficilissimo». Il Napoli ci proverá: «Mi rendo conto che sulla scorta di ciò che abbiamo costruito in questi anni è anche lecito che si diano meriti a questa squadra ed a questa societá che in quattro stagioni di A è riuscita a conquistare la qualificazione in Champions League. Era un traguardo che non si raggiungeva da oltre venti anni e questo resterá per sempre nella storia. Quello che il presidente ed il club hanno ottenuto in così poco tempo è una cosa eccezionale. Noi restiamo sereni, vogliamo provare a ripetere la scorsa stagione e crescere ulteriormente». La squadra ci crede. Cavani crede che Mazzarri sia un valore aggiunto: «Lo ringrazio molto. Sono quelle cose che più di ogni altre ti riempiono di gioia. Dico grazie a Cavani che è un uomo eccezionale e ringrazio tutti i ragazzi per ciò che stanno dando». Qualche dubbio sul fronte formazione. In difesa dovrebbe giocare Aronica, davanti si candida Pandev che potrebbe insidiare Hamsik. Il motivo è presto detto: «Devo valutare alcune cose anche in funzione del doppio impegno in quattro giorni. Non ho avuto a disposizione alcuni nazionali ed alcuni hanno giocato anche due partite in una settimana. Considererò la condizione di tutti e cercheremo di mandare in campo chi sta meglio». L’obiettivo è partire con il piede giusto: «Noi abbiamo uno zoccolo duro di un gruppo collaudato e consolidato nel quale sono entrati giocatori importanti. Io dico che dobbiamo avere la stessa mentalitá».

COSI’ IN CAMPO
STADIO MANUZZI

CESENA (4-3-3): 88. Ravaglia, 16. Comotto, 28. Benalouane, 25. Von Bergen, 6. Lauro; 18. Parolo, 5. Guana, 8. Candreva; 7. Eder, 10. Mutu, 11. Ghezzal. All. Giampaolo.
NAPOLI (3-4-2-1): 1. De Sanctis; 14. Campagnaro, 28. Cannavaro, 6. Aronica; 11. Maggio, 88. Inler, 20. Dzemaili, 8. Dossena; 17. Hamsik, 22. Lavezzi; 7. Cavani. All. Mazzarri.
ARBITRO: Bergonzi di Genova
TV: diretta su Sky Sport 1 a partire dalle ore 20,45. Collegamenti a partire dalle 20.


NAPOLI: Polverizzati i biglietti per Manchester
DE LAURENTIIS: «Napoli nelle prime cinque»

VENERDÌ, 09 SETTEMBRE 2011
NAPOLI. Nell’interminabile estate del Napoli le presentazioni sono come gli esami di eduardiana memoria: non finiscono mai. L’ultima, appena 48 ore prima del match di Cesena, vede come protagoniste le nuove maglie per la Champions League. Tocca a Gokhan Inler e Federico Fernandez, due nuovi acquisti, indossare nella conferenza stampa allestita a Castelvolturno l’inedita divisa in cui, come illustrato dal responsabile del settore marketing Alessandro Formisano, accanto all’azzurro è presente sui bordi il colore del metallo più prezioso. Poi al centro della scena irrompe lui, Aurelio De Laurentiis. Il presidente annuncia la creazione nei prossimi mesi di webtv e webradio del Napoli e tuona: «Ai calciatori ho parlato chiaro, ci sono regole a cui attenersi. Ora siamo in Champions, non possiamo permetterci di togliere la maglia dopo un gol o di compromettere il risultato per una banale intemperanza». Quanto agli obiettivi, il presidente vola basso: «Dobbiamo chiudere tra le prime cinque. Dovremo avere pazienza, occorre far maturare questo gruppo senza fare drammi se a inizio stagione dovesse arrivare qualche sconfitta». Domani c’è il Cesena: «I ragazzi sono concentratissimi, Mazzarri ancora di più. Lui ragiona una partita per volta. Il sintetico? Sará un problema anche per loro, non sono ancora abituati a quel campo». Intanto in mattinata sono andati polverizzati in poche ore i 2206 biglietti a disposizione dei tifosi azzurri per la trasferta di Champions sul campo del Manchester City. Massiccia la presenza di esponenti delle forze dell’ordine al botteghino 1 del San Paolo per prevenire possibili incidenti. Tutto è filato liscio, nonostante la ressa e l’inevitabile calca davanti allo sportello. C’è persino chi ha trascorso la notte a piazzale Tecchio per un posto in prima fila. Di tutt’altro tenore la mattinata vissuta da Ezequiel Lavezzi. Il Pocho è stato ascoltato per circa tre ore in Procura in qualitá di persona informata dei fatti nell’ambito dell’inchiesta sul riciclaggio di soldi della camorra. L’asso argentino ha risposto alle domande dei pm Sergio Amato ed Enrica Parascandalo, che gli hanno chiesto ragguagli su alcuni orologi i cui astucci vuoti erano stati trovati nel corso di una perquisizione in casa di Marco Iorio, l’imprenditore al centro dell’inchiesta.



NAPOLI: De Sanctis va sul sicuro
Il portiere è caricatissimo in vista dell’esordio contro il Cesena «Siamo consapevoli della nostra forza,l’acquisto che più mi ha colpito è l’argentino Fernandez»

GIOVEDÌ, 08 SETTEMBRE 2011
NAPOLI. Il tempo delle amichevoli, delle feste, delle presentazioni e degli show presidenziali sta per finire. Un paio di giorni e la parola passa al campo. Il Napoli debutta a Cesena, sfida difficile contro un avversario che si è rinforzato molto - l’ex fiorentino Mutu e l’ex juventino Martinez i colpi più importanti - e su un campo che presenta l’insidia del sintetico. Mazzarri, che ieri pomeriggio ha finalmente potuto lavorare a Castelvolturno con il gruppo al completo (con l’eccezione dell’acciaccato Donadel), studia un Napoli in grado di reggere l’urto con l’ambiziosa formazione romagnola. Scelte obbligate a centrocampo, dove Inler e Dzemaili sono gli unici calciatori di ruolo a disposizione, mentre in attacco Pandev potrebbe trovare spazio a partita in corso. In difesa prevedibile l’impiego di Campagnaro, Cannavaro ed Aronica. Nessun dubbio in porta. Da due anni Morgan De Sanctis non salta una partita. Il portierone azzurro ha un sogno nel cassetto, confessato ai microfoni dell’emittente ufficiale: «Voglio vincere con il Napoli, sarebbe fantastico regalare una gioia ai tifosi del San Paolo. Solo in questa cittá lo stadio si riempie anche per le amichevoli. Il ricordo dei 30mila sugli spalti per il test in famiglia mi accompagnerá a lungo». Il campionato azzurro riparte da Cesena: «Siamo consapevoli di essere ancora più forti rispetto all’anno scorso. L’acquisto che mi ha impressionato di più? Fernandez. Diventerá un grande». E la trappola del sintetico? «Ci ho giocato cinque volte in carriera, per me non sará una novitá. Vedremo cosa succederá». Solo dopo l’anticipo del Manuzzi si penserá al Manchester. Oggi biglietti in vendita per la prima assoluta in Champions degli azzurri (diretta in chiaro su Rai Uno) ed è massima allerta per i possibili incidenti al botteghino, vista l’esiguitá dei tagliandi - appena 2700 - a disposizione dei supporter partenopei. «Il nostro obiettivo è restare alla ribalta, in Italia e in Europa - spiega De Sanctis - Ce la metteremo tutta». Di prospettive future ha parlato pure il direttore generale Marco Fassone, reduce dalla prima riunione dell’Eca, l’associazione che raggruppa i migliori club del calcio continentale. Il Napoli ha preso parte al summit per la prima volta. «Puntiamo a migliorare il nostro ranking Uefa, dobbiamo chiudere l’anno tra le prime cinque italiane. Ora siamo rispettati e apprezzati anche a livello europeo, anche Rummenigge ci ha fatto i complimenti».

fonte lacittà P.T.


NAPOLI: Cavani alla ricerca del gol perduto
VERSO L’ESORDIO COL CESENA 
L’ultima rete in partite ufficiali il 23 aprile scorso. 
Poi un lungo digiuno

MERCOLEDÌ, 07 SETTEMBRE 2011

NAPOLI. Quattro mesi e mezzo di digiuno. Troppi per chiunque. Soprattutto per un attaccante dai numeri di Edinson Cavani. Quattro mesi e mezzo, giorno più, giorno meno. Tanto tempo è passato dall’ultimo gol messo a segno dal Matador. Era il 23 aprile scorso. Quintultima giornata di un campionato che il Napoli sognava ancora di chiudere davanti a tutti, nonostante le speranze fossero ormai ridotte ad un lumicino dopo il ko interno con l’Udinese. Dopo un minuto di gioco, l’occasionissima. Rigore per fallo di mano di Cassani, sul dischetto Cavani. Il Matador spiazza Sirigu e porta in vantaggio gli azzurri. Poi arriveranno la rimonta del Palermo, la sconfitta, la perdita del secondo posto a vantaggio dell’Inter e - soprattutto - l’inizio della lunga astinenza del bomber uruguaiano. Da allora in poi per il centravanti di Salto saranno solo delusioni, almeno a titolo personale. Niente gol nella successiva sfida di campionato col Genoa, risolta da una zampata di Hamsik. Cartellino rosso, addirittura, nella gara persa poi nel finale sul campo del Lecce. Un rosso pesante, costato l’assenza per squalifica nelle ultime due giornate e la vetta nella classifica dei cannonieri a vantaggio di Totò Di Natale. Le polveri bagnate hanno poi accompagnato il Matador anche in Nazionale. Nessun gol nella marcia di avvicinamento alla Coppa America, nessun gol neppure nelle fasi finali della stessa manifestazione. Impiegato da Tabarez ai lati del tridente offensivo completato da Forlan e Suarez, Cavani si è visto poche volte in zona gol, prima di essere costretto al forfait per alcune gare a causa di un guaio al ginocchio. è rientrato giusto in tempo per partecipare da comprimario alla finale col Paraguay e ai festeggiamenti per il successo della Celeste, ma senza imprimere a fondo il suo marchio sul trionfo uruguagio. Dopo le vacanze, quindi, il digiuno è continuato anche in maglia azzurra. Un gol d’autore, per la veritá, il bomber riccioluto lo aveva messo a segno. Al Camp Nou, in rovesciata, sotto gli occhi esterrefatti dei 90mila del Camp Nou. Rete bella ma inutile, annullata per fuorigioco. Nessun gol al Gamper, dunque, nessun gol neppure nell’amichevole col Palermo e nell’amichevole dell’Uruguay in Ucraina. Quattro mesi e mezzo sono passati dall’ultimo acuto, troppi.

Prevendita per il Milan
Da oggi scatta la prevendita dei biglietti per Napoli-Milan, il posticipo serale della seconda giornata di campionato in programma domenica 18 settembre alle 20.45 al San Paolo. Sará possibile acquistare i tagliandi a partire dalle 10 sia al Botteghino 1 dello stadio di Fuorigrotta che nelle abituali ricevitorie autorizzate. è consentito l’acquisto di un solo ticket a persona, la vendita è vietata per i residenti nella regione Lombardia ad eccezione dei possessori di tessera del tifoso. Per quel che concerne i prezzi, si va dai 180 euro per un posto in Tribuna d’Onore (179 euro più uno di diritto di prevendita) ai 25 euro delle due curve. Distinti a 50 euro. Giovedì saranno in vendita i biglietti per Manchester City-Napoli, prima gara del gironcino di Champions. Appena 2700 i posti disponibili per i sostenitori azzurri.

Gargano e Donadel out

A centrocampo è giá emergenza
MARTEDÌ 6 SETTEMBRE 2011

Napoli. Neppure il tempo di cominciare la stagione che per il Napoli è giá emergenza. Questa sera Walter Mazzarri pregherá perchè non capiti nulla a Gokhan Inler e Blerim Dzemaili, impegnati con la nazionale svizzera a Basilea nel match di qualificazione ad Euro 2012 con la Bulgaria. I due sono gli unici centrocampisti di ruolo a disposizione del tecnico in vista del match di Cesena, che inaugura il campionato azzurro. Fuori causa Walter Gargano, squalificato. Out pure Marco Donadel, che ieri mattina s’è sottoposto ad un controllo alla coscia destra dopo l’infortunio rimediato nei giorni precedenti in allenamento. La buona notizia è che l’esame ecografico ha evidenziato solo un lieve stiramento al retto femorale, escludendo lesioni più gravi. La cattiva è che, in ogni caso, l’ex viola dovrá svolgere lavoro differenziato per tutta la settimana per prevenire il rischio di guai più seri. Donadel, insomma, non sará arruolabile per la trasferta del Manuzzi e - quasi sicuramente - per la sfida inaugurale di Champions nella tana del Manchester City. Due le soluzioni alla portata del tecnico per Cesena. La prima prevede l’impiego dell’undici base, con Inler e Dzemaili in campo dall’inizio e qualche giovane della Primavera a rinforzare la panchina. La seconda, più suggestiva ma forse meno praticabile, vorrebbe Hamsik arretrato in mediana con compiti prettamente difensivi, ed uno dei due stantuffi elvetici, presumibilmente Dzemaili, tenuto precauzionalmente in panca. Due possibilitá, per ora, presenti solo sulla carta visto che a Castelvolturno il tecnico toscano sta lavorando con i pochi uomini non convocati dalle rispettive nazionali. Rientrati gli uruguaiani Cavani e Gargano, Mazzarri ha abbracciato pure Pandev, tornato in anticipo dal ritiro con la nazionale macedone dopo l’espulsione rimediata nel corso del match con la Russia. Nel frattempo l’Uefa ha comunicato l’entitá della sanzione nei confronti di Borja Valero, il centrocampista del Villarreal espulso nel finale della gara di ritorno del playoff contro l’Odense. Lo spagnolo resterá fuori per tre gare e salterá dunque la partita del 27 settembre al San Paolo. Proprio in vista della Champions, ieri ultimo sopralluogo dei tecnici Uefa allo stadio di Fuorigrotta per valutare gli interventi di adeguamento dell’impianto. Tutto ok per quel che concerne il Comune, che ha ordinato 60 bagni chimici: arriveranno in tempo per il 27.


Il Napoli ha fame di calcio vero

Sabato riparte la serie a Lunga vigilia della trasferta di Cesena: Mazzarri lavora sul centrocampo e sull’intesa tra la stella Inler e Dzemaili Azzurri pronti per una stagione che li aspetta tra i grandi protagonisti

LUNEDÌ, 05 SETTEMBRE 2011

NAPOLI. Pochi giorni e finalmente si parte. Il Napoli si tuffa nell’atmosfera del calcio vero. Quello che regala emozioni e punti in palio. La squadra azzurra si presenta ai nastri di partenza con poche novitá sostanziali. Concentrate soprattutto in un unico reparto. Ovvero il centrocampo. Il motore della squadra, insomma, presenta innesti particolari. Il punto di forza si chiama Gokhan Inler. Lo svizzero è stato corteggiato per diversi mesi, poi è diventato protagonista con la maglia del Napoli. Quindici milioni per assicurarsi qualitá, quantitá e soprattutto personalitá. La differenza è evidente agli occhi di tutti. Il "guerriero" - così ama farsi chiamare - è un trascinatore. Non ha paura dell’avversario e tenta d’impostare la manovra. La scommessa - semmai - è un’altra, registrare l’accoppiata con Blerim Dzemaili. Finora l’impressione è stata discordante: in alcune amichevoli non hanno incantato anche perché l’ex parmense non è sembrato a suo agio nel ruolo di chi pressa a tutto campo. Con il Palermo ha mostrato finalmente qualche progresso e la miscela potrebbe funzionare. A Cesena dovrebbero cominciare loro. Nessuna sorpresa. L’escluso, in questo caso, è Walter Gargano. Il caso dell’uruguaiano è particolare: da titolarissimo, si è ritrovato nelle retrovie tanto che fino alla chiusura del mercato circolavano voci su una possibile partenza. La Fiorentina ha tentato fino all’ultimo secondo. I rapporti sono diventati tesi persino con la storia del rinnovo del contratto. Clamoroso errore sul suo sito, si va avanti così. Eppure Gargano sará indispensabile nel corso della stagione. E’ l’unico mediano che ha ritmi frenetici, ed è efficace quando pressa l’avversario. Sicuramente cercherá di essere protagonista considerando che Marco Donadel si è infortunato: problema ai flessori della coscia destra, oggi - alla ripresa della preparazione - si sottoporrá a nuovi esami, ma il rischio stop, per almeno tre o quattro partite, è molto alto, quindi Gargano sará la prima alternativa agli svizzeri. Si comincia a fare sul serio, insomma. Mazzarri ritrova Gargano appunto, Cavani ma anche Pandev ed è pronto a tuffarsi nell’atmosfera del campionato. Il Napoli non avrá un attimo di sosta e cercherá di essere protagonista. A Cesena non sará facile: ci sará da abituarsi anche al sintetico ed è probabile che la rifinitura venga svolta allo stadio venerdì sera per abituarsi ai rimbalzi. In giornata, intanto, è atteso il responso dell’Uefa che visionerá i lavori effettuati al San Paolo.

VOCI DI MERCATO
Si candida Capdevila ma 
non rientra nel progetto

Il mercato non finisce mai. O quanto meno le voci. Gli azzurri hanno appena terminato una sessione in cui sono stati assoluti protagonisti che giá ricominciano i rumours su possibili trattative. Stavolta dal Portogallo arriva la candidatura di Joan Capdevila, terzino sinistro del Benfica. Il motivo? Semplice, non è stato inserito nella lista Champions, quindi per questo sarebbe sul mercato. Il Napoli sarebbe interessato in quanto servirebbe un’alternativa ad Andrea Dossena. La realtá, invece, è un’altra. Riccardo Bigon non ha voluto acquistare un altro giocatore sulla fascia sinistra per dare l’opportunitá a Zuniga di essere impiegato con maggiore continuitá. Il colombiano si sta ritagliando uno spazio importante e l’ha dimostrato giá nell’ultimo scorcio della scorsa stagione. Mazzarri l’ha trasformato radicalmente: inizialmente era conosciuto per le sue innumerevoli finte che spesso sbilanciavano non solo gli avversari ma anche i compagni. Adesso è finalmente più concreto. Può rappresentare una valida alternativa sia a destra che a sinistra. E’ un vero e proprio titolare aggiunto. Era finito addirittura nel mirino del Barcellona, ma De Laurentiis lo definì incedibile con una dichiarazione molto semplice: «Se lo vogliono, mi devono dare Abidal». Difficile, insomma, che Capdevila possa finire nel mirino del Napoli. Non è più giovanissimo (è del 1978) e di certo non rientra nei parametri azzurri, ovvero di giovani talenti pronti ad esplodere. La realtá è un’altra: questa squadra si sente completa in tutti i reparti, adesso è pronta a tuffarsi in tre mesi intensi e poi verificherá se davvero ha bisogno di ritocchi. De Laurentiis non si è tirato indietro: «Non dimentichiamo che c’è la sessione di gennaio che può essere importante». Il patron ha cambiato radicalmente idea sulla finestra di riparazione. Una volta preferiva non far nulla o quasi, adesso ha capito che ritocchi di qualitá possono cambiare volto alla squadra.


Domenica 04 settembre 2011
NAPOLI: Hamsik fa stare più tranquillo Mazzarri
«Ho recuperato, sto molto bene». Ma la formazione col Cesena è un rebus
NAPOLI. Walter Mazzarri e il Cesena. Il debutto in campionato - però - è falsato dai tanti impegni in campionato. E così la formazione titolare diventa un bel rebus. Il tecnico azzurro dovrá dipanare i dubbi della vigilia soltanto in pochi giorni considerando che il rientro è alla spicciolata. I primi sono Gargano e Cavani che hanno terminato ieri gli impegni con la nazionale: 3-2 con l’Estonia, ma adesso la testa è unicamente al campionato. Domani, dunque, saranno regolarmente a disposizione e saranno abili e arruolati per il tour de force di inizio stagione. Probabilmente sará così anche per gli altri anche se bisognerá aspettare ancora. Inler, Dzemaili, Hamsik e lo stesso Pandev chiuderanno i loro impegni soltanto mercoledì e si ripresenteranno a Castel Volturno assieme a Maggio e De Sanctis. Le buone notizie sono tutte per lo slovacco: ha giocato a Dublino contro l’Irlanda e l’infortunio sembra un lontano ricordo: «Non ho avvertito alcun tipo di dolore - ha spiegato subito dopo la partita- mi sono allenato e giá stavo bene. Sono contento della prestazione. Abbiamo giocato bene, ma non siamo riusciti a segnare». Poco male, Mazzarri lo vuole al top per la gara con il Cesena considerando che Pandev ha un solo allenamento nelle gambe con i suoi nuovi compagni ed è subito partito con la Macedonia, sconfitta in Russia. Inler e Dzemaili, invece, aspettano martedì. Affronteranno la Bulgaria e l’ex Udinese ha registrato un video negli uffici del suo procuratore, Dino Lamberti, per incitare tutti i tifosi. C’è anche la versione italiana. Sullo sfondo, la numero 8 della nazionale elvetica. A Napoli, invece, ha raddoppiato. La 88 sará subito protagonista. Il più tranquillo di tutti, invece, è Ezequiel Lavezzi al centro di un’estate abbastanza tormentata. Il ct Sabella lo ha lasciato fuori dalla nazionale.


SABATO, 03 SETTEMBRE 2011
Napoli, Cannavaro fissa i suoi obiettivi
«Migliorare il terzo posto in serie A e segnare un gol in Champions»


NAPOLI. In una Castelvolturno svuotata per i tanti nazionali azzurri - ben dieci - in giro per il mondo, c’è chi continua a lavorare sodo e a trottare agli ordini di Walter Mazzarri. E’ il caso di Ezequiel Lavezzi, è il caso soprattutto di Paolo Cannavaro. Per il capitano del Napoli quella che inizierá ufficialmente tra sette giorni con l’anticipo di campionato a Cesena è una stagione importante, in cui il Napoli è chiamato a recitare un ruolo da protagonista. «Stiamo lavorando molto duramente, succede spesso quando vanno via i nazionali», confessa il difensore all’emittente ufficiale. «Il mister sta curando particolarmente l’assetto difensivo. Ci tiene tantissimo che tutto giri nel verso giusto». Positivo il giudizio di Cannavaro sul mercato: «Si era detto a più riprese che la squadra andava migliorata. La campagna acquisti ne è stata la prova. Fideleff? L’ho visto pochissimo, ma i nuovi arrivi con noi si sentono subito a casa. Chiedetelo a Fernandez, un ragazzo eccezionale. Potrá sicuramente dire la sua col tempo». Il rinvio della prima giornata ha un po’ scombussolato i piani agli azzurri: «Non vediamo l’ora di iniziare. Sappiamo che sará dura, ma siamo pronti a tutto. Di obiettivi non parlo per scaramanzia. Migliorare il piazzamento dello scorso anno sarebbe un traguardo fenomenale». Personalmente, poi, a Cannavaro «piacerebbe andare di più in gol. L’altra stagione iniziò col botto con ben due reti. Voglio ripetermi e fare meglio, magari andando a segno in Europa».Dove gli azzurri sono inseriti in un girone di ferro. In Spagna, anzi, l’hanno definito ’de la muerte’: «Meglio così. Affronteremo squadre di altissimo livello, ma lo siamo anche noi. Nulla è giá scritto. Gli attaccanti che incutono maggiore timore? Robben e Dzeko». In Italia invece gli spauracchi si chiamano Ibrahimovic e Forlan: «Lo svedese è molto pericoloso, lo conosciamo bene, mentre sono curioso di vedere all’opera Forlan. E’ arrivato tardi in una squadra blasonata, ma fará sicuramente grandi cose". Per il resto, attenzione a Klose della Lazio: «Un ottimo acquisto, un leone sotto porta. Vederlo giocare nel nostro campionato mi fa enormemente piacere». Negli allenamenti Mazzarri sta sperimentando novitá tattiche: «Il modulo del nostro tecnico riesce a farci girare sia a tre che a quattro in fase difensiva».

Venerdi 02 Settembre 2011

Napoli, Fideleff risorsa in più per la difesa azzurra
Piccolo infortunio muscolare per Donadel

NAPOLI. Ignacio Fideleff (foto) arrivato a Castel Volturno. L’accoglienza negli spogliatoi è affidata a Lavezzi. «Benvenuto Ignacio», scrive su Twitter, il suo strumento preferito. C’è anche una foto del biondo colosso che proviene dal Newell’s Old Boys. Sorseggia il mate che gli ricorda un po’ la sua terra. Ma la nuova avventura lo stimola. Ha scelto la maglia numero 3 e nel pomeriggio si è sottoposto a test atletici che hanno confermato il suo stato di forma considerando che aveva giá cominciato la stagione. Mazzarri lo valuterá con molta attenzione in questo periodo. Difficilmente sará protagonista in avvio. Il tecnico ha altre alternative. Sicuramente comincerá ad ambientarsi, le possibilitá nel reparto arretrato - del resto - non mancano. In attesa di Britos, prende quota il terzetto Fernandez-Cannavaro-Campagnaro con lo spostamento di Hugo sul centro-sinistra. L’altra candidatura è quella di Salvatore Aronica. Mazzarri lo considera un elemento affidabile. Fideleff avrá il tempo di prepararsi senza troppi assilli e l’inserimento sará graduale. Il 22enne è molto alto, è bravo in marcatura ed è bravo di testa. Non è veloce, una caratteristica che manca nella retroguardia azzurra. L’unico giocatore che ha doti diverse è Gianluca Grava. L’infortunio - ormai - è un ricordo. Mazzarri lo tiene molto in considerazione e sicuramente non lo perderá mai di vista. Piccolo infortunio muscolare, intanto, per Donadel che ha svolto terapie nei prossimi giorni e sará valutato con grande attenzione. Non ci sono, ovviamente, i dieci nazionali che torneranno alla spicciolata la prossima settimana. Oggi, intanto, sará ufficializzata la lista dei 25 giocatori che disputeranno i gironi di Champions League.

fonte lacittà P.T.

GIOVEDÌ, 01 SETTEMBRE 2011

Napoli, Gargano rinnova ma è giallo

De Laurentiis: «Non ne so niente». Ufficializzato Fideleff, resta anche Rinaudo Cigarini è stato ceduto in prestito all’Atalanta Il ds Bigon: «Chavez è la nostra scommessa»



Napoli. Ultimo giorno di mercato senza sussulti. Il Napoli ufficializza l’ingaggio di Fideleff, il corazziere mancino di 22 anni del Newell’s Old Boys, acquista dalla Triestina e gira in prestito al Vicenza il giovane talentino Andrea Bariti e - soprattutto - rinnova fino al 2015 il contratto di Walter Gargano, stando almeno a quanto si legge sul sito ufficiale del centrocampista uruguaiano. Con un giallo. "Contratto rinnovato a Gargano? Non ne so niente", tuona Aurelio De Laurentiis in serata a Radio Marte. «Vorrá dire che in futuro i miei calciatori non avranno siti ufficiali. Bisogna avere rispetto dei ruoli». Accanto alle conferme e ai movimenti in entrata, Bigon piazza anche qualche ’colpo’ in uscita. Salutano la compagnia Luca Cigarini, che torna all’Atalanta con la formula del prestito secco, e Mariano Bogliacino, passato a titolo definitivo al Bari con cui ha sottoscritto un contratto annuale estendibile fino al 2014 in caso di immediata risalita dei galletti in A. Proprio la presenza nel box azzurro del procuratore del calciatore, Vincenzo D’Ippolito, aveva fatto scatenare una serie di rumors relativi soprattutto al futuro di Gargano. Addirittura nel primo pomeriggio si erano diffuse strane voci su un clamoroso scambio con la Fiorentina tra il centrocampista uruguaiano e Riccardo Montolivo. Nulla di fondato. Quanto a Fideleff, è lo stesso diesse Riccardo Bigon a spiegare il senso della trattativa: «Se non si fosse fatto male Britos non saremmo tornati sul mercato. Juan? Abbiamo un canale privilegiato con l’Argentina, se avessimo avuto qualche giorno in più forse avremmo preso il brasiliano». «Con Juan non era scattato il feeling, a differenza di Fideleff», la precisazione di De Laurentiis. Per il resto, a detta di Bigon «nel complesso della rosa il Napoli è migliorato. Abbiamo molti titolari e tante alternative. Da qui a Natale non avremo un mercoledì libero, lo sapevamo e abbiamo innalzato la qualitá della squadra. Ci aspetta una stagione di crescita, di consolidamento. Vorrei che il Napoli rimanesse stabilmente nelle zone alte della classific». Restano sotto il Vesuvio il contestatissimo Rinaudo e Chavez: «Chavez è fuori dai canoni standard, ma ogni tanto una societá come il Napoli può e deve fare una scommessa». Calato il sipario sul mercato, Bigon - e tutto il Napoli - sono ora proiettati al campionato: «Sono molto preoccupato per la partita di Cesena, il campo in erba sintetica è un’incognita. Scudetto? Preferisco non fare proclami», conclude Bigon.

Il saluto a bogliacino

Un messaggio d’addio per un amico speciale. Il Napoli saluta Mariano Bogliacino attraverso il suo sito ufficiale. Parole di ringraziamento per il ’Boglia’ che, arrivato nell’estate del 2005, può vantare 158 presenze e 20 gol con la maglia azzurra ed è stato tra i protagonisti dell’escalation dalla C alla serie A con due promozioni consecutive tra il 2006 ed il 2007. Prima di fare le valigie per la Puglia, il centrocampista ha salutato tutti i compagni e rivolto un pensiero affettuoso all’intero ambiente.


MERCOLEDÌ, 31 AGOSTO 2011

Napoli: in difesa scelto Fideleff. Salta l’affare Juan
Bocchetti continua ad offrirsi, Victor Ruiz va al Valencia. In arrivo anche il baby Bariti

NapoliDoveva essere il gran giorno di Juan Guilherme, avrebbe potuto esserlo per Salvatore Bocchetti, è stato invece quello di Inacio Fideleff. Dei tre difensori accostati al Napoli, il corazziere argentino del Newell’s Old Boys, classe 1989, 188 centimetri di altezza, è quello che stuzzica meno l’appetito dei tifosi. Ma con un dettaglio: il prezzo del suo cartellino è notevolmente inferiore rispetto a quello del brasiliano, campione del mondo under 20 e colonna dell’Internacional Porto Alegre, e del napoletano trapiantato in Russia, frequentatore quasi abituale di Coverciano e della Nazionale. Fideleff la sua Nazionale, quella argentina, l’ha vista solo in televisione. A dire il vero non ha il posto assicurato neppure nella sua squadra di club, dove spesso e volentieri è rimasto in panchina. Ciò nonostante, Riccardo Bigon ha puntato forte su di lui dopo che i brasiliani l’avevano sparata grossa per Juan: 8 milioni, a fronte dei 5 offerti. E così, dopo un altro sondaggino con D’Amico, l’agente di Bocchetti, che nel frattempo potrebbe ’consolarsi’ con il trasferimento in prestito alla Juventus, si è deciso per l’assalto al biondo difensore di Rosario. I due milioni e duecentomila euro serviti su un piatto d’argento al Newell’s hanno dissipato in un attimo tutti i dubbi dei dirigenti e dello stesso ragazzo, che nella mattinata italiana aveva dichiarato al portale Ahora Deportes: «Non voglio andar via, ho la testa al Newell’s e penso solo ai prossimi impegni. Non penso affatto ad un trasferimento in Italia». Evidentemente qualcosa è cambiato se poche ore dopo, valigia alla mano, Fideleff ha preso il primo aereo per Roma. Nella mattinata di oggi è atteso il suo arrivo a Fiumicino, in tempo per mettere la firma in calce al contratto preparato da Bigon e dal direttore sportivo argentino Gustavo Abel Dezotti, vecchia conoscenza del calcio italiano e grande amico di Diego Armando Maradona. Sulle tracce di Fideleff pure l’Udinese, che però - per una volta - è arrivata in ritardo. Assieme all’ufficializzazione del difensore, oggi potrebbe arrivare pure quella del giovane esterno Davide Bariti, ventenne di grande speranze che nell’ultima stagione ha giocato alla Triestina. L’idea è di prenderlo in comproprietá col Vicenza e di lasciarlo un anno in parcheggio nel Veneto. C’è giá nero su bianco, invece, per il trasferimento di Victor Ruiz al Valencia. L’avventura italiana del difensore spagnolo, prelevato a gennaio dall’Espanyol, è durata appena sette mesi. «Arrivo in un grande club, non vedo l’ora di giocare al Mestalla», ha detto Ruiz pronunciando le prime parole da calciatore del Valencia. Otto milioni di euro più uno di bonus è il flusso di denaro affluito nelle casse del Napoli, che viste le difficoltá d’inserimento del difensore non ha avuto dubbi sulla sua cessione. Per quanto riguarda gli altri calciatori in partenza, Cigarini è promesso sposo dell’Atalanta, mentre Bogliacino e Rinaudo hanno estimatori al Chievo. Nel frattempo a strappare sorrisi è la bella vittoria colta dalla formazione Primavera del Napoli nella prima partita del prestigioso torneo Tirreno e Sport, che si gioca nel litorale romano. Gli azzurrini di Sormani hanno piegato 3-1 il Flamengo con doppietta di Insigne e rete di Raspaolo. Oggi c’è il Lecce

ANTICIPI E POSTICIPI
Sabato 10 col Cesena
Napoli. Anche quest’anno sará un Napoli by night. Ufficializzati dalla Lega gli anticipi e i posticipi dalla seconda alla quattordicesima giornata. In 11 occasioni su 13 il club azzurro sará impegnato alle 20.45 o, in alternativa, il sabato alle 18. Si comincia sabato 10 settembre in prima serata a Cesena. Domenica 18, sempre alle 20.45, la grande sfida del San Paolo col Milan. Poi, di tutte le gare successive, il Napoli giocherá la domenica alle 15 solo a Cagliari (23 ottobre) e in casa dell’Atalanta (27 novembre).

da la città di P.T.


MARTEDÌ, 30 AGOSTO 2011
Dall'Argentina in arrivo Fideleff
Il mancino del Newell's Old Boys ha superato nelle preferenze il brasiliano Juan

E' vicino l'ultimo tassello in casa Napoli. Il ruolo da ricoprire è quello di centrale mancino. Un ruolo che "non trova pace" in casa azzurra, in quanto prima con Ruiz e poi con Britos i problemi sembravano essere risolti, ed invece alla vigilia dell'inizio di campionato e champions nell'undici titolare ci sarà ancora Totò Aronica, causa il grave infortunio dell'uruguaiano e la bocciatura dello spagnolo. Così lo staff azzurro è dovuto correre ai ripari, non con un nome di primissimo ordine, quale potevano essere Ogdbonna e Bocchetti (scartati sia per ragioni di bilancio sia per il fatto che un titolarissimo c'è già ed è Britos), ma con un'alternativa giovane e con prospettive. Due i nomi allora individuati Juan, brasiliano campione del mondo under 20e Fideleff, roccioso marcatore argentino che milita nelle fila del Newell's Old Boys. Alla fine l'ha spuntata quest'ultimo, classe 89 ed un costo del cartellino vicino ai 2 milioni e trecentomila euro. Entra Fideleff ed esce Ruiz. Per lui il Napoli incasserà dal Valencia circa 8 milioni di euro, con una plusvalenza vicino ai 4,6 milioni. Lo spagnolo infatti era stato acquistato a gennaio per 6 milioni di euro, con il 40% (2,4 milioni) del cartellino ,che come prassi viene messo a bilancio nel primo anno, già ammortizzato. A poco più di 24 ore dalla fine del mercato quindi, almeno di clamorose svolte, il mercato in entrata sembra chiuso e Bigon dovrà solo piazzare Cigarini (vicino all'Atalanta), Rinaudo e Bogliacino (entrambi con destinazione Chievo), che non rientrano nei piani di mister Mazzarri.


fonte stabiachanel


Martedi 30 Agosto 2011

Iezzo e Fabio Cannavaro ai microfoni di kiss kiss napoli - L'ex portiere azzurro: "E' stato un errore cedere Ruiz"

L'ex portiere del Napoli, Gennaro Iezzo, è intervenuto ai microfoni di Radio Goal: "Complimenti al Napoli per l'acquisto di Pandev, è quello che serviva lì davanti. La difesa non è da rinforzare, ci sono tanti uomini validi che la compongono. De Laurentiis ha cambiato idea sul Napoli fatto di napoletani, ma deve rispettare l'amore che noi partenopei abbiamo per la nostra maglia. Ruiz? Non è lento come dicono, ha un ottimo sinistro ed ha ottime prospettive. Il Napoli avrebbe dovuto aspettarlo".


Anche Fabio Cannavaro  ai microfoni di Radio Goal: "Bocchetti e mio fratello rappresenterebbero una linea difensiva di altissimo livello. Champions? L'acquisto di Pandev è ottimo anche in ottica europea, è un calciatore di qualità ed esperienza. Gli azzurri non dovranno farsi prendere dall'emozione che in Champions recita sempre un ruolo da protagonista. Io invece prenderò il patentino da allenatore, ma preferirei un'esperienza all'estero per conoscere quante più dinamiche è possibile".

fonte pensieroazzurro



MARTEDI 30 AGOSTO 2011

Napoli:  In Brasile per l’ultimo colpo

5 milioni all’Internacional. Risposta in giornata

Napoli. Oggi potrebbe essere il giorno dell’ultimo colpo. Vent’anni appena ed un’etichetta cucita addosso: è il nuovo Lucio. Juan Guilherme Nunes Jesus, punto di forza dell’Internacional Porto Alegre (con cui ha vinto una Libertadores) e della nazionale brasiliana under 20 (fresca di titolo mondiale), ha un palmares da campione affermato a dispetto della tenera etá. Di piede mancino, veloce e tecnico al tempo stesso, andrebbe a colmare la lacuna formatasi con l’infortunio di Britos e la partenza di Ruiz. Dalla cessione dello spagnolo al Valencia il Napoli ha ricavato otto milioni. Cinque quelli reinvestiti per assicurarsi le prestazioni del difensore verdeoro, che alla gioventù ed alla tempra da predestinato può abbinare un’altra qualitá: la duttilitá. Da terzo a sinistra nella difesa a tre, o da laterale mancino in una difesa a quattro, Juan può essere determinante. Giá da oggi, visti i trascorsi con la sua squadra di club o in Nazionale. Per l’annuncio ufficiale è ancora presto, anche se da Porto Alegre hanno provato a metter fretta: «Aspettiamo una proposta concreta entro martedì, altrimenti non se ne fa nulla», ha tuonato il presidente gaucho dal nome italiano, Giovanni Luigi. La trattativa, in ogni caso, va avanti a passo spedito. Bigon ha contattato i dirigenti dell’Internacional con il garbo e la discrezione che lo contraddistinguono ed ha subito messo sul piatto i soldini, cinque milioni cash. Dettagli, questi, che lo hanno collocato in pole position, anche rispetto agli emissari dell’Inter - di Milano - che si sono presentati qualche ora dopo. Qualche mese prima era stato il Benfica a sondare il terreno, ma senza successo. Ora ci riprova il Napoli, che ha dalla sua una soliditá economica invidiabile ed il fascino di un progetto ambizioso, imperniato sui giovani emergenti e sui campioni che aspettano di consacrarsi a fuoriclasse. Juan potrebbe essere uno di questi. «Il Napoli mi vuole, ma sono interessate a me anche squadre inglesi e portoghesi», ha detto il giovane difensore al termine del derby di campionato col Gremio, perso 2-1. «Per ora come ha detto il presidente non è arrivata nessuna offerta ufficiale, vediamo che succede nelle prossime ore, aspettiamo per saperne di più. Sono un po’ preoccupato perché non vorrei che questa trattativa pregiudicasse il mio rapporto con la torcida dell’Internacional». Nel frattempo un attestato di stima per Aurelio De Laurentiis è arrivato nientemeno che dal presidente del Coni, Gianni Petrucci: «Lo sciopero? Ci vorrebbe buon senso. Abbiamo tanti presidenti sereni ed illuminati. De Laurentiis per esempio ha dimostrato di avere molte idee illuminate», ha detto a Radio Anch’io. «Devo dare atto al presidente del Napoli di aver tentato fino all’ultimo un accordo ponte. Le persone così vanno premiate. Il patron del Napoli inoltre è riuscito in pochissime ore ad organizzare una partita da tutto esaurito».

NOTIZIARIO
10 ASSENTI ALLA RIPRESA
Napoli. Ci sono le nazionali, dieci calciatori in libera uscita. Castelvolturno si svuota e se la circostanza fa felici gli amanti delle statistiche - è un record - non può dire altrettanto Mazzarri, che avrebbe volentieri fatto a meno dei suoi pupilli nelle settimane che precedono l’esordio in campionato e in Champions. Oggi va via pure Marek Hamsik, che risponderá alla convocazione della Slovacchia.

da la città


LUNEDÌ, 29 AGOSTO 2011

Per Juan, campione del mondo under 20, c’è la concorrenza dell’Inter
Il giovane difensore carioca potrebbe tamponare la falla aperta 
dall’infortunio di Britos


NAPOLILa vittoria con il Palermo ha restituito il sorriso al Napoli. La sconfitta con il Barcellona è diventata un ricordo lontano. Gli azzurri hanno mostrato progressi importanti. Walter Mazzarri è davvero soddisfatto e lo ha espresso al termine della partita: «Per noi era una amichevole sia questa che quella di Barcellona». Poi ha aggiunto: «Lì forse abbiamo avuto anche troppa soggezione. Ma come tutte le amichevoli anche in questa non guardo i risultati, ma valuto i progressi della squadra. Ho visto un Napoli brillante che ha offerto un bel calcio, contro un’ottima squadra quale è il Palermo». Hamsik è sembrato giá in buona forma. Ha incantato finché è rimasto in campo. Un gol da applausi. E un assist di rara bellezza. Poi l’infortunio al ginocchio destro. Ieri mattina la visita di controllo. La situazione è migliorata. In giornata si deciderá se partirá per gli impegni della nazionale contro Armenia e Irlanda. Il gruppo sará decimato dalle assenze. Mancheranno pure Inler, Dzemaili, Fernandez, Zuniga, Maggio, De Sanctis e il neo-acquisto, Goran Pandev, che subito ripartirá per raggiungere la Macedonia.  Mazzarri non vede l’ora di allenarlo: «Lo conoscevamo, è un giocatore di altissimo livello, lo aiuteremo a trovare lo smalto migliore e ci sará molto utile in una stagione così ricca di impegni». Il resto del gruppo riprenderá la preparazione domani e si concentrerá sull’esordio in campionato contro il Cesena che precederá il debutto in Champions contro il Manchester City, che ieri ha travolto il Tottenham per 5-1. Poker di Dzeko e gol di Aguero, il Napoli sicuramente dovrá essere al top per una trasferta proibitiva. Mazzarri lo sa bene: «Io direi che è un girone difficile, ma noi siamo in crescita costante e la partecipazione alla Champions è giá una testimonianza di ciò che abbiamo fatto sinora. Penseremo partita dopo partita e cercheremo di dare filo da torcere a tutti». Nel frattempo ci si concentra sugli ultimi giorni di mercato. E’ caccia ad un difensore dopo l’infortunio di Britos e la quasi cessione al Valencia di Ruiz, che ha disertato anche la presentazione al San Paolo perché ha è vicino al ritorno in Spagna. Il trasferimento sulla base di 8 milioni di euro è concluso, ma il Napoli deve prima accelerare per il sostituto. Le piste calde sono in Brasile. Juan Guilherme Nunes Jesus ha un nome che sembra uno scioglilingua ma è un discreto talento. Ha vinto il mondiale con l’under 20 ed è un mancino niente male. Il Napoli lo sta seguendo. La prima offerta è stata ritenuta insufficiente, si tratta sulla base di 4 milioni e c’è da vincere la concorrenza dell’Inter che si è interessato al talento dell’Internacional Porto Alegre. Oggi potrebbe essere una giornata calda. Bigon sta lavorando sotto traccia per chiudere l’ultimo acquisto di un mercato che ha visto il Napoli assoluto protagonista. A quel punto bisognerá ultimare soltanto le cessioni. Bogliacino, Cigarini e Rinaudo andranno via. Il difensore palermitano vive pure una brutta situazione ambientale: i tifosi non gli hanno perdonato alcune dichiarazioni d’amore alla Juve e lo hanno fischiato pure alla presentazione della squadra al San Paolo. 

Domani la ripresa


Due giorni di riposo. Il Napoli tira il fiato dopo la partita con il Palermo. La ripresa è fissata per domani a Castel Volturno. I giocatori si sono concessi un giorno di relax al posto del debutto col Genoa. Potenza dello sciopero. Il Pocho Lavezzi ha scelto di imbarcarsi sul suo pershing in compagnia della fidanzata Yanina. Ha raggiunto Mergellina di buon mattino ed è stato subito riconosciuto dai tifosi. Traffico in tilt e tanti cori all’indirizzo del campione che ha stregato il San Paolo.

da la città

i 26 Agosto2011


DOMENICA, 28 AGOSTO 2011

Presenti anche il cardinale Sepe e il sindaco. Cori e applausi per Pandev

Napoli. Serata di festa al San Paolo. Accorrono in 60mila per la presentazione ufficiale della squadra. L’ingresso è gratuito, tutti i settori sono pieni, di presenze e di entusiasmo. Ad infiammare i cuori, poi, ci pensa lui. Aurelio De Laurentiis entra in scena alle 20.45, sommerso dagli applausi. "Amici napoletani, siete i benvenuti per dare tutti insieme il battesimo al nuovo Napoli", esordisce il patron. "Ho voluto a tutti i costi questa serata al San Paolo perché è la nostra casa e voi siete la nostra forza. La nostra è una grande famiglia. Giá in ritiro ho avuto occasione di presentare la squadra ai tifosi, ma non tutti eravate lì e non c’erano neppure Lavezzi, Cavani, Gargano e Zuniga. Non c’erano naturalmente neppure i nuovi arrivati, Chavez e Pandev. Grazie alla vostra passione, alla vostra energia siamo riusciti a tagliare un traguardo storico che a Napoli mancava da anni: la Champions League. Per tutti noi questa esperienza deve essere motivo di orgoglio e di crescita». Quindi l’auspicio: «Napoli deve inserirsi stabilmente in quelle alte sfere calcistiche che merita e soprattutto che voi napoletani meritate. Il Napoli dovrá essere simbolo di cultura, operositá, creativitá, bellezza, ma anche di gioia e concretezza». Infine un riferimento a chi non c’è, e non per sua volontá: «In questa serata di festa e serenitá permettetemi di rivolgere un pensiero ai quattro marinai di Procida sequestrati dai pirati somali». A questo punto entrano il cardinale Crescenzio Sepe ed il sindaco Luigi De Magistris, poi è il momento della squadra. I calciatori vengono presentati uno ad uno, tra fuochi pirotecnici e boati dei tifosi. Gli unici fischi sono per Rinaudo. C’è spazio anche per l’ironia. «La presenza del cardinale è davvero opportuna, deve confessare tutti quanti», scherza il comico Alessandro Siani. «Diciamo la veritá, i napoletani quando hanno visto il girone di Champions qualche parolina l’hanno detta». Infine fa il suo ingresso Goran Pandev e sono subito cori e ovazioni anche per lui. Al macedone viene ’risparmiata’ la gag con Siani, che invece prende di mira Mascara ed accompagna Lavezzi, Hamsik e Cavani verso un nuovo bagno di applausi. L’unico a non esserci nella serata della festa è Victor Ruiz. Lo spagnolo ormai è del Valencia, il Napoli è a caccia del suo sostituto. Riflettori puntati sul brasiliano Juan Guillherme.

L’AMICHEVOLE
Maggio show contro il Palermo
Napoli. Dopo la presentazione, spazio alla partita col Palermo. E la festa continua. Il Napoli passa al 19’. Cross di Dossena, Hamsik stoppa di destro e insacca con un sinistro a incrociare. Il raddoppio alla mezz’ora: Hamsik scodella dalla destra, Maggio s’inventa un eurogol in girata. Poi lo slovacco s’infortuna alla coscia destra, al suo posto Santana. Accorcia Migliaccio (43’) su corner di Ilicic, ma nella ripresa gli azzurri allungano ancora con Maggio, al 22’, su splendido invito di Cavani. Finisce 3-1, quasi a mezzanotte, con buona parte del pubblico che ha giá abbandonato l’impianto di Fuorigrotta.

fonte la città

VIDEO PRESENTAZIONE SQUADRA


VIDEO DEI GOL


Sabato 27 agosto 2011


Napoli:Preso Pandev ora è caccia al difensore


De Laurentiis annuncia la cessione di Ruiz. «No a Bocchetti e a Ogbonna» 
Il presidente annuncia ancora un altro colpo Impennata nella campagna abbonamenti


Napoli. E meno male che il mercato del Napoli era chiuso. Goran Pandev è ufficialmente a disposizione di Walter Mazzarri, entro il 31 agosto sará sicuramente acquistato un difensore di spessore. L’attaccante macedone arriva dall’Inter con la formula del prestito oneroso - un milione e mezzo di euro dal club azzurro a quello di Moratti - coi nerazzurri che parteciperanno ad una minima parte del suo ingaggio. «Sono felicissimo, non volevo andar via dall’Inter ma approdo in un grande club col quale disputerò la Champions League», le prime parole di Pandev. Che approda a Napoli al termine di una trattativa lampo, illustrata dallo stesso De Laurentiis in una conferenza stampa organizzata per l’occasione, il cui inizio è slittato di oltre un’ora per dei problemi alla barca presidenziale in arrivo da Capri: «Dopo il sorteggio Champions ho chiamato Moratti in mattinata e ci siamo messi d’accordo in un secondo». Altri movimenti sono annunciati in entrata e in uscita: «Ruiz sará ceduto (al Valencia), ci hanno offerto molti soldi per lui. Chi prenderemo al suo posto? Uno all’altezza». Per tutto il giorno si sono succedute voci sull’interessamento del Napoli per Bocchetti ed Ogbonna, il presidente chiude la porta ad entrambi: «Non prenderemo Bocchetti, ho sempre detto che preferisco non avere napoletani in squadra. Ogbonna? Con Cairo non tratto più. Prima di Natale ho avuto una discussione con lui, crede di avere il gioiello più costoso del mondo». Eppure nel pomeriggio dall’entourage di Bocchetti erano arrivate conferme. «Stiamo lavorando per il prestito con diritto di riscatto dal Rubin Kazan, Salvatore sarebbe felicissimo di approdare al Napoli», aveva detto l’agente del calciatore, Andrea D’Amico, a Radio Kiss Kiss. Probabilmente il fatto che Bocchetti ha disputato il playoff e quindi non avrebbe potuto giocare la Champions, più ancora della sua napoletanitá, hanno determinato una frenata all’affare, che comunque non è ancora saltato. Che lancia un nuovo affondo al mondo del calcio: «Non voglio più dare calciatori alle nazionali, parlerò con Blatter, gli chiederò che le partite internazionali si tengano solo a giugno, luglio o agosto». L’improvviso attivismo del Napoli, intanto, ha impressionato favorevolmente i tifosi. Sono 12mila gli abbonamenti sottoscritti, superato il numero di tessere (11.820) della scorsa stagione. Il sogno resta Giuseppe Rossi. Il manager di ’Pepito’, Pastorello, si è dichiarato possibilista.

Stasera festa al San Paolo poi il Palermo
Amichevole alle 22

Napoli. Un gala di presentazione della squadra, Pandev compreso, con tanto di amichevole precampionato. Da scomodo ostacolo prima del previsto debutto col Genoa, la serata di festa del San Paolo si trasforma per Mazzarri in una buona occasione per far acquisire al Napoli il ritmo partita. L’appuntamento è per le 20.45, ingresso libero per tutti nei settori curve e distinti. Ci sará spazio per lo spettacolo a Fuorigrotta, con uno show di Alessandro Siani, l’intervento del sindaco De Magistris e la benedizione del cardinale Sepe. Alle 22, però, ci sará spazio per il calcio vero, con l’amichevole organizzata in fretta e furia contro il Palermo. A proposito di San Paolo, effettuato il sopralluogo dell’assessore allo sport, Tommasielli, per la verifica dei lavori: impianto in regola per la Champions.

fonte la città

venerdi 26 agosto2011

Il Napoli, attraverso il proprio sito ufficiale ha annunciato l'acquisto di Goran Pandev. L'attaccante macedone arriva con la formula del prestito. Un rinforzo importante per i partenopei in vista della Champions League, che ha riservato alla squadra di Mazzarri un girone di ferro. Per Pandev è il secondo arrivederci all'Inter: portato in Italia proprio dai nerazzurri neanche maggiorenne nel 2001, ha prima lasciato la Beneamata facendo esperienze allo Spezia, all'Ancona e alla Lazio. Nella squadra capitolina fu acquistato a titolo definitivo nell'affare che portò Dejan Stankovic in nerazzurro. Dopo la rottura con i biancocelesti, il ritorno a casa Inter nel gennaio del 2010. Una stagione e mezza in cui ha partecipato allo storico "triplete" e al Mondiale per Club vinto negli Emirati Arabi. Da ricordare anche la notte di Monaco di Baviera, quando proprio Pandev regalò all'Inter una insperata qualificazione ai quarti contro il Bayern.

Stampa macedone: "Ingaggio Pandev, il Napoli paga 2 mln"


La stampa macedone - Paese che ha dato i natali al neoacquisto del Napoli Goran Pandev - ha seguito con attenzione il passaggio dell'attaccante dall'Inter al Napoli, trasferimento conclusosi nel pomeriggio con la formula del prestito secco per una stagione. L'ingaggio del macedone  è pari a 3.5 milioni di euro, di cui 2 saranno pagati dalla società partenopea (peraltro cifra pari al tetto salariale stabilito dal presidente De Laurentiis) e 1.5 a carico dell'Inter.

da tuttomercatoweb

VIDEO DELLE GIOCATE DI PANDEV(MONIO)





Champions League
Il sorteggio va di traverso al Napoli
Ma De Laurentiis è raggiante: «Sei partite di grandissimo prestigio»


NAPOLI. Peggio di così, forse, non poteva capitare. L’urna di Montecarlo non si rivela benevola per il Napoli, a cui tocca il girone di Champions League probabilmente più duro di tutti. Il sorteggio, infatti, fa capitare gli azzurri nel gruppo A, insieme a Bayern Monaco, Villarreal e Manchester City. Contento - si fa per dire - De Laurentiis, che aveva auspicato la doppia sfida coi bavaresi, un po’ meno Mazzarri che dovrá preparare sei partite davvero impegnative. Tanti i motivi e gli spunti di interesse per tutte e tre le avversarie del gironcino. Il Bayern, anzitutto, è guidato dallo stesso allenatore che sfidò il Napoli di Maradona e Careca nella semifinale di Coppa Uefa del 1989. Allora Jupp Heynckes potè poco o nulla contro lo squadrone azzurro, sul quale però si prese una rivincita nel 1994, quando sbattè fuori il Napoli di Boskov dagli ottavi della Coppa Uefa con il suo Eintracht Francoforte. Rivincita che, invece, cerca il Napoli contro il Villarreal di Pepito Rossi, che lo scorso febbraio eliminò Hamsik e soci nei sedicesimi di Europa League. E che dire poi del confronto, stuzzicante e terribile, con il ’Citizen’ milionario di Roberto Mancini, zeppo di campioni e talenti affamati. Uno di questi è Mario Balotelli, che tornerá a Napoli per il confronto di Champions, una buona occasione per chiedere scusa agli abitanti di Scampia dopo il discusso ’tour’ tra le Vele della scorsa estate. Impegni stimolanti, insomma, ma che collocano imperiosamente in salita il cammino europeo degli azzurri. «E’ un sorteggio di prestigio, faremo sei bellissime partite con tre squadre formidabili», commenta raggiante Aurelio De Laurentiis. «Una l’abbiamo giá incontrata l’altro anno in Europa League, sono degli amici. Vorrá dire che continuerò la mia supervisione verso Pepito Rossi. E’ un italiano particolare, nato in America e per questo meno contaminato, meno viziato. Spero di portarlo a Napoli il prossimo anno». L’esordio il 14 settembre a Manchester: «Non voglio portarmi male da solo, ma il 14 è il mio numero. E poi credo che Mazzarri sia più bravo di Mancini». La Champions, del resto, il Napoli non deve mica vincerla: «Sará un super allenamento e una meravigliosa esperienza per i nostri tifosi», continua il presidente. «Tra l’altro io non credo a questa messa in scena. Ho sempre detto che noi presidenti dovremmo fare un vero torneo europeo gestito da noi. Speriamo che tra due o tre anni le cose cambino, nel frattempo sono felice di continuare ad arricchire la mia esperienza internazionale". Dai fasti europei ai mugugni italiani. L’accordo tra Lega e Assocalciatori è lontanissimo: «C’è una cosa importante cha va chiarita: i club di calcio sono societá per azioni con finalitá di lucro», puntualizza De Laurentiis. «Bisogna svecchiare, togliere tutto ciò che impedisce questa specificitá. Io credo che da questo impaccio si possa uscire trovando un accordo che sia valido fino al 30 giugno, poi va istituito un tavolo che programmi quelli che dovranno essere i contratti per il futuro. Per il momento possiamo solo metterci una pezza per la prossima stagione».



ESORDIO A RISCHIO
Venduti 26mila biglietti per il Genoa
NAPOLI. Le possibilitá che si giochi sono ridotte al lumicino, ma i tifosi azzurri hanno affollato comunque i botteghini. Intanto, nonostante il rischio sciopero, sono giá 26mila i biglietti venduti per la sfida di campionato col Genoa. Qualora si giocasse, il colpo d’occhio offerto dal San Paolo sarebbe di tutto rispetto, con circa 45-50mila sostenitori sugli spalti dello stadio di Fuorigrotta. Ma il turno slitterá a data da destinarsi e con tutta probabilitá il debutto in campionato dei partenopei sará ancora una volta in trasferta, a Cesena, pochi giorni prima del debutto in Champions nella tana del Manchester City e della supersfida di campionato col Milan. Ieri seduta pomeridiana per gli azzurri a Castelvolturno. Domani sera, che si giochi o meno la gara col Genoa, è in programma la presentazione ufficiale della squadra al San Paolo con il sindaco De Magistris ed il cardinale Sepe.


Mercoledi, 24 AGOSTO 2011


Tutti a rapporto da Mazzarri Britos operato: stop di 2 mesi. Il tecnico ha avuto un colloquio di mezz’ora con la squadra. 

Visite mediche per l’attaccante Chavez Contro il Genoa assente Gargano squalificato


Napoli. Il Napoli si lecca le ferite dopo la scoppola di Barcellona. Il 5-0 è ancora presente nella testa dei giocatori tanto che Mazzarri ieri, alla ripresa della preparazione, ha parlato al gruppo per più di mezz’ora. L’obiettivo, adesso, è fare tesoro degli errori per andare avanti. Il riscatto è giá fissato domenica con il Genoa di Preziosi. C’è l’esordio in campionato e il Napoli non può permettersi altri passi falsi. Bisogna partire con il botto e per questo ci si aspetta lo stadio pieno. Mazzarri, ovviamente, sfrutterá al massimo questi giorni per arrivare all’appuntamento con maggiore brillantezza. La condizione atletica migliorerá sicuramente e questo sará il primo aspetto fondamentale in vista della partita. Questa sará una settimana in cui si cercheranno di smaltire i carichi. Sembrerá paradossale ai più, ma sei giorni possono cambiare il volto di una squadra che si presenterá in campionato in maniera più brillante rispetto alla serataccia del Camp Nou. Il tecnico, poi, si dovrá dedicare pure alla compattezza difensiva, l’altra nota dolente di questo pre-campionato. La porta è rimasta inviolata unicamente contro il Mallorca, ma è stato decisivo Rosati con i suoi interventi miracolosi. Adesso bisogna cambiare registro. Mazzarri ha perso Britos per due mesi. Il difensore uruguaiano è stato operato ieri mattina a Barcellona. L’intervento è stato eseguito dal professor Eugenio Jimeno, collaboratore di Vilarubias, alla clinica Dexeus. Britos è rimasto sotto i ferri per circa mezz’ora ed è stata ridotta l’infrazione al quinto metatarso del piede destro. Britos rientrerá tra oggi e domani a Napoli e comincerá la riabilitazione. Per il recupero ci vorranno almeno due mesi. La societá non ha ancora deciso se sostituirlo. Probabile che si rimanga così. Si parla di Davide Santon in prestito, ma l’ex enfant prodige è più un esterno di fascia, quindi rappresenterebbe più un’alternativa a Dossena che un sostituto (seppur momentaneo) dell’uruguaiano, prelevato dal Bologna per 9 milioni di euro. Con il Genoa, potrebbe tornare utile Salvatore Aronica. Mazzarri lo ha scelto al Camp Nou al posto di Ruiz e questa sostituzione può essere una chiave anche per il debutto in campionato. Gargano sará squalificato, quindi è probabile la conferma in mediana della coppia svizzera Inler-Dzemaili. Al Camp noi, non hanno brillato. E’ mancato dinamismo e bisogna decisamente aumentare il ritmo per essere protagonisti. Per il resto, non dovrebbero esserci particolari novitá di formazione. Il tecnico confermerá tutti i titolarissimi che avranno voglia di rivalsa e cercheranno il pronto riscatto al San Paolo. Intanto, è arrivato Cristian Chavez. In mattinata ha raggiunto Castel Volturno assieme al suo procuratore, Alejandro Mazzoni, e si è sottoposto alle visite mediche. Tutto ok, poi nel pomeriggio ha anche svolto il primo allenamento con i nuovi compagni. Movimenti finiti? Probabile. Il Napoli - però - continua a seguire Gaston Ramirez che è al centro di un vero e proprio intrigo di mercato. «Juve, Fiorentina e Napoli sono interessate», ha spiegato Vincenzo D’Ippolito. 

Oggi una doppia seduta

Napoli. Ripresa della preparazione ieri pomeriggio a Castel Volturno. Il Napoli, adesso, si concentra sulla sfida con il Genoa. Mazzarri ha fissato il programma: oggi doppia seduta, poi lavoro di pomeriggio fino alla partita di domenica contro il Grifone che segna il debutto in campionato della truppa di Mazzarri. De Laurentiis si aspetta uno stadio pieno per la prima di campionato.



martedi 23 agosto 2011
Bruscolotti: "Barcellona? Serata particolare, inutile fare processi al Napoli"
Giuseppe Bruscolotti, ex calciatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Gol, trasmissione in onda sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli. Ecco il suo parere sulla gara di ieri sera: “La sconfitta contro il Barcellona? Lasciamo perdere il match di ieri al Camp Nou, non possiamo competere con i blaugrana. È stata una serata particolare, al momento è inutile fasciarsi la testa perché non si tratta di un campanello di allarme in vista della Champions League. Dispiace per il gol di Cavani, l’esecuzione del Matador è stata spettacolare ma credo che sia inutile analizzare l’incontro, non possiamo fare processi alla formazione di Mazzarri. Quella catalana è una realtà diversa, anche i giovani del Barcellona hanno dimostrato di avere grande personalità. Il progetto di De Laurentiis riguardo il settore giovanile? Bisogna aspettare, per ora dobbiamo attenerci alla realtà e andare avanti per la nostra strada. L’importante è creare qualcosa di nuovo e di positivo. Il debutto in campionato contro il Genoa? Bisogna partire con il piede giusto”.


Lauro: "Sconfitta di Barcellona? L'obiettivo del Napoli è restare tra le prime in campionato"


Franco Lauro, noto giornalista Rai, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Gol, trasmissione in onda sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto il giornalista ha  evidenziato : “La sconfitta contro il Barcellona? Il 5-0 ci può stare, anche perché la difesa ha avuto notevoli difficoltà. Dispiace per Britos, lo stop dell’uruguagio costringe Mazzarri a rivedere l’assetto difensivo. De Laurentiis aveva dichiarato il mercato chiuso, ma nelle prossime ore bisognerà rivedere le strategie. Al Camp Nou gli azzurri non erano al top della condizione fisica, ma bisogna assorbire in fretta questa brutta prestazione. I quattro pali colti clamorosamente dal Barcellona rendono più accettabile il passivo, che poteva essere ancora più pesante. Da ora in poi sono convinto che l’impegno dei calciatori azzurri sarà ancora maggiore per colmare il gap con le squadre più competitive in Europa. Al momento l’obiettivo del Napoli è quello di restare tra le prime in campionato e non sfigurare in Champions League, al momento è inutile fare drammi”.




Graziani: "Napoli intimorito, contro il Barcellona non ci sono note positive





Francesco Graziani, ex calciatore della Roma e della Nazionale, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Gol, trasmissione in onda sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto ha evidenziato : “Il match tra Barcellona e Napoli? Non ci sono note positive tra le fila degli azzurri, però si tratta di una esperienza importante. I calciatori erano intimoriti, ma la formazione partenopea ha sicuramente imparato qualcosa da questa brutta prestazione. Come migliorare la difesa in vista dell’avventura in Europa? L’anno scorso il reparto arretrato ha fornito grandi garanzie, è destinato a migliorare insieme alla condizione fisica. Aronica preferito a Ruiz per sostituire Britos? Mazzarri parlava bene dello spagnolo al momento dell’acquisto e la permanenza all’ombra del Vesuvio significa che il tecnico vuole puntare sull’ex Espanyol. Non ci dovrebbero essere problemi con il reparto offensivo, che può essere considerato come uno dei migliori d’Europa”.


fonte tuttomercatoweb




Napoli, lezione di calcio dal Barca



Grande delusione per gli 8mila tifosi partenopei Show di Messi e compagni. S’infortuna Britos Azzurri travolti al Camp Nou. Molte ombre nella squadra di Mazzarri









Barcellona. Il risveglio è tremendo. Pesante come un pugno in pieno volto. Che ti lascia tumefatto. Sicuramente il Barcellona è la squadra più forte del mondo, ma la resa del Napoli fa discutere. Un 5-0 sul groppone che fa molto male. Azzurri inconcludenti dal punto di vista fisico, tecnico e della personalitá.Il Barcellona fa quello che vuole e la sconfitta sarebbe potuta essere più pesante se si considerano tre pali e un miracolo di De Sanctis. Impensabile soltanto immaginare di mettere in difficoltá i catalani, il Napoli - però - si è sciolto come neve al sole e ha ammirato lo spettacolo degli avversari. Si salvano Cavani e De Sanctis, Hamsik è un fantasma, Lavezzi gioca a sprazzi. La coppia Inler-Dzemaili funziona poco. Un vero e proprio incubo, insomma. Guardiola lascia Messi in panca (e almeno altri cinque titolari) ma il Barca detta legge. Mazzarri predica calma e gli azzurri provano a fronteggiare la squadra campione d’Europa con la giusta tattica. Pressing in mediana e ripartenza immediata di Lavezzi e Cavani. Il Matador, a dire il vero, segna uno dei gol più belli della storia del Camp Nou. Rovesciata incredibile da dentro l’area. Ma non è valido. L’arbitro ferma l’azione per fuorigioco: sul cross di Maggio, Hamsik è al di lá dei difensori blaugrana e il momento storico svanisce. L’uruguaiano ci riprova subito con un colpo di testa senza troppa fortuna. L’inerzia, dunque, cambia di nuovo. Il Barcellona ha palleggiatori sopraffini che aumentano il ritmo all’improvviso. Alla compagnia s’è unito pure Cesc Fabregas: il figliol prodigo si divora il vantaggio al 18’ dopo una bella combinazione con Iniesta che nasconde letteralmente la palla. Il Napoli accusa il colpo: non allarga la manovra sugli esterni. Inler prova a tenere, ma la squadra sbanda. Il Barcellona passa al 26’ e sembra quasi un gioco da ragazzi: spunto di Adriano sulla sinistra, cross facile facile per Fabregas che tutto solo realizza il vantaggio. Il sussulto di Lavezzi assomiglia quasi ad una beffa: il Pocho s’invola tutto solo al 29’, cerca la zampata vincente, ma Pinto gli chiude la porta. Gol sbagliato, gol subito. I blaugrana salgono di nuovo in cattedra. Azione manovrata, Iniesta inventa per l’inserimento di Keita: colpo di testa e raddoppio catalano. Il Barcellona ha la possibilitá di giocare a piacimento. Ricami precisi, poi l’affondo. Iniesta è di un altro livello, le azioni pericolose partono tutte dallo spagnolo: al 38’ pennella per Villa. Stavolta De Sanctis è reattivo ed evita una punizione peggiore. Mazzarri sostituisce Britos (sospetta frattura quinto metatarso piede destro) con Aronica. Guardiola inserisce tanti giovanissimi, ma la musica è la stessa. Tre pali consecutivi: Pedro (due volte) e Cuenca. Il Napoli non riesce a scuotersi. Entrano pure Messi e Xavi. L’argentino propizia il 3-0 con una splendida punizione. Provvidenziale l’intervento di De Sanctis, ma sulla ribattuta Pedro è tutto solo. Poi tocca alla Pulce realizza il 4-0. Messi confeziona il 5-0.
Il tabellino

BARCELLONA 5 - (4-3-3): Pinto; Montoya (1’ st Dos Santos), Pique (1’ st Cuenca), Fontas (19’ st Mascherano), Adriano (19’ st Abidal); Thiago (15’ st Xavi), Keita (19’ st Busquets), Iniesta (1’ st Sergi Roberto); Fabregas (12’ st Messi), Kiko (1’ st Pedro), Villa (1’ st Bartra). A disp: Valdes, Dani Alves. All. Guardiola
NAPOLI 0 - (3-4-2-1): De Sanctis (37’ st Rosati), Campagnaro (37’ Grava), Cannavaro (37’ st Fernandez), Britos (41’ pt Aronica); Maggio (33’ st Lucarelli), Inler (14’ st Donadel), Dzemaili (19’ st Gargano), Dossena (33’ st Ruiz); Hamsik (23’ st Santana), Lavezzi (14’ st Zuniga); Cavani (23’ st Mascara). All. Mazzarri  
Arbitro: Izquierdo (Spagna) 
Reti: 26’ pt Fabregas (B), 31’ pt Keita (B), 17’ st Pedro (B), 21’ st e 32’ st Messi 
Note: ammoniti Lavezzi e Ruiz. Spettatori 80mila circa


De Laurentiis chiude il mercato azzurro
«Chavez è in arrivo, no a Gilardino». Critiche ad Abete e Platini

Barcellona. Aurelio De Laurentiis ne ha per tutti. Bastone e carota. Le carezze, ovviamente, sono per il Barcellona. Il Napoli è stato l’ospite d’onore del Trofeo Gamper: «E’ qualcosa d’incredibile. Siamo partiti dalle ceneri della C e adesso siamo qui al Camp Nou. Si sono affrontate due tifoserie ricche di affetto e di entusiasmo per la loro squadra. Il Barca regala emozioni incredibili e lo hanno dimostrato con la vittoria della Supercoppa contro il Real Madrid di Mourinho. Stimo molto Guardiola, mi è anche simpatico». La sua creatura ha assaporato l’atmosfera della Champions: «E’ qualcosa d’incredibile, noi purtroppo saremo in quarta fascia e dovremo affrontare tutte le grandi. Questo, da un lato, è negativo, comunque cercheremo di farci onore». Poi si passa alle sciabolate. Primo obiettivo, Platini e l’Uefa: «Glielo sto dicendo, dobbiamo cambiare. Due competizioni non servono, facciamone una sola di 40 squadre, una sorta di superlega, i campionati nazionali servono a creare la griglia di partecipazione. Il fair play finanziario, inoltre, deve valere per tutti, altrimenti faccio saltare il banco e spendo quanto voglio». Il patron si scaglia anche contro Abete. «Non dobbiamo pensare unicamente alle poltrone. Si deve dimettere, non si è accorto che il calcio è cambiato. Le societá sono delle societá per azioni. Si preoccupa solo di far firmare il contratto collettivo, così parte il campionato. I problemi non si risolvono così». Si parla anche di mercato. L’ultima voce riguardava Alberto Gilardino: «Non c’è alcuna possibilitá che possa venire. Con Chavez, il mercato è chiuso. Al massimo potranno venire giovani come lui, lo sapete che non cerco nomi altisonanti, ma portiamo avanti un progetto. Faremo delle valutazioni anche a gennaio, come abbiamo fatto con Fernandez che lo abbiamo preso in anticipo bruciando la concorrenza». L’obiettivo è imitare il Barcellona: «Visionerò le strutture e cercherò di capire l’organizzazione dei blaugrana che rappresentano il must assieme alla Ajax. Voglio imitare i modelli per la nostra scugnizzeria. Lo faccio con molta umiltá. Il mio obiettivo è creare un grande settore giovanile. Non sará semplice perché siamo in contro-tendenza, ma sará così. Ci metteremo del tempo, ma riusciremo a centrare il nostro obiettivo».

fonte la Citta




LUNEDI, 22 AGOSTO 2011


Trofeo Gamper: show del Barça, Napoli battuto 5-0

Conferenza stampa di Mazzarri

Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, ha parlato a Sky Sport dopo l'amichevole con il Barcellona persa per 5-0: "Siamo venuti a Barcellona per migliorarci. Il risultato conta fino ad un certo punto, l'importante è che questa gara possa servirci per crescere e affrontare le gare che contano in un certo modo. Il Barcellona anche sul 5-0 continuava a pressarci, cercando di segnare ancora. Nei primi minuti abbiamo fatto bene, creando 2-3 occasioni da gol. Il gol di Keita ci ha spezzato le gambe. Dobbiamo cercare di aumentare il ritmo, non siamo ancora al top. Gli spagnoli erano più brillanti di noi. Stiamo parlando della squadra più forte del mondo: complimenti a Guardiola e a tutto lo staff. Scugnizzeria come la cantera blaugrana? Bisogna fare come loro" Altre dichiarazioni di Mazzarri in sala stampa: "Quano abbiamo preso il secondo gol ci siamo scollati. Non eravamo solidi, va dato merito al Barcellona di aver messo in campo oltre la solita tecnica anche un pressing fuori dal comune. Finanche sul 5-0. Possiamo solo prendere esempio"



Camp Nou, la notte dei campioni 
Il Napoli ospite del Barcellona: Messi e Villa contro Cavani e Lavezzi 

Mazzarri: «Un onore per noi ma nei gironi di Coppa preferirei proprio evitarli»



CAMP NOU



NAPOLI. La notte dei campioni. Il sogno che diventa realtá. Barcellona e Napoli, è qui la festa. Il blaugrana e l’azzurro che si ritrovano per la seconda volta, ancora per un’amichevole. Ma il Trofeo Gamper è qualcosa in più, il trionfo del barcellonismo. Basta un dettaglio per capire l’importanza di questa sfida.Si gioca unicamente per inviti. E gli azzurri sono stati scelti dopo il terzo posto della scorsa stagione. E’ la certificazione, insomma, di una ritrovata credibilitá a livello internazionale. Il rischio sciopero non poteva rovinare un evento del genere. Così - infatti - non è stato. Il Barcellona ha ottenuto una deroga. Quindi si scende in campo.La squadra è partita ieri mattina e si è allenata alla Ciudad Deportiva de Sant Joan Despí, il centro tecnico dove solitamente lavora il Barcellona. Subito dopo ha parlato Mazzarri: «Per noi è molto importante essere qui. Il Barcellona è una squadra la cui importanza non la scopriamo certo noi, e questa partita servirá ai miei giocatori per fare altra esperienza in campo europeo. Però nei gironi di Champions preferirei evitare i blaugrana , se vogliamo passare il turno dobbiamo avere la fortuna di prendere squadre meno forti di quella di Guardiola».Quello del Camp Nou sará un test non solo di prestigio, ma anche prezioso in vista del debutto in campionato. «Verificheremo la nostra preparazione a una settimana dall’esordio con il Genoa - ha confermato Mazzarri - per ora Milan e Inter sono superiori, mentre la Juve e la Roma possono essere considerate un’incognita. Ma vedo bene la Lazio, che si è rinforzata molto».Il Napoli è atteso da una stagione che può essere molto importante e il tecnico non si tira certo indietro. «Ho sempre allenato squadre più forti di quelle precedenti. E il Napoli mi ha permesso di arrivare in Champions. Questa piazza riesce ancora a sorprendermi: in 30mila per un allenamento, mi ero abituato all’affetto dei tifosi per le partite, ma giovedì al San Paolo mi sono emozionato davvero. Mourinho? Lasciamo perdere,non voglio più tornarci sopra. Napoli e Manchester City? E da apprezzare di più il Napoli, per come è arrivato a questi livelli».Intanto oggi si tratterá di affrontare una squadra ricca di fenomeni. Si comincia da Lionel Messi, il meglio in circolazione. Guiderá il tridente blaugrana con David Villa e Pedrito Rodriguez. Niente da dire, la difesa azzurra sará costretta agli straordinari. Campagnaro, Cannavaro e Britos i possibili titolari, ma non c’è da sottovalutare l’ipotesi Grava. La sua marcatura su Messi sarebbe affascinante. L’alfiere del Napoli in C contro il giocatore più forte del mondo. Davanti, invece, tocca all’altro tridente, quello colorato d’azzurro. Lavezzi si esalterá sicuramente in uno stadio glorioso. Un gol sarebbe il massimo senza tralasciare il suo marchio di fabbrica, l’assist. Cavani è pronto a sfruttarlo. Non è ancora al massimo della forma ma un tempo lo disputerá sicuramente. Infine Hamsik. Il Barcellona lo ha anche seguito per un po’ di tempo ma non ha mai tentato l’affondo. Lo slovacco dimostrerá che si sono sbagliati e nel frattempo confermerá le certezze di De Laurentiis, che sará sugli spalti al fianco di Rosell e si gusterá la serata cercando di capire cosa manca al suo Napoli per recitare un ruolo importante nel panorama internazionale.


BARCELLONA (4-3-3): Valdès; Dani Alves, Piquè, Mascherano Abidal; Busquets, Xavi, Iniesta; Pedro (Alexis Sanchez), Messi, Villa.
Allenatore: Guardiola.

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Inler, Dzemaili, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.Allenatore: Mazzarri.

TV: diretta Sky (canale 251) e Mediaset Premium (a pagamento - 10 euro) a partire dalle ore 20,30




CHAMPIONS 

Giovedì ci sará il sorteggio della fase a gironi


NAPOLI. La settimana procede senza sosta. Il Napoli riprenderá subito la preparazione a Castel Volturno in vista dell’esordio in campionato contro il Genoa. Ma non solo. Giovedì è la data da segnare in rosso sull’agenda. L’appuntamento che conta è quello di Montecarlo per i sorteggi dei gironi di Champions League. Per il Napoli ci sará l’emozione della prima volta. Presente, ovviamente, Aurelio De Laurentiis. Il Napoli spera di entrare in terza fascia anche se le possibilitá sono ridotte. Un girone di ferro, dunque, è praticamente una certezza. Sará impossibile evitare le big del calibro di Manchester United, Barcellona, Chelsea o il Real Madrid di Mourinho.Mentre l’urna fará il suo dovere, al San Paolo si svolgerá il primo sopralluogo dell’assessore Pina Tommasielli che verificherá lo stato d’avanzamento dei lavori (rete metallica, dirigibile, telecamere per la sicurezza e l’intonaco). L’atto è necessario: ai primi di settembre è prevista la visita della commissione Uefa che dovrá dare l’ok definitivo per le gare interne di Champions League. Non dovrebbero esserci problemi, ma tutti gli ingranaggi dovranno funzionare alla perfezione. Ecco perché i prossimi giorni saranno decisivi.Da un lato l’approccio all’esordio in campionato con il Genoa, dall’altro i primi passi verso l’avventura in Champions League che può valere una stagione intera.


MERCATO 
E’ pronto l’ultimo assalto a Ramirez 


Ultimi giorni anche per quanto riguarda il mercato. Il Napoli sará ancora attivo. Innanzitutto la questione Cristian Chavez da chiudere. L’argentino è atteso domani e si sottoporrá alle visite mediche. Ma potrebbero esserci anche altri acquisti. Si valuterá la possibilitá di un nuovo rinforzo offensivo. Gaston Ramirez è l’opzione da valutare. L’affare in prospettiva è garantito anche se l’esborso è abbastanza elevato. Il Napoli segue la vicenda da lontano e spera di poterne approfittare. C’è la possibilitá di acquistare anche un vice Dossena per completare così lo scacchiere di Mazzarri.Ma prima bisognerá vendere. Il tecnico ha chiesto di sfoltire la rosa, un po’ troppo elevata per i suoi gusti. In lista di sbarco Rinaudo, Cigarini e Bogliacino. Per quanto riguarda il difensore, c’è l’imbarazzo della scelta. Adesso è spuntata anche l’ipotesi Catania, lui che è palermitano doc ed è cresciuto in rosanero. Il centrocampista, invece, dovrebbe accasarsi all’Atalanta, una sorta di ritorno a casa per rilanciarsi in grande stile dopo il fallimento dell’esperienza al Siviglia. Ha bisogno di giocare con maggiore continuitá. L’uruguaiano, invece, è in procinto di tornare al Chievo, dove ha concluso l’ultima stagione. I clivensi non hanno esercitato il diritto di riscatto perché sperano di spuntare nuovamente un prestito. C’è sempre l’ipotesi Sampdoria da non sottovalutare.


da la città P.T.


DOMENICA, 21 AGOSTO 2011 


SPECIALE BARCELLONA-NAPOLI - Video: prima notte europea al Camp Nou



Non è la play station! Barcellona- Napoli si giocherà lunedi sera in una cornice molto suggestiva. Sarà infatti festa grande in casa Barcellona. E il Napoli si troverà lì. Alle 19.30 la presentazione ufficiale della squadra di Guardiola in un Camp Nou gremito e più vibrante che mai. Alle 20.30 la partita che vale il trofeo Gamper in onore del fondatore del club Hans Gamper grande uomo di sport che, pensate, oltre a fondare la squadra nel 1899 ne è stato presidente e capitano. La storia del club più titolato d'Europa comincia da un annuncio che il giovane Hans, svizzero trasferitosi a Barcellona, fece pubblicare nella rubrica sportiva di un giornale per cui scriveva. Ed è così che ha avuto inizio la storia del Barcellona, la squadra che è "più di un club" come recita il motto leggibile anche sugli spalti dello stadio. Successo societario, stadio mozzafiato, vivaio prestigioso, il più importante del mondo: la "cantera" con 9 campi e 15 squadre in cui militano, si spera, i futuri Messi plasmati al gioco del Barcellona, quel gioco di passaggi e controllo che manda in tilt qualsiasi squadra e che è spettacolo puro.  Il Napoli giocherà con il Barcellona per vincere il trofeo Gamper. Ma già partecipare è una grande vittoria. L'anno scorso toccò al Milan battuto ai rigori. Quest'anno vedremo Mazzarri accanto a Guardiola. Messi accanto a Cannavaro. Si va a casa della regina d'Europa che ha già vinto un altro titolo, la super coppa europea contro il Real Madrid."Coloreremo di azzurro il cielo d'europa" è il grido di Hamsik nel video che la società ha pubblicato sul sito ufficiale.Hamsik, Cannavaro e la new entry Inler invitano i tifosi partenopei all'appuntamento con il Barcellona da vedere su Sky e Mediaset Premium. Ve lo proponiamo perchè il sorriso del capitano parla più di mille parole. L'appuntamento è di quelli da non perdere: in una notte d'estate le capitali del tifo europeo uniranno le loro forze in un boato immenso.La prima notte europea del Napoli 2011-2012... e allora, come gridano i giocatori nel video: "Uàmos Napoli!"....



Napoli, a Barcellona si parlerà di Afellay?


Secondo quanto riporta ilsussidiario, il Napoli a Barcellona per il trofeo Gamper potrebbe intavolare una trattativa per l'esterno offensivo Ibrahim Afellay. Il giocatore, arrivato al Barça lo scorso gennaio, ha trovato pochissimo spazio e con gli arrivi di Cesc Fabregas e Alexis Sanchez le sue possibilità di scendere in campo si sono ancor più ridotte. Per questo il giocatore potrebbe chiedere di essere ceduto, sopratutto per non perdere la nazionale in vista degli Europei del prossimo anno. Sul giocatore da tempo c'è l'interesse di Juventus e Siviglia, ma il costo piuttosto basso del cartellino, 5/8 milioni di euro, potrebbe convincere il Napoli a puntare sul talento olandese.


De Laurentiis: "Il Trofeo Gamper è un grande onore"


Aurelio De Laurentiis ai microfoni del TG1 parla della sfida del Napoli al Camp Nou di Barcellona affermando quanto di seguito riportato:  "Sono molto onorato di essere stato invitato ad un evento così importante dopo soli quattro anni che siamo tornati in Serie A. Il Barcellona è una grandissima squadra e per noi sarà un appuntamento di grande prestigio"

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DOMENICA, 21 AGOSTO 2011 ore 18.00

Napoli, Mazzarri: "Milan e Inter ci sono ancora superiori"




Alla vigilia dell'amichevole internazionale che il Napoli giocherà domani al Camp nou di Barcellona contro i campioni d'Europa e di spagna allenati da Pep Guardiola, Walter Mazzarri ha parlato in conferenza stampa, ecco quanto evidenziato da tuttonapoli.net:

"Ho sempre allenato squadre più forti di quelle precedenti. E il Napoli mi ha permesso di arrivare in Champions.
Mai visto un entusiasmo come quello di Napoli erano in 30 mila per un allenamento, ne ho parlato con Bigon; mi sono emozionato.
Mourinho? Lasciamo perdere,non voglio più tornarci sopra. Napoli e City? E da apprezzare di più il napoli,per come è arrivato a questi livelli.
La formazione tipo? La deciderò di volta in volta. Tranne qualcuno come Hamsik e Lavezzi, per gli altri ruoli posso scegliere. Si debbono giocare il posto tutti.
Domani verificheremo la nostra preparaziome a una settimana dall'esordio in campionato contro il Genoa. Per ora Milan e Inter ci sono superiori, il campo dirà il resto."



fonte tuttomercatoweb


DOMENICA, 21 AGOSTO 2011


Napoli, esodo di tifosi al Camp Nou

Più di cinquemila supporters domani a Barcellona per il Trofeo Gamper Mazzarri schiera per la prima volta in apertura della stagione il tridente Hamsik-Lavezzi-Cavani



Napoli. Una partita così era soltanto nei pensieri dei più ottimisti. Invece è tutto maledettamente vero. Napoli nel tempio del barcellonismo per il trofeo Gamper. L’istituzione dura dal 1966 e neanche la minaccia di sciopero ha intaccato tale possibilitá. Tutto vero, ci si affronta sul serio domani sera. L’onda azzurra è garantita, più di cinquemila assisteranno al grande evento. Il Napoli, naturalmente, si sta preparando nel migliore dei modi. Concentrazione massima a Castel Volturno per tentare di ben figurare contro la squadra più forte del mondo. Solo così - del resto - si può fare. Il paragone sulla carta è assolutamente impossibile. Il Barcellona è campione d’Europa in carica. Sará un antipasto di Champions: la regina contro la cenerentola. Guardiola non si risparmierá. Dentro la migliore formazione, soltanto Afellay, Sanchez e Puyol sono in dubbio. Tutti gli altri, invece, ci saranno. Gli azzurri si affidano al tridente delle meraviglie. Hamsik, Cavani e Lavezzi cercheranno di ben figurare. Il Pocho se la vedrá con il suo amico Lionel Messi. Anche in questo caso, inutile tentare di metterli a confronto. La Pulce è il giocatore must. Due palloni d’Oro e l’etichetta dell’invincibile quando indossa il blaugrana. Forse con il 26enne di Villa Gobernador Galvez ha un solo destino in comune: entrambi con la maglia della nazionale hanno fallito. Il caso di Messi è clamoroso: ha fallito il Mondiale e la Coppa America. Il neo ct Sabella - però - non può certo rinunciare alle sue prodezze ed è ripartito proprio da lui: «E’ una fortuna che sia argentino». Lavezzi, invece, è stato escluso per ora. Higuain, Di Maria, il Kun Aguero danno maggiori garanzie sul piano realizzativo che è poi il tallone d’Achille di Lavezzi. Il suo sogno di vestire la maglia di una grande squadra s’infrange proprio su questo limite. In zona gol incide davvero poco. Ha cominciato la stagione proprio in controtendenza. Nella sfida in famiglia, stavolta, non ha fallito. Un auspicio positivo, insomma, di quello che sará. Il suo vero obiettivo, dunque, è questo. Raggiungere quantomeno la doppia cifra. Sarebbe la ciliegina sulla torta di un campione che infiamma il San Paolo con la sua velocitá. Fuorigrotta lo considera un idolo assoluto e si aggrappa nuovamente alle sue invenzioni per una stagione da protagonista. Deve migliorare anche la continuitá. I presupposti sono quelli giusti e ci proverá giá domani. Può strappare gli applausi anche del pubblico competente del Camp Nou. Il Napoli cercherá di chiudere il suo pre-campionato nel migliore dei modi.


Via alla trattativa per Ramirez

PIACE IL BOLOGNESE


NAPOLI. Gaston Ramirez è un sogno che può diventare realtá. L’uruguaiano ha talento da vendere: 20 anni e un futuro assicurato tanto che - dopo una sola stagione - ha giá suscitato l’interesse dei grandi club. Il Napoli è nelle retrovie. Non ha ancora presentato un’offerta e segue la vicenda con apparente distacco. Il giocatore è al centro di un vero e proprio intrigo. La Fiorentina era sul punto di acquistarlo, ma l’affare si è arenato per il no di Felipe al trasferimento. Chiariamo un punto: i viola restano favoriti alla corsa per il gioiellino che il Bologna ha prelevato la scorsa estate dal Penarol, ma la volontá del giocatore può essere determinante. A lui piacerebbe l’ipotesi di misurarsi con il palcoscenico del San Paolo. La qualitá tecnica non si discute: è un trequartista che può fare l’esterno oppure agire più vicino alla porta. Il problema - semmai - è la valutazione. Il Bologna parte da 15 milioni anche perché il 30% spetta al Penarol. Il Napoli potrebbe inserirsi negli ultimi giorni di mercato e completare così la rosa con un campioncino che ha le caratteristiche che piacciono al presidente De Laurentiis: giovane e di sicuro affidamento. L’ultima settimana di calciomercato sará decisiva per valutare cosa succederá. Le sorprese sono dietro l’angolo.


fonte la Città P. T.




SABATO, 20 AGOSTO 2011


Napoli, Inler: "Siamo concentrati, a Barcellona lotteremo su ogni palla"


Il centrocampista del Napoli, Gokhan Inler, ha parlato a Sky Sport 24 della gara con il Barcellona di lunedì per il Trofeo Gamper, e dice: "Giocare contro il Barcellona è qualcosa di molto bello che ci può aiutare a capire dove possiamo arrivare. I nostri tifosi ci aiuteranno anche lì e speriamo di fare una buona partita. Andremo a Barcellona concentrati su ogni pallone per fare bene. Nel calcio non si può mai dire, anche con la Svizzera abbiamo battuto la Spagna. Dobbiamo pressarli perchè solo così possiamo fare bene. Loro hanno tanti campioni, ma conta la squadra. Lunedì vedremo cosa riusciremo a fare".




Galeone: "Vorrei vedere lo scudetto a Napoli"


Giovanni Galeoneex tecnico del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Calcionews24.com, di seguito riportate: "Barcellona-Napoli sarà una bella partita e sono convinto che Mazzarri la imposterà come se fosse una gara che conta. Sono contento per la crescita del Napoli, finalmente il pubblico comincia ad apprezzare i propri giocatori, dopo anni molto difficili. La passione peró a Napoli non manca mai, anche durante la C il Napoli era molto seguito, i tifosi non hanno mai abbandonato la squadra. Mi piacerebbe vedere la vittoria di uno scudetto, vorrei vedere la gioia che si respira, vorrei vedere le persone esultare, sono un popolo che si meritano qualcosa di importante. La Champions? Sarà una bella avventura, magari il Napoli sarà la sorpresa del torneo".

fonte tuttonapolinet

SABATO, 20 AGOSTO 2011


Napoli, parte la missione Barca 

I tifosi chiedono a Lavezzi di battere Messi. De Sanctis: «Siamo pronti»


Napoli. E adesso sotto con il Barcellona. L’entusiasmo di Napoli è davvero unico e rappresenta un’iniezione di fiducia per il trofeo Gamper che resta confermato nonostante le minacce di sciopero in Spagna. Il Napoli è tornato a Castel Volturno per essere protagonista al Camp Nou. La sfida sulla carta è impossibile, l’obiettivo è giá essere al via, ma gli azzurri puntano ad una notte memorabile per entrare nella storia. La carica della gente è ben impressa nella mente dei giocatori. Lavezzi lo ha detto su twitter: «Quanta gente per un semplice allenamento, i tifosi sono pazzi del Napoli». Il pubblico ora gli chiede un supplemento al Camp Nou. «Batti Messi». Il pallone d’Oro è suo grande amico ed è soltanto uno dei tanti motivi della partita delle stelle in programma lunedì che assegna il Gamper. Motivato anche Morgan De Sanctis che ha rilasciato un’intervista a Raitre: «E’ stato bello vedere tanti tifosi allo stadio, abbiamo provato tutti una sensazione unica, è difficile da provare in altre piazze». Poi si comincerá a fare sul serio: «Sará una stagione molto dura. Giochiamo in campionato ed in Champions League». Che è poi il fiore all’occhiello della stagione: «Manchiamo da tanto tempo nella massima competizione europea. Cercheremo di onorarla». Senza tralasciare la serie A. Il quarto posto non basta più, l’Italia ha perso un posto per il sorpasso della Germania nel ranking Uefa: «Non sará facile. Dobbiamo ottenere il massimo per confermare quanto di buono fatto l’anno scorso». La voglia, insomma, c’è. Il Napoli ci proverá senz’altro. Ma adesso c’è il Barcellona. Questa sará una settimana decisiva: giovedì - infatti - i tifosi si fermeranno per assistere ai sorteggi dei gironi a Montecarlo. A Fuorigrotta, invece, l’assessore Tommasielli verificherá l’avanzamento dei lavori allo stadio San Paolo, in vista del debutto in Champions League. L’ispezione Uefa è prevista per gli inizi di settembre subito dopo la sfida con il Genoa. In quei giorni, il gruppo sará ridotto. In quattro saranno impegnati con le rispettive nazionali. Cavani e Gargano giocheranno Ucraina-Uruguay del 2 settembre, Federico Fernandez è stato convocato dal neo ct dell’Argentina, Sabella, per il doppio confronto con il Venezuela (a Calcutta) e Nigeria (in Bangladesh) del 2 e del 6 settembre. Zuniga giocherá Colombia-Honduras.

fonte la Citta - P.T.

Rissa col Siviglia, Maggio e Lucarelli se la cavano

I due giocatori pagano una multa


Napoli. Niente squalifiche per Christian Maggio e Cristiano Lucarelli. Walter Mazzarri potrá contare sui due giocatori per la prima di campionato contro il Genoa (in programma domenica 28 alle 18). Il dubbio era sorto dopo la partita con il Siviglia. La mega-rissa era costata cara all’esterno destro che si è beccato il classico rosso di frustrazione. Poco dopo era toccato al bomber che aveva sussurrato qualche parolina di troppo al guardalinee durante l’amichevole con gli andalusi. Il rischio era concreto, considerando che giá in passato era successo. Ma stavolta il giudice sportivo Tosel non ha riservato sorprese alla squadra azzurra. Per entrambi soltanto un’ammenda. Cristiano Lucarelli dovrá pagare 10mila euro per ’aver fronteggiato con un atteggiamento intimidatorio un assistente’. Importo scontato della metá, invece, per Maggio che dovrá versarne soltanto 5000. Molto soddisfatto il tecnico di San Vincenzo che potrá contare su due pedine importanti per la prima di campionato senza alcuna partenza ad handicap. La preoccupazione maggiore era proprio per il Che di Livorno, il cui comportamento era stato più irriguardoso rispetto a Maggio.




VENERDÌ, 19 AGOSTO 2011 19:24

San Lorenzo, presidente Abdo: "Domani Chavez rescinderà. Firmerà con il Napoli"


Il presidente del San Lorenzo, Carlos Abdo, ha confermato il trasferimanto al Napoli dell'attaccante Cristian Chavez come ampiamente anticipato da Tutto Napoli.net nei giorni scorsi: "Domani Cristian Chavez rescinderà il contratto con il San Lorenzo purtroppo per noi. Inseriremo però una clausola per un guadagno su una eventuale cessione futura. Firmeremo un accordo con il Napoli".






Mutti: "La riconferma di Lavezzi è un valore aggiunto per il Napoli"


La riconferma di Lavezzi è un valore aggiunto per il Napoli. Se il club partenopeo mira ad essere competitivo a livello europeo non può non trattenere i suoi campioni. Su Cavani, Hamsik e Lavezzi, Mazzarri ha costruito una squadra di successo, sarebbe impensabile cederli. Il Pocho è un grande trascinatore, con lui vedo un Napoli più solido ed imprevedibile. Certo, Giuseppe Rossi sarebbe un giocatore molto importante per il Napoli, darebbe vivacità e profondità agli azzurri e credo che potrebbe convivere anche con Lavezzi in attacco, si sacrificherebbe per il bene della L squadra. Anche lo slovacco Marek Hamsik è importante per il Napoli, è un grande atleta, è raro trovare calciatori con le stesse caratteristiche, la sua intraprendenza e imprevedibilità e soprattutto i suoi inserimenti da dietro aiutano gli azzurri grazie anche alla presenza di due centrocampisti come Inler e Dzemaili alle sue spalle. Il Napoli deve far tesoro delle sue esperienze, può essere l’antagonista del Milan in campionato e questo mi fa piacere visto il lavoro meticoloso di crescita ed assemblamento che è stato fatto. Mazzarri si deve rendere conto che dovrà dare spazio a più dei 13-14 giocatori dell’anno scorso, ma il Napoli è un grande club e la duttilità tattica assieme alla gestione della rosa sarà importantissima per poter andare avanti con questo progetto. Mazzarri ha un potenziale non indifferente, dovrà essere bravo a non stravolgere gli equilibri tra i giocatori. Dopo il Milan vedo il Napoli in lista per il tricolore, gli azzurri possono arrivare lontano. Il Napoli affornterà la Champions nel migliore dei modi. Era meglio giocare contro un top club tra qualche anno, ma il Napoli si opporrà egregiamente affrontando l'avversario a viso aperto. Sarà difficile ripetersi in campionato, Lazio e Juventus si sono rafforzate, poi ci sono Milan e Inter che si contenderanno lo scudetto, ma le possibilità di fare bene ci sono. La società ha fatto un mercato oculato, fossi in De Laurentiis prenderei un altro attaccante, non so se Rossi, può fare al caso del Napoli. È piazza esigente, forse è meglio tenere Pocho Lavezzi, l’argentino ha dichiarato amore al Napoli e si sta dando da fare per migliorare i suoi difetti. Questa può essere la sua stagione. La dirigenza ha completato l’organico con 13 titolari veri, quello di quest’anno, senza stravolgere l’ottima squadra dello scorso anno, è un Napoli più competitivo. Gli azzurri ormai sono tra quei team al top della classifica che lottano per qualcosa di importante. Il triplice impegno, tra CoppaItalia, Champions League e Campionato testerà la forza della squadra, l’esperienza e soprattutto i nervi di Mazzarri e soci. Poi, nel bene e nel male ad amplificare ciò che accadrà dopo l’avvio del campionato ci sono i tifosi. I napoletani possono fare tanto sostenendo i propri beniamini nelle sfide casalinghe. La passione dei napoletani è questa, la consapevolezza di avere un gruppo forte deve far stare tranquilli tutti i tifosi pronti a seguire gli azzurri in trasferta, come i 12mila che andranno a Barcellona per l’amichevole di lusso contro i Blaugrana.

fonte tuttomercatoweb



VENERDÌ, 19 AGOSTO 2011

Tifosi entusiasti in trentamila per il Napoli, Chavez firma il contratto 

Show di Cavani e Lavezzi nel test in famiglia al"SanPaolo"  ( sotto il video )


NAPOLI. Grande entusiasmo al San Paolo per la sfida in famiglia. Fuorigrotta trabocca gioia: in trentamila sugli spalti. I Distinti non bastano, la gente si sistema anche in curva A per la sfida tra Napoli A e Napoli B. I protagonisti sono Cavani e Lavezzi. Il pubblico è tutto per loro. Il Pocho è la star conclamata. Appena entra, boato garantito. In campo diverte. Non è ancora al meglio, ma giá diverte assieme al Matador. Un dribbling e poi soprattutto il gol nel primo tempo su assist proprio dell’uruguaiano che poi timbra il cartellino nella ripresa. Il Napoli B, comunque, non demerita. Gargano e Zuniga sono giá in ottima forma e lo dimostrano. Il colombiano è la nota positiva: mette lo zampino sul gol del vantaggio. Apre per Lucarelli, assist per Mascara che non sbaglia. I titolarissimi - però - non ci stanno e reagiscono sul finale di tempo. Maggio è protagonista: trova l’1-1 con un diagonale da dentro l’area e fissa il risultato sul 3-1 con una botta da fuori area dopo il momentaneo 2-1 di Lavezzi. Nella ripresa, partecipa alla festa anche Cavani, bravo a siglare il poker su una corta respinta di Colombo. Il Napoli B accorcia le distanze con un’autorete di Britos. Da segnalare solo la botta rimediata da Zuniga, per il resto finisce così. Applausi per tutti. Il Napoli, adesso, si prepara alla trasferta catalana contro il Barcellona. Il rischio sciopero dovrebbe essere scongiurato. Il club blaugrana è sicuro: il Gamper si giocherá senz’altro. La societá azzurra - tra l’altro - non ha avuto notizie negative, quindi il programma si rispetta senza troppi problemi. Tirano un sospiro di sollievo i tifosi che hanno giá organizzato la trasferta. Ci sará una vera e propria invasione. In Catalogna saranno cinquemila i sostenitori azzurri, tra quelli che sono giá in Spagna e quelli che arriveranno. 
IL VIDEO




Capitolo mercato. Cristian Chavez è un giocatore del Napoli: «Firmerá il contratto tra domani e domenica - spiega il suo procuratore Eduardo Rossetto e poi partirá alla volta dell’Italia. E’ atteso tra lunedì e martedì. E’ costato 1,2 milioni di euro». Rossetto chiude pure la pratica Lavezzi: «Per quest’anno non si muove. Resta al Napoli, poi vedremo la prossima stagione. Potrebbero esserci delle novitá». Il tridente delle meraviglie non si tocca. Bigon, intanto, sta verificando pure alcune operazioni in uscita. Rinaudo piace all’Atalanta così come Cigarini che dovrebbe tornare nella squadra che lo ha rilanciato. Mancano ancora pochi giorni per concludere il mosaico e presentarsi ai nastri di partenza in maniera agguerrita. Ma i tifosi possono sorridere. Il tridente delle meraviglie c’è e vuole ben figurare in campionato ed in Champions . Queste le formazioni in campo ieri. 


Napoli A (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio (1’ st Dezi), Inler, Dzemaili, Dossena; Hamsik, Lavezzi (20’ st Romano); Cavani. 


Napoli B (3-4-2-1): Rosati (1’ st Colombo); Grava, Fernandez, Ruiz; Gargano, Donadel, Bogliacino (1’ st Maggio), Aronica (1’ st Santana); Mascara, Zuniga; Lucarelli (20’ st Lavezzi). 


fonte la Citta' . Pasquale Tina






Giovedi 18.08.2011


Napoli, in 30mila al San Paolo per assistere al test in famiglia


Affluenza record al San Paolo per poco più di un allenamento: quasi 30mila tifosi, infatti, hanno assistito alla partitella in famiglia tra Napoli A e Napoli B. Aperto per l'occasione il settore Distinti ma l'eccessiva affluenza ha costretto l'apertura anche della Curva A che si è riempita in pochi minuti. Il Napoli dei titolari si è imposto per 4-2 grazie ad una doppietta di Maggio, già in grande forma, e alle reti di Cavani e Lavezzi, quest'ultimo autore di un grande gol dopo aver saltato due compagni e anche il portiere Rosati per poi mettere in rete.


Napoli, Inler: "Straordinario tutto quel pubblico per una partitella"



Il Napoli quest'oggi ha disputato un test in famiglia al San Paolo davanti a quasi 30mila spettatori. Affluenza record per quello che è stato poco più di un allenamento. Visibilmente colpito Gokhan Inler che ha rilasciato alcune dichiarazioni attraverso la sua pagina ufficiale di Facebook: "E' stato un pomeriggio bellissimo - ha detto il centrocampista svizzero - vedere tutta quella gente per una partita in famiglia è qualcosa di straordinario".





fonte TuttomercatoWeb







Giovedi 18.08.2011


Napoli, Lavezzi simbolo della città


Per buona parte dell'estate il suo futuro è rimasto in bilico, tra le avances di big italiane ed estere e le punzecchiature di patron De Laurentiis. Ma ora Napoli, inteso come squadra e città, si è resa conto di non poter fare a meno del Ezequiel Lavezzi e l'impressione è che il sentimento sia ricambiato: da qui nasce il sensibile riavvicinamento tra le parti che dovrebbe, salvo clamorosi colpi di scena, scongiurare l'ipotesi di partenza del Pocho almeno per la prossima stagione. L'incontro chiarificatore con il patron è avvenuto nel weekend, pare nella suggestiva cornice della barca di De Laurentiis: le parti hanno avviato una discussione che potrebbe portare all'eliminazione della clausola rescissoria di 31 milioni di euro attualmente presente sul contratto dell'argentino, con contemporaneo ritocco dell'ingaggio. Non è un caso che tra la società e il giocatore sia di nuovo, improvvisamente scoppiato l'amore, i fattori che hanno contribuito solo molteplici. Innanzitutto la frenata nella trattativa per Giuseppe Rossi, utilizzato in Champions dal Villarreal e per questo motivo non più primario obiettivo di De Laurentiis. Poi il feeling tra il giocatore e Mazzarri, che ha portato il tecnico a sbilanciarsi pubblicamente riguardo la necessità di trattenere Lavezzi anche in caso di arrivo di Pepito. Inoltre le condizioni del Pocho, presentatosi al ritorno dalle vacanze con il fisico tirato a lucido e con tanta voglia di lavorare, deciso a lasciare il segno fin dall'inizio della stagione: nei test atletici effettuati nei suoi primi giorni di allenamenti, Lavezzi ha migliorato tutti i tempi e le prestazioni della passata stagione. Infine c'è il fattore più importante, puramente simbolico, quello che rappresenta Lavezzi per la città e per il cuore del tifo napoletano.  AL di là di tutte le considerazioni tecniche, lui più di tutti gli altri rappresenta il valore aggiunto in grado di far sognare il pubblico partenopeo e di riportarlo con la mente ai tempi dei grandi trionfi di un altro argentino. E scusate se è poco.


mercoledi 17.08.2011


Napoli, torna di moda la pista Amauri


Il Napoli ha il suo mister X, l'identikit porta ad Amauridella Juventus, già seguito dai partenopei qualche settimana fa. E' lui l'uomo indicato da Walter Mazzarri per rinforzare l'attacco ed il presidente De Laurentiis sembra disposto ad accontentare le sue richieste investendo su di un Top Player per la prossima stagione, su di un giocatore che abbia esperienza in campo internazionale e che sia una vera e propria alternativa a Cavani e non un semplice vice. Per Amauri potrebbe finalmente realizzarsi il sogno di tornare nella piazza che lo lanciò nel calcio che conta nella stagione 2000-2001, ma il problema per il giocatore italo brasiliano che piace anche a Palermo e Parma è l'ingaggio. L'operazione potrebbe riportare Amauri a Napoli in comproprietà a 5 milioni di euro. Normale che in cima alla lista delle preferenze del giocatore ci sia la squadra azzurra dove ha già giocato, ecco anche il motivo della frenata nelle trattative con Palermo e Parma: insomma Amauri aspetta il Napoli.


Ferrario: "Il Napoli quest'anno può vincere lo scudetto"





L'ex difensore del Napoli, Moreno Ferrario, ha parlato della squadra di Walter Mazzarri ai microfoni di 'Radio Goal' su Kiss Kiss Napoli: "Il Napoli l'anno scorso ha perso l'opportunità di vincere il campionato. Quest'anno sicuramente ci saranno molte competizioni e credo che si possa arrivare a vincerne qualcuna, cercando soprattutto di puntare più al campionato che alla Champions League. Gli azzurri li vedo molto attivi per la vittoria dello scudetto, non dimentichiamo che l'anno scorso sono arrivati terzi solamente perchè hanno perso gli scontri diretti, bastava vincerne qualcuno per salire in vetta alla classifica. - continua Ferrario - Bisogna avere in campo ragazzi che quando si perde riescono a gestire la situazione e quest'anno con i rinforzi possiamo farcela, ci siamo ristrutturati e possiamo almeno vincere in Italia ma bisogna stare attenti alla Juventus che anch'essa si è rinforzata moltissimo".







MERCOLEDÌ, 17 AGOSTO 2011



Lavezzi tiene in sospeso ilNapoli
Se l’argentino parte De Laurentiis potrebbe tentare il colpo Jovetic


NAPOLI. Cosa succederá a Lavezzi? La domanda, ormai, assomiglia ad un tormentone. L’incontro di Capri con De Laurentiis è servito per appianare le eventuali divergenze. La parola fine - però - non si può ancora scrivere. Sicuramente ha molte possibilitá di restare in azzurro. La certezza non c’è ancora. Nel senso che se arriva un’offerta per l’intera clausola rescissoria, l’argentino (se il club sará di suo gradimento) può andar via. Mazzarri l’ha blindato, ma il Napoli tiene in considerazione questa possibilitá. Solo a quel punto, verrá un top player. Giuseppe Rossi, però, sembra difficile considerando che dovrá giocare con il Villarreal i preliminari di Champions, quindi sará inutilizzabile in Europa. Probabile, insomma, che l’operazione sfumi. I tempi sono ravvicinati, quindi la ricerca di un sostituto non è così semplice come sembrerebbe. In Italia le alternative di livello sono poche. Forse solo Jovetic ha il profilo di un campione pronto ad esplodere che farebbe impazzire al San Paolo. La trattativa - però - non è mai decollata. De Laurentiis fece il suo nome durante il ritiro a Dimaro, ma non ci sono state novitá. Un sasso lanciato nello stagno, dunque, per verificare l’effetto che fa. Ringraziamenti di rito, ma sostanza poca. A questo punto gli scenari possibili sono due. Lavezzi resta. Non lascerá la maglia azzurra dopo le polemiche delle ultime settimane. Mazzarri si è giá sbilanciato in tal senso e punta sull’argentino per un’altra stagione da protagonista. Passa il tempo e le chance aumentano. Lo scenario è quello preferito dai tifosi e dal tecnico. L’argentino, dal canto suo, si sta allenando con grande professionalitá a Castel Volturno. Anche ieri doppia seduta. In mattinata si è ritrovato con Gargano e Cavani e ha seguito la tabella personalizzata. Corsa e lavoro in palestra. L’aggiornamento quotidiano arriva su Twitter: il social network è lo strumento preferito del Pocho che si diverte ad interagire con i tifosi. Un’altra annata in azzurro, tra l’altro in Champions League, non può che fargli bene. L’intesa con Cavani e Hamsik funziona alla perfezione. Lavezzi va via. Trattative per la cessione non ce ne saranno. Su questo, il presidente De Laurentiis non transige. Lavezzi andrá via solo per la super offerta di 32 milioni di euro che copre l’intera clausola rescissoria. La domanda adesso sorge spontanea: c’è una societá che investirá questa cifra per l’argentino? In estate c’erano molti interessamenti che non si sono concretizzati. Adesso restano in pista tre pretendenti: l’Atletico Madrid ha tanti soldi da spendere qualora dovesse vendere pure Forlan, l’Inter non ha ancora mollato la presa (ma a quelle cirre non arriva), il Malaga potrebbe decidere di effettuare un maxi-investimento. A quel punto, il Napoli dovrebbe avere in mano un colpo ad effetto per calmare la piazza e restare competitivi in vista di un anno impegnativo. Un "mister X" in piena regola, proprio nello stile Napoli che lavora sotto traccia.


Porte aperte ai tifosi


Domani al"SanPaolo" test in famiglia Prezzi stracciati per l’esordio col Genoa

Cavani ha fretta di essere protagonista. Il Matador ha giá segnato il primo gol in partitella al termine della seduta di ieri pomeriggio. Il suo entusiasmo è davvero alle stelle, così come la voglia di Napoli. La Coppa America lo ha incoronato con la sua nazionale, ma adesso conta l’azzurro che l’ha reso protagonista con ben 26 centri nell’ultimo campionato. Tra l’altro, il ruolo è quello che preferisce. Al centro dell’attacco. Licenza di fare danni nell’area avversaria. Hamsik e Lavezzi, del resto, lo supportano alla perfezione. Un antipasto di quello che sará è in programma domani allo stadio. Napoli e il Napoli si abbracciano nuovamente. Atmosfera calda per l’amichevole in famiglia. L’appuntamento è allo stadio San Paolo per le 16.30. L’ingresso è rigorosamente gratuito, così chi non riesce ad entrare a Castel Volturno si potrá godere una sfida allenamento e godersi l’assaggio del tridente delle meraviglie che tornerá ad essere protagonista assieme. Il test al San Paolo è un’idea che piace tanto alla gente. Il settore dei distinti, insomma, sará sicuramente pieno e garantirá un bel colpo d’occhio. Molti non si perderanno l’appuntamento e si regaleranno un paio d’ore di svago con la creatura definita. Sará soltanto un antipasto di quello che sará a fine mese. Parte il campionato e il Napoli ha bisogno dell’apporto della sua gente per cominciare con il piede giusto. L’esordio nasconde sempre insidie e lo stadio pieno è un viatico importante per centrare i tre punti. E da oggi sará giá possibile acquistare i biglietti per l’esordio in campionato col Genoa. La societá ha fatto una bella operazione proprio per riempire Fuorigrotta. Le curve costeranno soltanto 10 euro e il pieno d’entusiasmo è assolutamente garantito. La societá spera di aumentare il numero di abbonati in vista della prossima stagione. Il sorpasso ai dodicimila dello scorso campionato è garantito. L’obiettivo minimo è ventimila. C’è ancora tempo per la corsa alle tessere, ma ormai l’abitudine si è un po’ persa. I numeri da record di qualche anno fa sono un lontano ricordo.



MARTEDÌ, 16 AGOSTO 2011


Napoli, il punto- tra mercato e fischio d'inizio


Otto colpi per riconfermarsi e provare eventualmente a migliorarsi. Il Napoli ha portato avanti finora un mercato sontuoso, come giusto che sia nell'anno della storica partecipazione alla Champions League. Il club di Aurelio De Laurentiis ha messo a segno il primo vero colpo di mercato resistendo agli attacchi dall'Italia e dall'Europa per Marek Hamsik, Ezequiel Lavezzi ed Edinson Cavani. Dalla riconferma del tridente delle meraviglie è poi partita la campagna di rafforzamento con otto acquisti che vanno a rinforzare la qualità dell'undici titolare ma anche la panchina, per non ripetere l'errore della scorsa stagione e ritrovarsi con una rosa troppo limitata per affrontare le tre competizioni.
Il reparto che è stato rivoluzionato è il centrocampo. Non riscattato Yebda nonostante il campionato più che positivo, perso Pazienza a parametro zero più per scelta propria che per volontà del giocatore, e addio a Blasi dopo una stagione già ai margini della rosa. Alle loro partenze hanno fatto seguito tre arrivi importanti che migliorano la qualità della mediana che nella scorsa stagione aveva mostrato più di un limite quando era chiamata ad impostare e sviluppare gioco, oltre che a fare interdizione. Gokhan Inler, dopo una telenovela durata due stagioni, può considerarsi il fiore all'occhiello del mercato partenopeo. Lo svizzero, richiesto espressamente da Mazzarri, rappresenta il giocatore perfetto per fare la doppia fase di gioco. Altro giocatore inseguito anche nelle scorse finestre di mercato è Blerim Dzemaili. Circa 7mln per strapparlo al Parma e comporre la coppia che è già della nazionale svizzera. A parametro zero dalla Fiorentina è arrivato Marco Donadel, giocatore esperto e che non ha paura di mettersi in competizione. Ha già esperienza di Champions e nelle idee del club è il sostituto di Michele Pazienza. Anche come alternativa può considerarsi un netto miglioramento se pensiamo che in rosa c'è Walter Gargano che, dopo qualche tentennamento iniziale, ha deciso di restare e giocarsi una maglia da titolare. In quattro per due maglie, anche se le partite di certo non mancheranno.
In attacco, considerando la riconferma dei tre "tenori", il Napoli ha puntato a migliorare le alternative. Ceduto Sosa, che per caratteristiche non è mai entrato nel gioco rapido e di sacrificio di Walter Mazzarri, il Napoli si è mosso con un altro parametro zero: Mario Santana. L'ex viola, che nel pre-campionato è parso completamente recuperato dai tanti problemi fisici, al momento è il quarto attaccante davanti a Beppe Mascara che l'anno scorso il Napoli ha avuto solo da gennaio in poi. La conferma di Lucarelli non ha convinto praticamente nessuno, ma il tecnico lo ha voluto fortemente perchè lo ritiene adatto per i finali di gara non nascondendo il grande spirito del giocatore che è un uomo spogliatoio e accetta senza problemi un ruolo minore. Anche in questo reparto è evidente il miglioramento nelle alternative anche se è preventivabile un colpo in chiusura di mercato. Giuseppe Rossi è il nome che incoronerebbe il mercato del Napoli portando la squadra sui livelli delle milanesi. Operazione, però, molto difficile che potrebbe sbloccarsi solo in prospettiva della prossima stagione. Nelle ultime ore, infati, è decollata la pista Chavez del San Lorenzo. Una scommessa di Riccardo Bigon e del settore scouting del club che lo segue da due stagioni. Poco meno di 3mln per prelevarlo sfruttando una clausola rescissoria del contratto e la mediazione del suo amico Lavezzi.
Da non tralasciare anche tasselli importanti in difesa e tra i pali. Antonio Rosati, prelevato dal Lecce per 2,5mln, è il portiere per l'immediato e il futuro. Con De Sanctis a fine carriera il Napoli può stare estremamente tranquillo. Colombo come terzo completa il reparto con sicurezza ed esperienza. Nella "delicata" difesa a tre di Mazzarri sono stati inseriti elementi di spessore. Federico Fernandez è "un talento puro" come lo ha definito De Laurentiis e nelle prime apparizione ha già stregato tutti. Bloccato a gennaio scorso versando meno di 3mln all'Estudiantes, a giugno il Napoli ha "scoperto" un difensore ulteriormente maturato nonostante sia un '89 e già nel giro della nazionale argentina. Alle spalle di Campagnaro potrà crescere ancora e progressivamente sarà inserito nelle partite che contano. Sul centro-sinistra è stata confermata la politica del doppio giocatore per ruolo del tecnico toscano e a Ruiz è stato affiancato Britos. Il difensore uruguayano, prima scelta per Mazzarri in quel ruolo, potrà dare anche quei centimetri sulle palle inattive tanto invocati da Mazzarri.
AD OGGI GIOCHEREBBE COSI' (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Inler, Dzemaili, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. All. Mazzarri




Napoli-Genoa, biglietti in vendita da domani: ecco i prezzi



Da mercoledì 17 agosto alle ore 10.00 sono in vendita i biglietti per Napoli-Genoa, prima giornata di Serie A, in programma domenica 28 agosto alle ore 18.00 al San Paolo. I tagliandi si potranno acquistare al Botteghino 5 dello stadio e nelle abituali ricevitorie abilitate. E' consentito l'acquisto di un solo tagliando a persona ed è vietato il cambio utilizzatore.
Napoli-Genoa: i prezzi


SETTORE PREZZO PREVENDITA  
Tribuna Onore Euro 129 + Euro 1  
Tribuna Posillipo Euro 74 + Euro 1  
Tribuna Nisida Euro 44 + Euro 1  
Distinti Euro 34 + Euro 1  
Tribuna Laterale Primo Anello Euro 24 + Euro 1  
Curve Euro 9,50 + Euro 0,50 
Napoli-Genoa: prezzi ridotti (donne e under 16)


SETTORE PREZZO PREVENDITA   
Tribuna Onore Euro 99 + Euro 1  
Tribuna Posillipo Euro 49 + Euro 1  
Tribuna Nisida Euro 34 + Euro 1  
Distinti Euro 24 + Euro 1  
Tribuna Laterale Primo Anello Euro 17 + Euro 1  
Curve ---------- -------------- 



Napoli, Chavez: l'alter ego del Pocho


A fari spenti, inseguendo il suo idolo Ezequiel Lavezzi. Cristian Gabriel Chavez è il nuovo giocatore che completa il parco attaccanti del Napoli. Non ha l'appeal né di Trezeguet né di Rossi, per fare due nomi accostati alla maglia azzurra, ma anche il Pocho quando sbarcò nel 2007, ironia del destino proprio dal San Lorenzo, squadra di Chavez, venne accolto con una punta di diffidenza. Chi è quindi il nuovo attaccante del Napoli? Un giocatore brevilineo, solo 171 cm di altezza, che fa della rapidità e della tecnica la sua arma. L'alter ego proprio di Lavezzi, per intenderci. Lo stesso giocatore si definisce duttile, in grado di ricoprire anche il ruolo di esterno destro di centrocampo. Un punto a favore per Chavez, che che fino alla stagione scorsa aveva un limite, tutt'altro che trascurabile per il suo ruolo, del vedere poco la porta. Proprio questo aspetto, oltre alla scarsa esperienza internazionale potrebbe far storcere il naso: appena qualche gettone in Libertadores e un gol col Ciclòn, prima di andare a maturare al Godoy Cruz e all'Atletico Tucuman, in seconda divisione. Proprio in quest'ultima squadra è arrivata l'esplosione: 12 reti non sono bastate a far salire la squadra nella massima divisione, ma sufficienti al ventiquattrenne per guadagnarsi il richiamo del San Lorenzo e le attenzioni del Napoli, che ha fiutato l'affare sfruttando la clausola rescissoria da discount del calcio: appena 1,3 milioni di euro. Nei prossimi giorni Chavez firmerà un quinquennale: la scommessa è aperta e a Napoli c'è ottimismo. D'altronde l'Argentina ha quasi sempre portato bene...


MARTEDÌ, 16 AGOSTO 2011



Fedele si tiene stretto Lavezzi: "In questo Napoli resta insostituibile"


Enrico Fedele, agente tra gli altri di Grava e Cannavaro, ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano Roma. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli.net: "Se il Napoli riuscisse a mettere le mani su Giuseppe Rossi farebbe un gran colpo. A patto però che il prezzo da pagare non sia la cessione di Lavezzi. La mia convinzione è che nel cambio il Napoli non ci guadagnerebbe. Non certo per disistima nei confronti di Rossi, che anzi considero un giocatore straordinario; ma piuttosto perché ritengo il Pocho l’elemento più determinante nello scacchiere azzurro. Un giocatore che certamente ha la pecca di non finalizzare abbastanza, ma che meglio di chiunque altro sa far nascere la scintilla in grado di accendere il gioco del Napoli. Clausola rescissoria? Una clausola che secondo me è stato un errore inserire, ma ormai le cose stanno così, inutile piangere sul latte versato. Però una cosa deve essere chiara: fin quando si perdesse Lavezzi per uno “scippo” da parte dell’Inter, disposta a pagare i 31 milioni della clausola, bisognerebbe farsene una ragione; ma guai a fare accordi per una cifra inferiore a quella: quello sì, sarebbe delittuoso"




Laudisa: "Lavezzi all'Inter? Tutto possibile"


L'esperto di mercato de 'La Gazzetta dello Sport', Carlo Laudisa si è detto possibilista per un trasferimento di Ezequiel Lavezzi  all'Inter, dove prenderebbe il posto di Samuel Eto'o: "Lavezzi all'Inter? Tutto è possibile, De Laurentiis ha parlato direttamente con Moratti quindi ancora non sappiamo nulla e quindi potrebbe esserci qualche sorpresa. Non è un caso che siano partite le voci sull'arrivo di Pandev al Napoli"



Rottura San Lorenzo-Rossetto: Chávez al Napoli salta?


Colpo di scena: Chavez al Napoli rischia di saltare. A sostenerlo è il noto portale argentino Infobae.com. Tra la dirigenza del San Lorenzo e l'agente del calciatore Eduardo Rossetto, ci sarebbe stata una rottura nelle ultime ore. Il presidente della squadra di Almagro Carlos Abdo, infatti, sarebbe infuriato con il manager di Chavez, in quanto avrebbe saputo di un'offerta del Napoli a Rossetto di addirittura 5 milioni di euro per il 50 % del cartellino di proprietà dell'agente. Abdo avrebbe accusato Rossetto di voler fare compravendita di calciatori sfruttando il San Lorenzo e avrebbe negato l'accettazione dell'offerta di 650mila dollari per la metà, come stabilito dalla clausola rescissoria. Emerge inoltre un ulteriore interessante particolare: l'autorizzazione a trattare la vendita di Chavez sarebbe stata data a Rossetto dal precedente presidente del San Lorenzo Rafael Savino, mandato disconosciuto da Abdo che ora chiede almeno 2 milioni di euro per il 50 % del cartellino dell'attaccante di proprietà dell'ex società di Lavezzi.


fonte TuttomercatoWeb



LUNEDÌ, 15 AGOSTO 2011

Napoli, in arrivo l’argentino Chavez

L’attaccante del San Lorenzo vicinissimo ad indossare la maglia azzurra

La conferma dallo stesso giocatore «Il mio sogno si avvera Giocherò al fianco del Pocho»


Napoli -  Novitá dall’Argentina. Il Napoli ha in mano l’attaccante Cristian Chavez, soprannominato il Tano, del San Lorenzo. La notizia arriva direttamente dal Sudamerica. Un tam tam continuo che dá la trattativa giá in dirittura d’arrivo. Ci sono persino le dichiarazioni della 24enne seconda punta, 11 gol nella scorsa stagione all’Atletico Tucuman. «Si avvera un sogno. La prossima settimana sarò in Italia e potrò coronare il mio obiettivo di giocare con il mio amico Lavezzi. Il Napoli mi segue da tanto tempo e ha deciso di darmi una grande opportunitá». El Tanto è extracomunitario. La societá azzurra conferma la trattativa ma non ancora l’epilogo della stessa. Le parti, comunque, sono vicine. Ole Clarin svela anche i dettagli della trattativa. Chavez firmerebbe un quadriennale. L’affare si è sbloccato tra venerdì e sabato. Il giocatore, in scadenza di contratto nel 2012, lascia subito il club che ha lanciato Ezequiel Lavezzi. Il San Lorenzo incasserá 650mila euro, il restante andrá al suo agente, Edoardo Rossetto (che gestisce proprio gli interessi del Pocho assieme a Mazzoni), che conferma il buon esito dell’affare: «Ci sará la fumata bianca. Tutte le parti in causa riceveranno qualcosa. Chavez è stato comunque grato al San Lorenzo. Poteva aspettare gennaio e trovare l’accordo a parametro zero considerando che il suo legame scade tra un anno». Non resta che aspettare gli sviluppi, insomma. Dalla prossima settimana si potrá definire nei dettagli il colpo. Chavez può essere un’altra alternativa nel reparto offensivo (a Lavezzi soprattutto) oppure essere girato altrove per giocare con continuitá, in modo che il Napoli possa valutarne le sue caratteristiche con calma. L’acquisto, ovviamente, non modifica la possibilitá di un inserimento di un top player qualora se ne presentasse l’opportunitá. Giuseppe Rossi continua ad essere un sogno (difficile, il presidente del Villarreal Roig chiede tanti soldi). Subito dopo Ferragosto, si verificheranno tutte le altre ipotesi. La squadra, intanto, è reduce dalla vittoria con il Real Mallorca con la rete di Zuniga. Buone indicazioni per Walter Mazzarri. «Sono soddisfatto. Stiamo facendo passi in avanti sostanziali in attesa della migliore condizione». Protagonista assoluto Rosati che ha salvato il risultato con una serie di interventi assolutamente prodigiosi. Bene anche Santana, in crescita dopo le ultime uscite al San Paolo. Le alternative, insomma, hanno tenuto botta dimostrando anche di saper soffrire quando i padroni di casa hanno accelerato per raggiungere almeno il pareggio. Ma si guarda avanti. L’ultimo impegno del pre-campionato è contro il Barcellona.

da la citta' Pasquale Tina


Niente Ferragosto per Lavezzi e Cavani

l Napoli tira il fiato. Due giorni concessi da Walter Mazzarri (foto) al gruppo dopo la vittoria del trofeo Ciutat de Palma. La comitiva - applaudita si è sciolta in Spagna. Qualche giocatore si è trattenuto in Spagna per festeggiare il Ferragosto. Lavezzi e Cavani, invece, sono a Castel Volturno. Nessuna deroga. Il supplemento di vacanza impone una doppia seduta di allenamento per mettersi al passo con gli altri e tentare quantomeno di giocare un tempo al Camp Nou. Il Pocho ha certificato il suo lavoro su Twitter, la sua nuova passione quotidiana. «Stiamo correndo tanto, fa caldo e io sono stanchissimo». Stabilito, quindi, il programma personalizzato che sta svolgendo assieme a Cavani. Il Pocho e il Matador sono in buona condizione e sicuramente presto saranno protagonisti con la maglia azzurra. L’obiettivo è il Trofeo Gamper del 22 agosto.



SABATO, 13 AGOSTO 2011

Mazzarri apre le porte a Rossi e le spalanca a Lavezzi
Gli azzurri in spagna
Napoli di scena colReal Mallorca.Il tecnico: «Allenare i campioni è un piacere»

NAPOLI. All’assalto del Real Mallorca, il pensiero -però - corre immediatamente al mercato. Mazzarri si disimpegna bene. Nessun tentennamento, le idee sono molto chiare: «Vorrei Giuseppe Rossi. Anche domani». Addirittura senza cedere nessun prezzo pregiato: «Sia chiaro, i top player sono importanti per un allenatore. Ne vorrei 22. Uno come Rossi è incredibile, mi consentirebbe di far riposare uno tra Lavezzi, Cavani e Hamsik senza alcun problema. Giocherebbe chi è in forma». La deroga sul mercato, insomma, c’è: «Per campioni del genere, posso arrivare ad allenare anche 24 elementi. Non c’è alcun tipo di problema. Ma se dobbiamo acquistare un attaccante solo per fare numero, non sono assolutamente d’accordo». Ecco perché Trezeguet è rimasto alla porta: «Non voglio campioni che furono. La Juve ha deciso di privarsene due anni fa, non è più quello di un tempo. Lo dico con tutto il rispetto». Le parole non sono piaciute a Caliendo, procuratore del francese, ma la sostanza è questa. La porta, in questo caso, resta chiusa: «I nomi che mi hanno proposto finora valgono Mascara, Santana e Lucarelli». La scelta del "Che di Livorno" è ponderata: «Allora, in area è molto importante, vede la porta come Trezeguet e poi lavora per la squadra». Quindi il nuovo innesto deve far saltare gli equilibri: «Assolutamente sì. Vucinic era il primo della lista. Poteva essere l’alternativa sia a Cavani che Lavezzi. Volevo pure Vidal e Criscito, non sono arrivati per altri motivi che personalmente non mi competono. Non mi aspetto nessuno, sono talmente un uomo societá che do consigli sui ruoli e sulle caratteristiche. Il mio compito è allenare al meglio i giocatori che mi vengono dati a disposizione e credo di averlo fatto». Anche Lavezzi: «Ci ho parlato prima dell’amichevole col Penarol. Era in buona forma e ho ritenuto opportuno che facesse ancora vacanza considerando quello che gli è successo in Argentina. Fisicamente sta bene e mi ha detto che me lo dimostrerá al test della resistenza. Adesso si allenerá qui assieme a Cavani. Lo faranno anche quando il resto dei giocatori si riposerá. Spero possano essere pronti per la sfida con il Barcellona, vorrei che fossero a disposizione almeno per un tempo. Sono due atleti importanti, sono sicuro che raggiungeranno al più presto lo stato di forma dei compagni». Si gioca col Real Mallorca: «Mi aspetto un passo in avanti dal punto di vista della condizione fisica. Impiegherò chi ha giocato meno per consentire a tutti di avere un minutaggio discreto nelle gambe prima dell’inizio del campionato». Previsto il debutto di Campagnaro: «Devo ancora decidere, ma è possibile». Stesso discorso per Gargano: «L’ho visto bene, è motivato». E’ in ballottaggio con Dzemaili. «Riposeranno Maggio, Hamsik e Inler». Quindi Zuniga a destra (a sinistra Dossena è in ballottaggio con Aronica), davanti spazio al tridente Mascara, Lucarelli e Santana. «Queste partite sono importanti, cresceremo molto anche a livello europeo. Dobbiamo essere pronti per un’annata impegnativa». 

da la Citta' - Pasquale Tina







Ciak, si gira! De Laurentiis gira il suo film, show tra le vie di Milano : "Siete delle merde" e fugge in motorino





"Ho chiesto a Beretta di tutelare le squadre che giocano in Europa. Non si può creare campionato a uso e consumo di qualcuno. Le Lega è la casa nostra e le regole le decidiamo noi. Napoli-Genoa alla prima giornata? Sono contentissimo, è una partita abbordabile".Poi il resto del calendario non è andato giu' al presidente napoletano che ha lasciato polemicamente la sala...                                                                                                                                                                                        

IL VIDEO






28.07.2011 Tuttomercatoweb
Un vero e proprio thriller. Scene da film, materia a lui nota. I momenti in cui Aurelio De Laurentiis lascia la sede dell'Interactive di Milano dopo aver ascoltato le prime otto avversarie per la prossima stagione sono a dir poco concitati. Milan alla terza, Inter alla sesta giornata, tutti impegni che arriveranno subito dopo le prime due attesissime partite di Champions League.
Tanto è bastato al patron del club azzurro per andare via. Non è servito Massimo Cellino a fermarlo: "Tutto questo è una sciocchezza. Siete delle merde, torno a fare cinema". Ed è così che mentre il presidente del Cagliari tornava in studio anche alla luce della ripresa della diretta tv, un De Laurentiis letteralmente inferocito, prima sbraitava per quanto era accaduto pochi minuti prima, poi fermava il primo motorino chiedendo di portarlo via: "Portami via da questo posto".Il film d'azione prosegue, circa 20 cronisti si lanciano al suo inseguimento, cercando di estrapolare dichiarazioni di De Laurentiis che non tardano ad arrivare:  "Mi vergogno di essere italiano, voglio cambiare cittadinanza". Un modo per rimarcare quella che secondo lui è l'ennesima ingiustizia del sistema. Proprio nell'anno in cui il Napoli è tornato nella massima competizione europea dopo 22 anni. E dire che pochi minuti prima dei sorteggi aveva già avvisato il presidente della Lega Maurizio Beretta: "Gli ho chiesto di tutelare le squadre che giocano in Europa. Non si può creare campionato a uso e consumo di qualcuno". Per De Laurentiis, è successo esattamente l'opposto...


fonte notizie da TuttimercatoWeb e Sport It