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Roma: Di Natale e Isla stendono la Lupa e lanciano nell'Olimpo della classifica i friulani!

Luis Enrique ha commentato la sconfitta contro l'Udinese come una partita ben giocata dalla sua squadra e un risultato immeritato.

Domenica 27 Nov. 2011
fonte goal.com
E’ la legge del Friuli, è la legge di Totò. Il capitano dell'Udinese segna l’undicesimo goal in carriera alla Roma e si dimostra ancora una volta decisivo a Udine, ormai casa sua. Troppo evanescente questa Roma, poco concreta. Luis Enrique aveva detto: "Attaccheremo per novanta minuti", ma le aspettative non sono state rispettate. Giallorossi bocciati alla prova di maturità, bianconeri in orbita. Si rivede Juan titolare nella Roma: farà coppia con Kjaer al centro della difesa. Taddei viene dirottato sulla fascia destra, mentre sulla sinistra giocherà Josè Angel. A centrocampo ci sarà Greco, con Pjanic trequartista dietro il tandem Osvaldo-Lamela. Bojan, quindi, parte dalla panchina. L’Udinese si schiera in formazione tipo, con Basta e Armero larghi sugli esterni e un centrocampo folto composto dal trio Asamoah-Pinzi-Isla. La sorpresa è sicuramente Abdi, che agirà alle spalle di Totò Di Natale.

PARTITA - Parte aggressivo l’Udinese, facendo valere la propria superiorità numerica a centrocampo. Il primo lampo del match, infatti, è proprio dei bianconeri. Buona iniziativa di Totò Di Natale, che parte in contropiede e allarga sulla sinistra per Armero: il colombiano calcia in porta, ma l’arbitro Banti aveva già fischiato il fuorigioco. Tuttavia, avrebbe potuto lasciare il pallone a Benatia che era poco dietro in posizione regolare. La Roma comunque non riesce a far valere il suo gioco.  I cross dalla destra, prima di Pinzi poi di Isla, sono sempre insidiosi e Kjaer deve fare gli straordinari per anticipare gli avanti bianconeri. La prima iniziativa dei giallorossi è di Lamela, che entra in area ma si butta platealmente chiedendo invano un rigore. Al 16’ Domizzi è costretto a issare bandiera bianca, lasciando il posto a Ferronetti per infortunio.  I primi venti minuti di partita non vivono di grandi emozioni, a causa anche di un gioco spezzettato per via dei numerosi falli. Al 22’ Di Natale si trova libero di cavalcare verso la porta di Stekelenburg ma, erroneamente, prova l’apertura di esterno per  Isla che si trova in posizone irregolare. Poco dopo, altra bella ripartenza della truppa di Guidolin conclusa da un tiro sporco di Di Natale, dopo un bell’inserimento sulla sinistra del solito Armero. 
Intorno alla mezz’ora ci prova Benatia con un’incornata di testa, ma il pallone termina alto. L’Udinese fa la partita, la Roma però aspetta e fa molta densità davanti la propria area, lasciando davvero pochi spazi alle iniziative dei friulani. Nel finale primo squillo vero della Roma, con Gago che prova il destro a giro da fuori sfiorando il palo alla sinistra di Handanovic. I giallorossi chiudono in crescendo e Pjanic ha anche una buona occasione, ma chiude troppo il sinistro mandando il pallone a lato. Più falli che bel gioco in questa prima frazione di match, ma la partita potrebbe decollare da un momento all’altro.

Nella ripresa infatti, la Roma prova subito a fare la voce grossa. In 2 minuti prima ci prova De Rossi, su cui si oppone Handanovic, e poi Juan su calcio d’angolo, andando vicinissimo al set. Subito dopo è Lamela a cercare la via del goal con un azione personale, ma il tiro dell’argentino è ribattuto, mentre Pjanic in mezzo richiamava a gran voce il pallone. In questi primi minuti le parti si invertono: adesso è la Roma a fare la partita. L’Udinese ci prova con le ripartenze, ma ancora una volta Di Natale non riesce ad arrivare bene su un pallone messo dentro da Armero. Osvaldo prova a sbloccarla con un bel destro piazzato, ma il tiro è solo potente e non preciso.  La grandissima occasione però, capita all’Udinese: Di Natale mette dentro un pallone dalla destra, si scatena una mischia e Stekelenburg , con un miracolo, si oppone al tiro a botta sicura di Basta.. Si arriva alla mezz’ora, con le due squadre sempre attente e molto corte e con i due allenatori che provano le mosse giuste per rompere l’equlibrio. Guidolin manda dentro Fabbrini, Luis Enrique Bojan, retrocedendo Pjanic in mediana e Lamela sulla trequarti.  La partita sembra bloccata, ci vorrebbe l’invenzione del singolo e infatti, al 79’, sale in cattedra lui: Totò Di Natale. Il capitano bianconero prende il tempo a Kjaer, su un bel lancio di Pinzi in profondità, e scaraventa di contro balzo il pallone alle spalle di Stekelenburg. E’ 1-0 Udinese e adesso, per la Roma, sarà davvero dura sormontare la muraglia di Guidolin. La Roma infatti si sbilancia e, di conseguenza, lascia troppi spazi all’Udinese. Su uno di questi si butta dentro Armero che accende il motorino, va fino in fondo e serve un cioccolatino sulla linea di porta per Isla, che non può far altro che metterla dentro. E’ il colpo di grazia, l’Udinese in dieci minuti mette in ghiaccio la partita e si prende tre importantissimi punti.

CHIAVE - La giocata del singolo, l’unico modo per sbloccare la partita. Totò Di Natale, non impeccabile fino a quel momento, riesce a sfruttare forse l’unica palla buona del match per timbrare il cartellino e indirizzare la partita verso i tre punti.

CHICCA - La partita inizia con dieci minuti di ritardo. Gli addeti ai lavori hanno dovuto attaccare la rete, precedentemente legata alla base della porta, al terreno di gioco. Lo scopo è evitare che il pallone, al momento del goal, tocchi solo la base rimbalzando fuori dalla porta e traendo in inganno l’arbitro.

TATTICA - Il 3-5-1-1 di Guidolin, con Basta e Armero altissimi, non permette ai terzini della Roma di sovrapporsi in avanti, limitandoli ai compiti difensivi.

MOVIOLA - Partita non facile, ma tutto sommato ben gestita dall’arbitro Banti. Quasi tutte giuste le ammonizioni, mentre si poteva dare il giallo per simulazione a Lamela per la plateale caduta in area. Nel primo tempo non viene fischiato il fuorigioco di partenza a Di Natale solo quello a Isla, servito in un secondo momento.

PROMOSSI&BOCCIATI - Chi lo ferma Armero? Nessuno, è un motorino costante per tutta la partita. Di Natale si conferma ancora una volta l’uomo della provvidenza, l’uomo giusto, anche in una serata non facile. Male il centrocampo della Roma, con Pjanic poco ispirato (e molto nervoso) e De Rossi troppo fuori dal gioco. Kjaer commette un errore di valutazione decisivo, Juan bello a metà. Osvaldo impalpabile.