case e appartamenti
ricarica gp

GLI ANTICIPI DI SERIE A: Marchetti strozza l’urlo al Napoli

Lavezzi sfiora più volte il gol ma la Lazio riesce a strappare il pari

DOMENICA, 20 NOVEMBRE 2011
fonte lacittà - P.Tina
Napoli. La maledizione Champions tarpa ancora una volta le ali al Napoli, che non riesce a superare una Lazio zeppa di infortunati. Come contro Fiorentina e Parma, gli altri appuntamenti che avevano preceduto le gare interne della massima competizione continentale, la truppa di Mazzarri non riesce a vincere. Questa volta, per lo meno, Lavezzi e soci hanno qualcosa da recriminare, soprattutto per la grinta messa in campo nei secondi 45’ di gioco quando la sfortuna e la bravura del portiere avversario hanno negato una vittoria forse meritata. Di sicuro De Laurentiis avrebbe voluto festeggiare diversamente il ritorno a Fuorigrotta, dove ha omaggiato con uno scooter ufficiale del Napoli il motociclista che gli diede un passaggio a Milano, a luglio, dopo la rocambolesca fuga dalla cerimonia dei sorteggi del campionato in Lega. Nel primo tempo si rivede il solito Napoli pre Champions.Lenti, impacciati, a tratti svogliati, gli azzurri quasi mai riescono ad affacciarsi dalle parti di Marchetti. In mezzo al campo Inler e soprattutto Dzemaili rallentano la manovra partenopea, prevedibile e facilmente contrastata dalla linea Maginot eretta da Reja. L’ex tecnico del Napoli affida a Cissè il peso dell’attacco laziale. Sculli ed Hernanes hanno il compito di inserirsi, Lulic resta bloccato a protezione delle incursioni di Maggio. La prima emozione al 14’, sugli sviluppi di un calcio da fermo. E’ praticamente un corner corto, Lavezzi pennella al centro per Campagnaro che da due passi conclude oltre la traversa. Successivamente ci provano Inler (19’) ed Hamsik (32’), le cui conclusioni dalla media distanza non spaventano il portiere biancoceleste. Nel finale di tempo vengono fuori gli aquilotti. Al 33’ Cissè spara dal limite, il suo tiro è forte e centrale e non crea problemi a De Sanctis. Al 42’, poi, proprio Cissè libera Hernanes con un delizioso colpo di tacco ma il brasiliano, braccato da Cannavaro, cicca il tiro appena entrato in area. Si va al riposo sullo 0-0, la ripresa si apre con una serie di show personali di Lavezzi che riscaldano gli infreddoliti spettatori del San Paolo. L’argentino impegna per due volte in minuto Marchetti (3’) con due velenose conclusioni di destro, poi spara alle stelle una torre di Cavani che chiedeva solo di essere trasformata in gol. Ha un altro piglio il Napoli del secondo tempo e va vicino al gol anche con Dzemaili, su punizione dai trenta metri che sibila di un niente all’esterno del palo. Al 7’ gli azzurri trovano pure la rete con Cavani, ma l’arbitro annulla per precedente fuorigioco di Maggio. Reja abbottona ancora di più la sua squadra inserendo Matuzalem per Hernanes. Scaloni, poi, rileva l’acciaccato Konko. Nel Napoli entra Gargano per Dzemaili, poi Mazzarri mette Pandev. Gli azzurri stringono d’assedio la porta avversaria e Marchetti diventa provvidenziale al 29’ quando salva su una girata di Cavani. Nuovo tentativo del Matador, stavolta di testa, e nuova risposta del portiere (40’). Il Napoli ci prova fino alla fine. Ha del miracoloso il colpo di reni con cui Marchetti, all’ultimo assalto, nega il gol al Pocho, pericoloso con un destro di controbalzo. Forse l’anno scorso una partita così, gli azzurri l’avrebbero vinta. Stavolta no. 


Mazzarri non ci sta: «Dovevamo vincere almeno 4-0»


NAPOLI. Qualche rimpianto per Walter Mazzarri per la mancata vittoria del Napoli contro la Lazio nonostante un ottimo secondo tempo e un gol annullato, regolare. «Non commento le decisioni arbitrali, me lo sono ripromesso - afferma il tecnico dei partenopei - mi piace sottolineare quello che ho detto ai ragazzi: "Per me oggi avete vinto 4-0 contro la prima della classe e avete fatto una partita fenomenale". Non mi ricordo un tiro in porta della Lazio. Hamsik poteva far meglio? Fa il centrocampista, non possiamo valutarlo solo nella fase attiva, tutti hanno fatto benissimo. Lavezzi meglio nella ripresa? Non ci aspettavamo che la Lazio giocasse a tre, non abbiamo avuto tempo di ricordare come si attacca la difesa a tre, l’abbiamo fatto nell’intervallo e nella ripresa è andata diversamente». La classifica è corta e consente al Napoli di poter sempre puntare in alto: «Noi dello scudetto non abbiamo mai parlato, dobbiamo continuare a cercare la costanza di rendimento, abbiamo fatto il possibile e l’impossibile per vincere, ma se la palla non entra c’è poco da fare, magari vinceremo qualche altra partita con un tiro in porta o senza creare i presupposti per la vittoria». Marco Manzo, 24 anni, il giovane che in estate a Milano diede un passaggio al presidente del Napoli, De Laurentiis, da ieri simpatizza per gli azzurri. Prima dell’inizio del match con la Lazio, gli è stato consegnato dal produttore cinematografico uno scooter "Sportcity 300" dell’A