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Il Milan ride, la Juve non piange - Trofeo Berlusconi ai rossoneri

domenica 21/08/2011

I rossoneri si impongono 2-1 sulla squadra di Conte e si aggiudicano il 'Trofeo Luigi Berlusconi', ma la partita racconta di un tempo per ciascuno. E dal prossimo weekend si fa sul serio

Il 'Trofeo Luigi Berlusconi – MSC Cup' 2011 è del Milan, capace di battere 2-1 la Juventus nel più classico appuntamento di fine estate. Sul prato di San Siro, infatti, rossoneri e bianconeri hanno duellato nell’ultima partita amichevole prima dell’inizio del campionato, che aprirà i battenti nel prossimo weekend. I rossoneri, apparsi più brillanti rispetto agli avversari, si prendono così una bella rivincita dopo la sconfitta patita dalla Juventus di Conte nel 'Trofeo Tim' di giovedì scorso. Questione di forma fisica, senz’altro (sui bianconeri ha pesato il carico di lavoro degli ultimi giorni), ma anche di convinzione e di organizzazione: nonostante le tante assenze, soprattutto nel reparto offensivo, quella del Milan è apparsa pressoché perfetta, dimostrando che i campioni d’Italia sono pronti a difendere il titolo conquistato tre mesi fa.Le reti decisive portano la firma di Boateng (tiro al volo in grande coordinazione al 9’ su cross dalla trequarti di Abate) e di Seedorf (punizione al bacio al 23’ che accarezza il palo e si spegne in fondo al sacco). Nel primo tempo la reazione della Juve è tutta in un potente sinistro di Marchisio al 28’, che coglie il palo alla destra di Abbiati, mentre nella ripresa i bianconeri cambiano faccia, riaprono il match con il gol di Vucinic al 54’ (perfetto l’assist di Del Piero, di pregevole fattura l’esterno del montenegrino) e sfiorano il pareggio con lo stesso Del Piero (miracolo di Abbiati su Del Piero), in un match comunque condizionato dalla girandola di cambi ordinata da Allegri.QUI MILAN – i campioni d’Italia sono in forma, se il tanto sospirato acquisto sul mercato sarà quello di Alberto Aquilani partiranno dai blocchi di partenza con i favori del pronostico. Dopo qualche uscita poco brillante, anche la condizione fisica del gruppo rossonero appare finalmente a posto, anche perché per esprimere sul campo il gioco voluto da Allegri servono energie e, soprattutto, tanta lucidità. Contro la Juventus, si sono viste tutte queste caratteristiche, unite alla giusta cattiveria agonistica sottoporta e a una tranquillità che deriva dai successi ottenuti nella scorsa stagione. Giocatori come Abate, Gattuso e Boateng (uscito per una contusione alla tibia destra, condizioni fisiche da verificare) sono in forma smagliante, Cassano ha ritrovato convinzione e sorriso. Anche Taiwo è sembrato molto più efficace rispetto alle ultime uscite, peccato per l’infortunio alla caviglia che lo costringe a uscire. La difesa mantiene la consueta organizzazione anche senza Thiago Silva e con il ritorno dei brasiliani e di un giocatore del calibro di Ibrahimovic le cose non possono che migliorare. Certo è che il Milan sa vincere e convincere anche senza lo svedese: e questo, rispetto all’inizio della scorsa stagione, è un grandissimo passo in avanti.QUI JUVENTUS – se la forma fisica non sostiene gli sforzi dell’asfissiante pressing voluto dall’allenatore e i reparti della squadra non restano vicini, la nuova Juve di Antonio Conte è destinata a soffrire, così come avvenuto nel primo tempo del match di San Siro. Diversa la musica nella ripresa, che dovrà necessariamente essere la base per impostare il lavoro nel prossimo futuro.Krasic è probabilmente il simbolo della Juve meno convinta, al pari di Matri (anche le condizioni della sua caviglia sono da verificare) e Vidal, per niente a proprio agio sulla fascia sinistra. Se abbandonata a se stessa dal resto della squadra, la difesa balla tremendamente, tanto più che Chiellini e Bonucci sono ancora lontani da una forma accettabile. In attacco, infine, la coppia Vucinic-Del Piero sembra quella meglio assortita, soprattutto se il montenegrino sarà quello pimpante del secondo tempo e non quello amorfo e svogliato del primo.Conte, dunque, dovrà rimboccarsi le maniche e lavorare sodo, in attesa di un forte segnale da parte della società. Se l’ultimo acquisto del Milan sembra avere i crismi della più classica delle ciliegine sulla torta, le pedine che mancano alla Vecchia Signora sembrano comunque essenziali per permettere un salto di qualità che per ora è solo nelle intenzioni. E da domenica prossima, tra l’altro sull’ostico campo di un’Udinese già ben rodata dai preliminari di Champions League, si fa già sul serio.


fonte sportit