Napoli. Dagli onori di Coppa alle asperitá del campionato. Il Napoli è pronto a rituffarsi nell’atmosfera della A. Riflettori puntati sulla sfida di domani, quando al San Paolo è previsto l’arrivo della capolista Juve per una sfida che rispolvera antiche rivalitá e mai sanati screzi.Da qualche anno la Vecchia Signora torna puntualmente a mani v uote dalla trasferta di Fuorigrotta, ma la felice tradizione delle ultime stagioni non basta, da sola, ad attenuare le difficoltá di una partita che rappresenta giá uno snodo cruciale dell’annata partenopea. Perdere significherebbe sprofondare in classifica ad otto punti dalla vetta e dire - almeno momentaneamente - addio alle velleitá di scudetto. Un pareggio non risolverebbe i problemi mentre la vittoria, di contro, rilancerebbe prepotentemente le quotazioni azzurre in ottica tricolore. Della partitissima con la Juventus, che un tempo valeva l’intera stagione, ha parlato Paolo Cannavaro ai microfoni di Sky: «Sfida scudetto? è normale etichettarla così, anche se manca ancora tanto alla fine del campionato», ha detto il capitano azzurro. «L’attesa c’è, anche in cittá, e noi non vediamo l’ora di scendere in campo. I parallelismi tra Mazzarri e Conte? Sono due signori del calcio, si vede dalla loro voglia di vincere». Intervista a Sky anche per Morgan De Sanctis: «Stiamo costruendo una base per ottenere successi importanti, lavoriamo per toglierci soddisfazioni, per vincere finalmente qualcosa». Sul fronte formazione, buone le notizie riguardanti Salvatore Aronica. Il difensore siciliano, vittima di una forte contusione negli ultimi minuti del primo tempo della partita di Monaco, dovrebbe farcela a recuperare. Domani sera potrebbe essere regolarmente in campo. Non dovesse farcela, è pronto Federico Fernandez, con dirottamento a sinistra di Campagnaro. Per il resto, nessuna grossa novitá di formazione. Al centro della difesa rientra Cannavaro, sulla corsia di sinistra Dossena. In mezzo al campo conferma obbligata per il duo Dzemaili-Inler (quest’ultimo ha chiamato Schweinsteiger per "scusarsi" per averne involontariamente provocato l’infortunio). In attacco spazio ai tre tenori. Cavani, questa volta, dovrebbe giostrare più vicino all’area di rigore. Chi si accomoderá in panchina, ma con buone possibilitá di entrare a gara in corso, è Goran Pandev: «Non ho ancora dimostrato niente, ma mi rifarò», ha ammesso l’attaccante macedone. «Sto meglio e presto darò il massimo per questa cittá unica. Milano non mi piaceva sotto questo punto di vista, qui invece i tifosi vivono per noi. Ci sará un intero stadio a spingerci contro la Juve, sará una partita speciale». L’infortunio ormai è un lontano ricordo. Chiusura con i buoni propositi: «Sono tre anni di fila che conquisto la Coppa Italia, magari potrebbe accadere anche stavolta». L’ex Quagliarella non ci sará per una contrattura.
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