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Azzurri: Prandelli applaude Balotelli

«Dopo tante critiche merita un po’ di felicitá». Titolare contro l’Uruguay


DOMENICA, 13 NOVEMBRE 2011
Roma. «Sono felice perché dopo tutte le critiche ricevute in questi mesi, è giusto che Mario si goda il momento, con la consapevolezza di dover far tesoro di tutto». Così il ct della Nazionale, Prandelli, il giorno dopo la vittoria nell’amichevole disputata in Polonia. A Wroclaw il migliore in campo è stato Mario Balotelli, grande trascinatore degli azzurri e non solo per il gol e per l’assist. «Personalmente io sono felice - ha proseguito Prandelli - quando scopriamo e proponiamo giocatori importanti per il nostro progetto». «Grazie anche a Mancini, Mario ha intrapreso la strada della maturitá e venerdì ha fatto vedere cose importanti», ha spiegato Prandelli parlando ancora dell’attaccante del Manchester City che in Polonia ha esultato dando un bacio alla maglia. «Arriverá anche il momento in cui si lascerá andare dopo un gol», aggiunge Prandelli che poi parla della maturazione del suo campione. «A 18-19 anni c’è un percorso che un ragazzo deve fare, se punti su un giovane di grande talento devi mettere in preventivo che il percorso è questo. Noi abbiamo fatto questa scelta e basta. In questo momento penso di riproporlo martedì nell’amichevole contro l’Uruguay e non mi dispiacerebbe se tra qualche partita si parlasse di Nazionale Balotelli-dipendente, dopo essere statiCassano-dipendenti, anzi...». Il match con la Polonia è stato un ulteriore step di crescita e Prandelli ne ha tratto insegnamenti anche sul piano tattico. Con l’ingresso di Pepe ed il cambio di modulo, «la squadra mi è piaciuta dipiù, è stata molto più ordinata ed equilibrata del primo tempo». Avrebbe voluto cambiare subito, il ct, contro unasquadra molto aggressiva ma ha preferito vedere come i suoi se la sarebbero cavata nelle difficoltá. Perché sa benissimo che "prima o poi arriveranno le critiche o una sconfitta, a cui penso sempre prima di scendere in campo e ciò dá la giusta tensione per fare bene". Detto che De Rossi "lo trovo sereno e tranquillo", nonostante un utilizzo non sempre corrispondente a quello del suo club («Avendo Pirlo, deve lavorare da interno») ed una questione contrattuale con la Roma ancora irrisolta, e promosso il debuttante Abate in una difesa non sempre irrepresibile, Prandelli più che all’Europeo pensa all’Uruguay, l’avversario del test di martedì, «una delle squadre più forti del mondo, non vediamo l’ora di scendere in campo per capire se la strada intrapresa e’ quella giusta». Uruguay che rappresenterá per gli azzurri uno dei test più importanti in vista degli Europei in programma a giugno.




AZZURRI A RIZZICONI


ROMA. «Una cosa normale, in un paese civile». Cesare Prandelli guiderá oggi la Nazionale in una domenica speciale, ad allenarsi sul campetto di Rizziconi, provincia di Reggio Calabria, su un terreno sequestrato alla ’ndrangheta. «Si dirá che è solo una toccata e fuga, ma sincera. Vogliamo aiutare quella gente contro la mafia, che è qualcosa che ti priva della libertá di fare quel che vuoi». «In posti del genere - ha continuato il commissario tecico della nazionale - sono i giovani a subire ilcondizionamento, il nostro messaggio è per loro». Oggi a Rizziconi saranno presenti tantissimi tifosi all’appuntamento con la Nazionale.