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Azzurri: Gol lampo, la festa è dell’Uruguay

SFIDA  DI LUSSO ALL’OLIMPICO
Italia sconfitta (0-1) dalla Celeste in una gara "poco amichevole"


MERCOLEDÌ, 16 NOVEMBRE 2011
fonte lacittà
ROMA. L’annunciata festa all’Olimpico c’è stata: ma con una squadra azzurra piuttosto sbiadita, a godersela è stata la "Celeste" uruguayana, capace di vincere fuori casa l’ennesima partita di questo suo travolgente 2011. Si è imposta giocando una gara vera e a tratti anche cattiva, la squadra di Tabarez, ed ha così portato in suo vantaggio un bilancio di scontri diretti finora in equilibrio: due successi a testa, e tre pareggi. Per l’Italia, invece, è arrivata la seconda sconfitta in amichevole dell’anno dopo quella con l’Eire di Trapattoni, e si è registrato un passo falso casalingo dopo cinque anni. Non è stata in realtá una debacle, perché gli azzurri hanno avuto varie occasioni di riequilibrare il gol in avvio di Fernandez. Ma il gioco non è stato mai davvero brillante, e soprattutto la sensazione di superioritá nel palleggio e nell’interpretazione della gara dell’Uruguay è stata costante. E’ stata lanciata la partenza dell’Italia, ma è stata devastante la prima proiezione offensiva della Celeste, al 3’, quando Caceres ha superato Balzaretti sulla destra per poi crossare basso: una dormita inaspettata di Ranocchia ha offerto a Fernandez la possibilitá di realizzare con un "piatto" destro. La reazione azzurra è stata un po’ macchinosa: l’unica vera opportunitá di andare a rete nel primo tempo è stata al 35’, quando, su angolo di Pirlo, Osvaldo ha colpito di testa ma ha mandato la palla a lato. Nella ripresa Prandelli ha presentato Pepe al posto di Montolivo. Al 7’ si è fatto finalmente vivo anche Cavani (colpo di testa parato da Buffon). Un lampo di Pepe, gran destro su cross di Maggio, ha acceso le speranze azzurre al 10’, però la reazione di Muslera è stata perfetta. Ma l’occasionissima è capitata alla mezz’ora a Balzaretti, che da solo ha sprecato da un passo. E un minuto dopo un tiro di Matri è stato respinto sulla linea da Cavani. Un fallo di mano è costato il secondo giallo e conseguente espulsione ad Alvaro Pereira, e così gli azzurri hanno giocato l’ultimo quarto d’ora in superioritá numerica, ma alla fine è stata "fiesta" celeste.

IL TABELLINO:  ITALIA • 0 - URUGUAY • 1

ITALIA (4-3-1-2): Buffon, Maggio, Ranocchia, Chiellini, Balzaretti, De Rossi, Pirlo, Marchisio (38’ st Pazzini), Montolivo (1’ st Pepe), Osvaldo (21’ st Matri), Balotelli. Adisp: Sirigu, Abate, Criscito, Ogbonna, Nocerino, Thiago Motta, Aquilani, De Sanctis. All.: Prandelli.
URUGUAY (4-4-2): Muslera, Caceres, Lugano (1’ st Coates), Godin, A. Pereira, M.Pereira (49’ st Scotti), Perez (5’ st Eguren), Arevalo Rios, C.Rodriguez (37’ st Gonzalez), Fernandez (37’ st Alfaro), Cavani. A disp.: Silva, D.Rodriguez, Eguren, Lodeiro, Ramirez, Suarez. All.: Tabarez.
arbitro: Pereira Gomes (Portogallo)
RETE: 3’ pt Fernandez 
NOTE: spettatori 42 mila. Espulso Alvaro Pereira per doppia ammonizione. Ammoniti Caceres, Balotelli, Chiellini, Cavani, Lugano, Muslera. Angoli: 6-2 per l’Italia. Recupero: 2’ pt 5’ st.





Azzurri ricevuti al Quirinale, l’appello di Buffon a Napolitano


Roma. C’era l’attaccante azzurro Mario Balotelli, nato a Palermo da genitori ghanesi, ma c’erano anche tanti ragazzi dai nomi sconosciuti, come Hakim, marocchino d’origine e cresciuto a Torino. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto al Quirinale i ’’nuovi cittadini italiani’’, quei giovani di origine straniera che hanno acquisito la cittadinanza italiana. Tra di loro vi erano anche le ragazze della Nazionale di ginnastica ritmica, che tra le sua fila conta diverse atlete di origine straniera, e il pianista Alexander Romanovsky, nato in Ucraina e trasferitosi in Italia quando aveva 13 anni, tutti seduti accanto alle varie autoritá presenti al Quirinale, tra cui il presidente della Camera Gianfranco Fini, il sottosegretario uscente alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e il vicepresidente del Senato Emma Bonino. La giornata di Napolitano era però iniziata una mezz’ora prima, quando aveva ricevuto la Nazionale azzurra. In quest’occasione Gigi Buffon ha lanciato un appello al presidente della Repubblica: «Questo popolo ha bisogno dell’appoggio di una classe politica coesa e responsabile e di uno Stato presente - ha detto il portiere azzurro - Noi attendiamo delle risposte per ripartire dopo momenti di grandissima difficoltá». Anche il mondo del calcio mostra la sua preoccupazione per la situazione politica ed economica italiana, attraverso la voce di uno dei campioni più amati e apprezzati. Napolitano ha ricevuto una maglia azzurra con il nome ’’Presidente’’ e l’incoraggiamento del presidente delConi Gianni Petrucci. «Ci siamo tutti emozionati per il discorso di Gigi». Lo ha detto il ct Prandelli, riferendosi alle parole che Buffon ha rivolto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. «Balotelli? Era emozionato».