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Juventus-Milan, sfida scudetto

Ma Conte non ci sta: «Siamo alla quinta giornata, è troppo presto»

Pirlo e Ibrahimovic grandi ex della gara Tutto esaurito


TORINO. Juventus-Milan non è un match scudetto. Per essere tale, entrambe le squadre dovrebbero collocarsi nella fascia di primissimo livello. E i bianconeri non sono ancora a questo punto. Il teorema dell’onestá è targato Antonio Conte, alla vigilia della prima partita dell’anno contro una grande e nella invidiabile posizione di capoclassifica. «E’ comunque difficile - spiega il tecnico bianconero - definire da scudetto una partita alla quinta giornata. Comunque, per gli altri parlano i titoli: l’Inter ha vinto tutto, il Milan è campione d’Italia e in Europa si sta confermando, il Napoli ha sfiorato il titolo. Noi stiamo studiando per diventare grandi. Dobbiamo ricordarci da dove veniamo e non illudere nessuno. Quando saremo ai livelli massimi potremo parlare di match scudetto» Rinunciatario? Per nulla, anzi: «Non ci snatureremo: l’approccio non deve cambiare, vogliamo ’fare’ la partita. Del Milan abbiamo rispetto, non paura. Sappiamo che ha qualitá superiori in palleggio, ma questo non ci frena, anzi, sará uno stimolo in più, anche se sappiamo che ci sará da soffrire». Ma neppure Ibra fa paura, anche se non si può dire? «Nel calcio moderno non esistono più marcature a uomo. Sappiamo quanto Ibrahimovic sia bravo a giocare nello stretto, a fornire assist, a imporre il proprio fisico. Sappiamo che può tirare fuori giocate importanti. Ma hanno fatto bene i miei giocatori a dire in settimana che la partita si prepara undici contro undici e cercando di adottare accorgimenti diversi a seconda dellesituazioni». Chi gli chiede notizie su Chiellini, il grande ritardatario della stagione quanto a condizione di forma, riceve una risposta inequivocabile: «E’ super affidabile, un elemento portante del reparto. Non è stato trattato benissimo dalla critica dopo Catania. In genere, quando si subisce un gol, la responsabilitá va condivisa tra più giocatori. Chiellini è una garanzia assoluta. Pirlo? E’ molto freddo, nasconde benissimo le emozioni».

fonte lacittà