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Milan:Stasera con l’anticipo di San Siro parte il campionato

Il Milan è giá in emergenza
Allegri: «Lazio temibile»


VENERDÌ, 09 SETTEMBRE 2011

MILANO. Stasera contro la Lazio scatta giá l’ora della veritá per un Milan sempre affamato di vittorie: parte la serie A, e i rossoneri hanno voglia più che mai di dimostrare il loro valore in Italia e in Europa. Massimiliano Allegri è convinto che riuscire ad aggiudicarsi i tre punti piegando la temibile squadra di Edy Reja sia il miglior viatico per affrontare il Barcellona, così come poi a seguire il Napoli, altro cliente difficile. Insomma, tre punti per imprimere il giusto abbrivio alla corsa a ostacoli che sono il campionato italiano e la Champions. Allegri carica di significato la partita di stasera (la seconda di campionato, la prima non è stata giocata per lo sciopero dei calciatori): un match importantissimo per la squadra favorita al titolo italiano ma - al contempo - difficile e ostico perché la nuova Lazio vuole giocarsela alla pari senza alzare barricate, a viso aperto per cercare l’impresa. La Lazio nutre giuste ambizioni dopo un mercato intelligente con innesti di prestigio. Allegri risponde caricando i suoi ragazzi, avvertendoli che la vittoria andrá cercata più con la testa che con le gambe. Non ci sará Robinho, ma neanche Seedorf e Zambrotta, non convocati. Uno - fra Aquilani e Nocerino - sará in campo dal primo minuto. Il ’ragazzino’ El Shaarawi andrá in panchina dopo la buona prestazione in amichevole a Como. «Stasera - esordisce Allegri nella conferenza stampa - sará una partita molto difficile e importantissima. Bisognerá cercare di giocarla nel migliore dei modi sotto l’aspetto mentale e sotto quello fisico. La Lazio è una squadra che lotterá per il campionato, è molto forte e come noi gioca insieme da un anno. La Lazio ha caratteristiche diverse con gli innesti di Klose e Cissè». Allegri pensa che il Milan abbia gli uomini adatti percomporre una rosa competitiva e prestigiosa ed è soddisfatto del mercato condotto dalla societá: «Sono contento di quello che il club ha fatto in tempi economicamente difficili in cui il presidente poteva anche pensare di cedere qualche big».

fonte lacittà